Una storia amara quella che Samuele (nome di fantasia) lo scorso 17 ottobre ci ha raccontato davanti ad un caffè. Ventidue anni, al terzo anno appena iniziato di Giurisprudenza, in regola con gli esami. Ha una fidanzata, sua coetanea, e ogni giorno combatte con le difficoltà della sua famiglia. Il padre dopo mesi di cassa interazione e mobilità è oggi disoccupato; la madre casalinga. In tutto questo una sorella poco più che adolescente. Samuele è costretto a studiare dalle 7,00 alle 11,00 del mattino. Il resto del tempo lo passa nelle sale ricevimenti, a volte come aiuto in cucina, quando va bene come cameriere. Si guadagna il necessario per studiare, vivere, divertirsi (per quel che è possibile) e contribuire al bilancio familiare, rigorosamente in nero.
«Vi ho contattato perché leggo, dal cellulare visto che a casa non abbiamo più il telefono, di una Cerignola delinquenziale, corrotta, e indebitata, in cui la politica fa a cazzotti nel suo recinto, senza far nulla per chi si misura ogni giorno con i piccoli grandi problemi del tirare avanti. Cerignola non è solo questo. Conosco tanti ragazzi che come me si fanno il mazzo per costruirsi il futuro. Vorrei attraverso queste parole dare e darmi coraggio. Continuiamo, con sacrificio, a credere in un futuro migliore». Chiare, precise e pungenti le parole di Samuele che non si risparmia – come fa ogni giorno – nel mettere a fuoco tutti i particolari di una realtà cruda e avversa a molti. «La mia famiglia ha chiesto aiuto a tutti. Ora però abbiamo deciso di non chiedere più aiuti. Ci rimbocchiamo le maniche. Risparmiamo su tutto e facciamo una vita in ristrettezza totale. Mio padre facendo diversi lavoretti riesce a mettere insieme 400 euro al mese. Mia madre, facendo le pulizie, poco sotto i 300. Io 600 euro ma ho necessità di avere l’auto per raggiungere il luogo di lavoro e tra assicurazione, carburante e tasse universitarie spendo parecchio di quei 600 euro».
Samuele è un ragazzo con la testa sulle spalle, capace di assumersi le responsabilità che una situazione simile richiede. Ma, date le premesse, l’opzione inizio a delinquere risulterebbe strana? Le risposte sul lavoro che una larga fetta della popolazione vorrebbe sono non solo una risposta ai bisogni, ma anche un incentivo a non intraprendere percorsi criminali. In una città come Cerignola ci sono molti nelle condizioni di Samuele, ma pochissimi sono capaci di fare le sue scelte. Purtroppo le stranezze del nostro tempo fanno di Samuele un eroe e di un vecchietto “costretto” a rubare in un supermercato un criminale.
Dobbiamo innanzitutto CAMBIARE NOI ITALIANI, purtroppo devo ripetermi fino alla noia, quella gentaglia a Roma ce la mettiamo puntualmente NOI.
I Politici fanno finta in tutto, se ne fregano altamente, partecipano alle trasmissioni televisive vengono pure pagati e TUTTI prendono applausi, ci rendiamo conto?
Pur sapendo che la situazione è gravissima, percepiscono stipendi d’oro e se li intervisti ti aggrediscono pure.
Se non succede qualcosa di brutto niente cambierà, ce lo insegna la STORIA.
Inizia a cambiare tu, che poi noi ti veniamo dietro!!!
Ci hai “cotto” con i tuoi soliti post da giovane fascistello in carriera.
Se vuoi fare politica, scrivi il tuo nome, cosi’ possiamo evitare di votarti…..
MENTRE I NOSTRI POLITICI SI PERMETTONO PURE DI DARCI DEL BAMBOCCIONE,
MENTRE MIGLIAIA E MIGLIAIA DI ITALIANI STANNO PARTENDO ALL’ESTERO PER LAVORO, SISTEMANO I LORO FIGLI ( I VERI BAMBOCCIONI INCAPACI ) NEI POSTI DI GRANDE PRESTIGIO, CON STIPENDI ALTISSIMI ,
QUESTA E’ LA VITA.
COMUNQUE FINIREMO TUTTI MALE ANZI MALISSIMO.
Quella di Samuele,
è’ di sicuro una storia commovente che va
risolta con l’intervento della Politica soprattutto a livello nazionale. Questo, però, non significa rimanere con le
braccia conserte in attesa che ALTRI risolvano il problema al suo posto. E’ il solito errore che la stragrande
maggioranza dei cittadini commette.
Al Sig. Samuele e quanti come lui che si trovano a
doversi barcamenare per continuare gli studi o che li abbiano già ultimati ,
consiglio di occuparsi di politica, se muniti di passione e spirito di abnegazione come indole,
partendo ovviamente dal basso sapendo che fare politica seria, onesta comporta
sacrifici non indifferenti. Ma è l’unica
via d’uscita da percorrere se si vuole cambiare in meglio questa società.
24-10-2013
vorrei dire due parole:
noi dobbiamo aiutare gli stranieri, dobbiamo dargli asilo, dobbiamo dargli da mangiare, da dormire e a noi poveri italiani chi ci aiuta!!!!!!!!
fra qualche anno noi saremo costretti ad andare via dalle ns terre per far posto a loro e la politica cosa fa niente di niente !!!!
andiamo via tt quanti e vediamo i politici senza la gente che lavora ( quella poca che ha la fortuna di lavorare chi paghera’ le tasse !!!!!))
questo è un libero sfogo nn se ne puo’ piu’!!!!!!!!!!!!!!