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    Quattro arresti operati dagli agenti del Commissariato di Cerignola

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    Quattro arresti sono stati compiuti giovedì scorso dagli uomini del Commissariato P.S. di Cerignola, agli ordini del Vice Questore Aggiunto Loreta COLASUONNO, il primo per atti persecutori mentre gli altri per rapina, tutti in esecuzione di provvedimenti applicativi di misure cautelari emessi su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia.

    • Arresto per atti persecutori (Stalking): PATRUNO Giuseppe, classe 1956.
    • Arresti per rapina aggravata: MEROTTA Savino e LOMUSCIO Giovanni, classe 1989.
    • Arresto per rapina impropria: BOLLINO Elio classe 1974.

    Domenica 22 settembre c.a., intorno alle ore 14:30, alcuni passanti richiedevano l’intervento di una volante del Commissariato P.S. di Cerignola, in via di Rienzo, in quanto un uomo era appena stato investito da un’autovettura che si era data alla fuga dopo l’investimento. Sul posto, la Volante accertava che, in effetti, un uomo anziano era a terra dolorante, soccorso da alcuni passanti che, nel contempo, avevano allertato già il 118. L’uomo, immediatamente, informava gli agenti di essere stato investito da un’autovettura Opel Corsa, di colore blu, condotta da una persona a lui nota, PATRUNO Giuseppe, e che l’investimento non era casuale ma voluto dallo stesso PATRUNO. Venivano immediatamente avviate le ricerche del PATRUNO e dell’autovettura da lui condotta, della quale il malcapitato riusciva a fornire anche il numero di targa. Le ricerche non davano alcun esito, seppure lo stesso fosse stato ricercato per tutta la giornata del 22, anche presso il proprio domicilio, dove risultava assente anche durante le ore notturne. Nel frattempo, all’investito venivano prestate le prime cure, presso l’ospedale di Cerignola, dove veniva ricoverato, con prognosi di 35 giorni. Operatori della Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Polizia di Cerignola ricercavano attivamente il PATRUNO Giuseppe, rinvenendo la sua autovettura nei pressi di P.zza Duomo a Cerignola, riscontrando che, in effetti, l’autovettura presentava la rottura dello specchietto retrovisore e la mancanza di alcuni pezzi di plastica rinvenuti invece sul luogo dell’investimento. La stessa veniva quindi sottoposta a sequestro penale, oltre che amministrativo, in quanto sprovvista della relativa copertura assicurativa. Il PATRUNO, ormai alle strette, decideva di presentarsi spontaneamente presso gli uffici del Commissariato P.S. di Cerignola, dove veniva messo dinanzi alle proprie responsabilità. Lo stesso dichiarava che il suo comportamento era dovuto al fatto che era lui il perseguitato e che non sopportava la presenza della vittima, suo vicino di casa, in quanto lo vedeva ovunque lui andasse. Stessa cosa dicasi per il giorno in cui aveva investito l’uomo, il quale aveva “osato” passargli vicino mentre era intento ad ascoltare le partite in automobile, guardandolo minacciosamente. Pertanto, preso da un raptus d’ira, lo seguiva con l’autovettura, fino a quando non se lo ritrovava davanti in via di Rienzo, dove, considerando l’andatura della sua autovettura ed il fatto che l’uomo era appiedato, non riusciva a fermare in tempo la corsa dell’auto, investendolo con la parte sx della macchina, precisamente con lo specchietto, che si rompeva. Il PATRUNO, a questo punto, scendeva dall’auto e, per la rabbia che si era rotto lo specchietto, colpiva l’uomo, ormai a terra, con un calcio in pieno viso. Per quanto sopra descritto il PATRUNO veniva deferito, in stato di libertà, all’autorità giudiziaria. Appena ripresosi, l’uomo investito dichiarava che, da circa tre anni, era costretto a soccombere alle angherie del PATRUNO Giuseppe, il quale non sopportava la sua presenza, ovunque lo vedesse, minacciandolo ed anche percuotendolo fisicamente. Inoltre, essendo i protagonisti vicini di casa, la vita della vittima era diventata impossibile, in quanto incontrava il PATRUNO ovunque, riducendo al minimo le uscite dalla propria abitazione. Dalle ulteriori indagini emergeva che vittima del PATRUNO era tutta la famiglia dell’anziano che, da oltre tre anni, subiva gli atteggiamenti paranoici del PATRUNO, in silenzio, per timore di ritorsioni; infatti, mai si sono determinati a denunciare e la persecuzione ha avuto termine soltanto quando lo stesso PATRUNO ha compiuto un reato procedibile d’Ufficio che ha fatto emergere la reale situazione, tempestivamente riferita all’Autorità giudiziaria, che, in data 28/11, emetteva l’Ordinanza di Custodia Cautelare nei suoi confronti, immediatamente eseguita dagli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Cerignola.

    Due invece gli ordini di carcerazione eseguiti, sempre in data di ieri, nei confronti di due giovani Cerignolani, ritenuti responsabili di rapina aggravata in danno della filiale della banca Popolare di Bari di Margherita di Savoia. Il 06/07/2011, due individui, di cui uno con il volto travisato, fecero irruzione all’interno della Banca, e sotto la minaccia di un taglierino, si fecero consegnare l’intero incasso di circa 13.000 euro, e fuggirono via facendo perdere le loro tracce. Indagini vennero avviate immediatamente dalla Stazione Carabinieri di Margherita di Savoia, coadiuvata dai colleghi della Compagnia di Cerignola, che nei giorni seguenti riuscirono ad individuare i due malviventi arrestandoli il 4 dicembre dello stesso anno. I due, durante le varie fasi del processo, riuscirono ad ottenere una pena da scontare agli arresti domiciliari, dove erano ancora sottoposti; in data di ieri, la Procura della Repubblica di Foggia ha ritenuto opportuno emettere ulteriore Ordine di Carcerazione per il MEROTTA e LOMUSCIO, col fine di far scontare la restante parte della pena, di circa 2 anni, presso la casa Circondariale di Foggia. L’Ordine di carcerazione è stato prontamente eseguito dagli Agenti del Commissariato di Polizia di Cerignola.

    Sempre in data di ieri è stata eseguita una misura cautelare per gli arresti domiciliari, nei confronti di BOLLINO Elio, in quanto lo stesso dovrà scontare una restante pena di circa un anno, per il reato di rapina impropria. Nello specifico, il BOLLINO, il 15/07/2003 veniva sorpreso, da una pattuglia di Carabinieri, mentre, unitamente ad alcuni complici, cercava di rubare un’autovettura in Margherita di Savoia. Ne nacque un inseguimento con i malfattori che, una volta raggiunti, non esitarono ad ingaggiare una colluttazione con i militari. Tutti vennero tratti in arresto. Ieri per il BOLLINO, è stata emessa la misura, eseguita dagli uomini del Commissariato di Polizia di Cerignola.

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