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    Schiuma in mare da Margherita a Molfetta

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    È passato poco più di un anno da quando la Procura della Repubblica di Trani ha ufficialmente aperto un’inchiesta per i danni ambientali causati da quattro depuratori, tuttora sotto sequestro preventivo, ma in attività con la facoltà d’uso, a Molfetta, Trani, Barletta ed Andria. Furono 21 gli indagati a vario titolo per fanghi di scarto e sostanze chimiche versate il mare nei tratti frequentati anche dai bagnanti. In quel momento s’innalzò vertiginosamente l’attenzione dell’opinione pubblica sui problemi afferenti la balneazione, ricollegando proprio al presunto malfunzionamento di quegli impianti i fenomeni sempre più frequenti di comparsa di schiuma ed altre sostanze in mare lungo l’intero litorale della provincia. Ad un anno di distanza, però, il fenomeno si è pressoché ripetuto e, quantunque sotto i riflettori restino gli impianti depurazione, è ormai certo che vi siano altri problemi che accrescono il rischio che le fonti di scarico illecito a mare siano anche altre e, soprattutto, numerose.

    Ciononostante, le indagini dell’Arpa al momento riferiscono di un mare balneabile pressochè ovunque, con qualche valore leggermente al di sopra degli zeri, ma non significativo, a Margherita di Savoia ed anche a Trani. Ma pare un quadro totalmente distonico rispetto a quello che, invece, i cittadini denunciano ripetutamente, anche con foto particolarmente sconcertanti. Probabilmente, l’imminente arrivo di Goletta verde chiarirà meglio lo scenario, giacché lo scorso anno l’imbarcazione ecologista rivelò situazioni di forte inquinamento sia Margherita di Savoia, sia a Trani. E quest’anno, ancora prima che la stagione balneare iniziasse, a Barletta sono apparse molto frequentemente chiazze di schiuma a riva ed in più, e fenomeni pressoché simili si sono anche registrati anche a Bisceglie Molfetta. Nei giorni scorsi, a Trani, una lunga scia di schiuma bianca si è notata anche da grande distanza, nel mare, fuoriuscire dagli sbocchi dei collettori alluvionali e spargersi al largo fino a raggiungere il promontorio del monastero di Colonna dove, infatti, abitualmente si deposita una schiuma particolarmente densa che rende impraticabile la balneazione. (tratto da GazzettadelMezzogiorno.it)

    6 COMMENTS

    1. Sono anni e anni che diversi imprenditori che con le loro attività combinano disastri ambientali, ma nessuno fa niente di concreto, sono anni che si parla che a Cerignola sono aumentate le leucemie e altre brutte malattie, poi si bestemmia il Signore oppure si parla di destino maledetto, non è vero niente perchè il Signore ha creato tutto alla perfezione, è L’UOMO MALEDETTO che combina guai pur di far crescere il conto in banca, accompagnato e socio del POLITICO MALEDETTO.
      Sia chiaro.

    2. Sono daccordo con te Occhio, ma credimi, gli autori di tutto questo un giorno la pagheranno cara, è gentaglia segnata, segnata da una brutta fine .
      Voglio aggiungere una cosa per quanto riguarda chi ci amministra, tra questi e specie tra i nuovi arrivati c’era qualcuno che durante la precedente campagna elettorale, sosteneva che questo problema doveva essere urgentemente affrontato e risolto, naturalmente con le chiacchiere. Pur di prendere voti, si comportano da vigliacchi, sono dei vigliacchi e assassini, si assassini perchè hanno in questo momento l’opportunità di fare qualcosa e invece non fanno nulla. Bella responsabilità.
      Che schifo, ma debbo dire pure che il popolo Cerignolano dorme, dorme a sonno pieno.
      CHE POPOLO STRANO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
      IL CERIGNOLANO? CHE RAZZA STRANA!!!!!!

    3. E’ gente che ha la schiuma nel cervello che causa tutto questo, è normale noooo!!!

      Vedrete che nessuno, ma nessuno prenderà una iniziativa seria per affrontare questo problema, scommettiamo? OH non dimentichiamo che siamo ITALIANI.
      Siamo senza palle, ammettiamolo.

    4. Non sono a conoscenza delle modalita’ di controllo dell’Arpa,pero’ una cosa e’ sicura a Cerignola tutto e `sempre stato nella norma, a sentir loro.
      Inutile ribadire sempre le stesse cose un dato E’ certo,a Cerignola quasi tutti annoverano tra parenti o amici casi di tumore, non passa settimana in cui non si senta di qualche persona che ne sia stato colpito.
      Le statistiche, i dati incrociati, questa o quella giustificazione non mi convincono piu’!ORMAI E’ chiaro chr qualcosa di anomalo E’ in atto, non faccio terrorismo basta chiedere in giro per appurare tutto cio’.
      BISOGNA SOLO AVERE IL CORAGGIO DI GRIDARLO E MUOVERSI A FAR QUALCOSA! !!
      I NOSTRI FIGLI E I NOSTri cari vanno tutelati,

      SVEGLIAMOCI

    5. se invece di mettere sotto sequestro gli impianti, si cominciasse a mettere in galera qualcuno e gli si espropriano i beni magari? con le burocrazie varie e con buoni avvocati a sta gente non gli si fa nemmeno il solletico.

    6. io credo che non ci sia bisogno di vedere palesemente schiuma bianca per capire che i nostri mari sono inquinati.. ormai tutto lo è… vi stupite ancora?? acqua, terre, aria! tutto per accrescere le produzioni industriali, per non spendere troppo soldi per lo smaltimento di sostanze tossiche!! in quante campagne sono stati buttate via lamine di amianto?? tutto quello arriva sulle nostre tavole! e poi si piange! peccato che a morire è la povera gente! dovrebbe crepare chi fa questi danni ambientali gravi! poveri noi!

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