Comincia da oggi in Vaticano il conclave che designerà il successore di Benedetto XVI. Per la prima volta nella storia si assiste a un evento inusuale, la sostituzione di un Papa che ha rinunciato alla sua missione pastorale in vita e non come accaduto per il grande Papa Giovanni Paolo II, che morì circondato dall’affetto dei tantissimi fedeli, soprattutto giovani, che rimasero in Piazza San Pietro fino all’ultimo giorno di vita. Discorso diverso per Joseph Ratzinger, che a sorpresa si è dimesso l’11 febbraio scorso durante il concistoro dei Martiri d’Otranto, lasciando un senso di smarrimento e difficoltà in tutto il mondo cattolico e non solo. Si comincia da questa mattina alle 10 con la Messa Pro Eligendo pontefice; nel tardo pomeriggio il trasferimento alla Cappella Sistina, dove i 115 cardinali si isoleranno dal mondo giurando davanti a un grande libro di non infrangere il vincolo del voto segreto; infine, “l’extra Omnes” (fuori tutti, ndr). Da quel momento comincerà l’attesa per l’elezione del nuovo pontefice che, secondo i ben informati, sarà breve; la prima fumata nera è prevista per le 20 di stasera. Poi, domani 4 votazioni: due al mattino e altrettanti nel pomeriggio. In caso di fumata bianca, l’elezione potrebbe avvenire intorno alle 10.30, oppure alle 17.30 del pomeriggio. Nel 2005, per l’elezione di Joseph Ratzinger, bastarono 4 votazioni; per l’elezione al soglio pontificio servono 77 voti. Sono state rafforzate le misure di sicurezza in Piazza San Pietro, per accogliere i numerosi fedeli che seguiranno questo momento storico solenne, e il palazzo del Vaticano che ospiterà i 115 cardinali. La Domus Santa Marta sarà blindata, e il drappone rosso, che segnalerà l’elezione, è stato già montato nel loggione della Basilica di San Pietro.