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    Truffe e raggiri ai danni dello Stato, panoramica sulla situazione italiana

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    Dall’inizio del corrente anno sono stati più di dodicimila gli interventi portati a termine dalla Guardia di Finanza a tutela della spesa pubblica. L’azione delle Fiamme gialle si è concentrata tanto nel contrastare le più moderne e sofisticate forme di frode (specie quelle telematiche), quanto sul controllo di spiacevoli fenomeni diffusi ed evasioni di massa. Secondo l’autorevole stima della Corte dei Conti ammonterebbe a quasi un miliardo e mezzo di euro il danno che truffe e imbrogli d’ogni sorta avrebbero causato alle casse erariali da inizio 2013. Nell’occhio del ciclone migliaia di falsi invalidi e falsi poveri, decine di progetti finanziati dallo Stato o dall’UE mai condotti a termine, innumerevoli truffe perpetrate ai danni di INPS ed altri istituti. Ma non finisce qui. In particolar modo nel Meridione d’Italia sono stati individuati e denunciati oltre cinquemila falsi braccianti agricoli, beneficiari di oltre venti milioni di euro corrispostigli a titolo di indennità di disoccupazione, malattia o maternità non dovute. Non è certo un segreto che da anni ingenti sprechi di denaro pubblico attraversino l’Italia da nord a sud. Gli stessi, tuttavia, acquistano certamente un peso più consistente in tempi come quelli odierni, dilaniati dall’aspra lotta fra un’opprimente e quasi senza pari crisi economica e la necessità di garantire un efficiente welfare state che rechi sollievo ad un’Italia sempre più indigente. Nell’auspicio che episodi simili divengano sempre più rari anche al livello locale, è d’obbligo pensare positivo.