Semaforo verde dal Consiglio dei ministri per il nuovo decreto sulla scuola presentato dal Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. Il provvedimento si compone di innumerevoli misure a favore di docenti, personale amministrativo e studenti. Per prima cosa sarà rifinanziato il fondo per il diritto allo studio con quasi 100milioni di euro. Nuove borse di studio, nuove agevolazioni per i meritevoli o i poco abbienti. Previste anche diverse misure per ridurre la spesa sui libri di testo. I costi che dovranno essere sostenuti per attuare tale nuova ed ambiziosa manovra di paternità governativa saranno coperti prevalentemente dalla nuova accisa sugli alcolici. Fra gli interventi previsti vi è anche la cancellazione del “bonus maturità”. Nella tornata di test d’ingresso in corso in questi giorni per l’accesso alle facoltà a numero chiuso non sarà preso in alcun modo in considerazione il voto di maturità.
Il curriculum scolastico, però, non si ritenga completamente svalutato. Questo continuerà, e lo dicono dal Ministero, ad essere valorizzato. “Resta fermo che penseremo ad una valorizzazione delle pregresse esperienze scolastiche, anche in termini di borse di studio, per gli studenti che accedono all’università” – queste le dichiarazioni della ministra Carrozza. Una commissione ad hoc è già al lavoro: si cerca il modo per fare sì che i risultati conseguiti durante gli anni di scuola siano valorizzati anche nel mondo accademico. Ma la novità dall’eco maggiore è, tuttavia, la conferma della proroga del piano triennale di assunzioni di docenti e personale ATA (il personale amministrativo). Quasi 42mila i posti che il piano ministeriale cercherà di coprire. Annunciata anche la stabilizzazione di più di 27mila docenti sul sostegno. I posti occupati attualmente da supplenti saranno trasformati in organico di diritto.
E non è tutto. Da Palazzo Chigi fanno altresì sapere che, per favorire economicamente gli studenti e le rispettive famiglie, sarà possibile utilizzare le vecchie edizioni dei libri di testo. Otto milioni in più rimpingueranno, poi, le casse delle scuole italiane: le stesse potranno far fronte all’acquisto dei libri di testo da distribuire agli allievi meno abbienti. Ammirevole lo sforzo compiuto dal Governo Letta: l’esecutivo delle larghe intese si dirige ancora una volta nella direzione del welfare state, crisi nonostante. Non ci resta quindi che attendere, come di consueto, i frutti (sperati) di quello che ancora una volta sembra essere stato un buon seminato.
..RIFLESSIONE..: “PERCHE'” nessun commento -speranza ?
Forse che la “squola”….NON è..ancora.. DIVENTATA..:
*** “COMUNITA’ ” scolastica?
*** “CENTRO di promozione socio-culturale del TERRITORIO”?
Forse che CONTINUANO ad esserci TROPPI concreti ed impuniti
IMPEDIMWENTI alla PARITA’ Civica, al “Diritto-Dovere allo Studio?
Forse che c’è TROPPA sfiducia-Disorientamento-RABBIA CIVICA?
BUONA SALUTE…CERIGNOLA