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Tumori, Dalessandro replica alle critiche: “Sciacalli del consenso”

Pubblicato 15 Febbraio 2014 - 10:33 da Vito Balzano

Rocco_Dalessandro_pdContinua a tenere banco la questione dell’incidenza tumorale a Cerignola, dopo i dati diffusi dal Dirigente Sanitario Rocco Dalessandro che hanno suscitato le ire delle opposizioni, finendo per soccombere i pur buoni propositi del democratico. Il primo a scagliarsi su questa scelta è stato Leonardo Paparella, Consigliere eletto nelle fila del Pd e oggi autonomo nell’assise comunale, il quale con una nota del 12 febbraio definiva «inaccettabile, oltre che eticamente discutibile, che un dirigente dipendente della sanità pubblica si renda autore di un’azione oggettivamente superficiale, tanto più grave perché trattasi di dati ufficiosi, assolutamente non vidimati dal competente Ministero, la cui diffusione, dunque, non solo è da ritenersi totalmente inutile ai fini della comprensione dell’eventuale recrudescenza ovvero scarsa incidenza dell’andamento del fenomeno tumorale sul territorio, ma evidentemente inopportuna». E nelle conclusioni della nota stampa il riferimento chiaro era alla scelta etica, oltre che al tema delle neoplasie, con la richiesta decisa, a chi competente, di trarre le dovute conclusioni: «Il tema neoplasia è argomento troppo delicato e sensibile per permettere qualsivoglia leggerezza, tanto più se a compierla è un dirigente sanitario. E’ evidente come il caso riproponga oggi più di ieri il tema della deleteria commistione tra politica e sanità: il tentativo di inseguire lo spot politico ha prodotto, questa volta, il più marchiano degli errori etici. Se ne traggano le dovute conclusioni».

Il tema, però, è troppo importante per l’agenda politica cittadina, e potrebbe rappresentare una questione utile, al limite della demagogia, per sferrare un duro colpo, in termini elettorali, a un anno circa dalle comunali. Infatti, anche il Movimento Politico la Cicogna, per mano di Franco Metta e Antonio Lionetti, con una nota dell’11 febbraio, ha commentato la scelta di Dalessandro, puntando il dito sulla questione politica: «A quanto pare continuano ad essere diffusi numeri in libertà dalla Direzione Sanitaria dell’Ospedale Tatarella. Ciò nonostante gli appelli del dottor Fernando Palma e della dottoressa Maria Giovanna Luini ad avere maggiore accortezza nel diramare dati statistici incompleti e non ufficializzati. Ma la Direzione Sanitaria del nosocomio di Cerignola ritiene legittimo, invece, ignorare i più che opportuni consigli dei due illustri professionisti. E questo senza apprezzare alcuna obiezione da parte dell’Assessore regionale alla salute la dottoressa Elena Gentile. Sarà perché il Direttore Sanitario del Tatarella è il dottor Dalessandro concittadino e “compagno” di partito dell’assessore?». E concludendo la nota pubblicata sul proprio portale politico, i due cicognini invocano l’intervento di Manfrini, rimarcando l’opportunità del gesto del Dirigente Sanitario: «A questo punto chiediamo urgentemente l’intervento categorico del Direttore dell’Asl Fg4 l’ing. Attilio Manfrini. Deve fermare subito le informazioni illegittime e imprudenti che partono dall’Ospedale di Cerignola. Va immediatamente fermato chi sta diffondendo deliberatamente e senza controllo dati di particolare rilevanza per la tutela della salute pubblica non ancora validati».

Com’era ampiamente prevedibile, nella giornata di ieri, Rocco Dalessandro torna sull’argomento, precisando la propria azione e rimarcando l’assoluta demagogia messa in campo da certe forze politiche: «Regalerò un vocabolario della lingua italiana al consigliere Paparella – tuona il Consigliere Pd – così, finalmente, scoprirà il significato del termine “etica” e del termine “epidemiologia”. La conoscenza della lingua italiana è sempre stato un limite fortissimo e  motivo per cui, del consigliere Paparella non si ha memoria di un intervento in Consiglio Comunale. Se proprio vogliamo parlare di “etica e morale” a Cerignola, suggerirei al consigliere Paparella di affrontare, per esempio, il tema delle “false giornate” truffate all’INPS che, queste sì, sono una pandemia e un flagello per questo territorio. Ma soprattutto a creare stupore è il capovolgimento del concetto di “etica”: coloro che adesso criticano nel merito e nel metodo la diffusione dei dati sull’incidenza tumorale, sono gli stessi che per giorni hanno creato ed alimentato una psicosi in città paventando, senza alcun riscontro anche vagamente scientifico, un aumento delle neoplasie e relativi decessi. Smentita questa informazione criminale – prosegue Dalessandro -, proprio grazie ai numeri e alle comunicazioni diffuse con l’obiettivo di tranquillizzare la cittadinanza e mettendoci la faccia, gli sciacalli del consenso hanno scatenato una nuova campagna mediatica contro il sottoscritto, colpevole di aver sottratto loro l’unico argomento capace di concedere visibilità sugli organi di stampa». E, proseguendo nel racconto delle motivazioni che hanno trainato la scelta della diffusione dei dati, rimarcando le scelte demagogiche di alcuni, Dalessandro si chiede: «E allora cosa è “etico”? Scatenare il terrore in città speculando politicamente su drammi che noi medici combattiamo ogni giorno in una guerra di trincea contro un male orribile, o cercare di diffondere dati utili a fermare l’infondata psicosi alimentata da questi soggetti?».

La questione, che in un primo momento sembrava stessa scivolando nel dimenticatoio, affossandosi su di una semplice polemica politica, a tratti sterile e inconsistente, ora sembra esser venuta nuovamente a galla prepotente. Per questo la parole di Dalessandro provano, seppur in fase conclusiva, a stemperare i toni della polemica e a spostare il focus sulla realtà dei fatti: «In quanto persone, il dramma delle neoplasie ha toccato anche le nostre famiglie. I tumori sono in crescita – più o meno con la stessa media  – a Cerignola, in Italia e nel mondo. La migliore qualità della diagnosi, l’aspettativa di vita media, l’alimentazione squilibrata e il consumo di carni sono tra le cause principali. L’attenzione su altri fattori deve continuare ad essere alta e costante, ma agitare lo spettro di emergenze per avere consenso elettorale è uno dei punti più bassi raggiunti dalla politica nostrana».

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Commenti

  1. Palma dice

    15 Febbraio 2014 alle 16:39

    Ritirare i dati x cosa sono dati ufficiosi quindi potrebbero essere anke di più quindi xke nn si decidono a fare dei controlli veri e propri e tentare di far bonificare le terre a rischio ………sempre è solo parole e mai fatti ……..

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