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    Rifiuti “Black Land”: Cerignola ci mette la faccia e scende in strada | FOTO

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    Benito, 23 anni, neolaureato in Fisioterapia. Ylenia, 19 anni, tra un mese ha gli esami di Maturità. Rita, docente di Storia dell’Arte. Filomena, Pediatra. Giuseppe bracciante  in pensione, tiene per mano i nipotini. Martina, 7 anni, è in seconda elementare e da grande – dice- vuole fare la dottoressa «così potrò curare i bambini malati come mio fratello». Insieme a loro tanti altri comuni cittadini sono scesi in Piazza, ieri sera, a Cerignola, per dire «No a qualunque forma di degrado, deturpazione o avvelenamento della nostra terra già umiliata e stuprata da gente senza scrupoli». Per dire «no» a quelli stessi concittadini che «per 30 denari vendono il futuro dei nostri figli». Come Crotone, Ordona, Lavello, Melfi, anche Cerignola “ci mette la faccia” e all’indomani della scoperta dei rifiuti speciali intombati illecitamente nella cava di Borgo Libertà, a due passi dalla Diga Capacciotti, scende in piazza per protestare e chiedere risposte. E’ una mite serata di maggio. E’ domenica e la città è vestita a festa, anche se c’è davvero poco per cui festeggiare. O forse qualcosa c’è. E’ la Festa della Mamma e di mamme e bambini, in Piazza Duomo, ce ne sono davvero tanti. Le voci dei bambini riempiono l’aria e i volti nel buio sono illuminati dalle candele. La gente comincia ad arrivare. Nomi, volti e storie diverse si intrecciano tra loro, impastandosi con lacrime e sorrisi, paure e speranze. Per un momento sembra di essere in un’altra città dove le parola “civiltà” e “normalità” non sembrano essere parolacce. In Piazza, insieme ai cittadini di Cerignola, a dare manforte, ci sono anche le rappresentanze del Movimento “Cittadini di Ordona”, i Comitati di Lavello e Melfi, il Comitato contro l’Inceneritore di Borgo Tressanti e l’Associazione “Capitanata Rifiuti Zero” con il suo Presidente, Mauro Lombardi. E le Istituzioni? Quelle no, non ci sono. Tra le fila del corteo, si intravedono Tommaso Sgarro, Segretario del Pd, Antonio Lionetti e altri esponenti del Mp “La Cicogna”, ma del Sindaco o di qualche membro della Giunta, nessuna ombra.

    «Siamo la voce di chi non c’è più. Vogliamo giustizia per le vittime di ecomafia». Così recita uno degli striscioni che hanno sfilato ieri sera in corteo. Ed è verità e giustizia che il nascente Comitato spontaneo contro gli avvelenamenti della terra, dell’acqua e dell’aria, promotore della mobilitazione, chiede a nome di tutta Cerignola. «Ciò che chiediamo con questa manifestazione- spiega Liviana Di Gennaro, membro del Comitato- è: l’impegno delle istituzioni a promuovere un dialogo sistematico e costante coi cittadini e le associazioni di settore per realizzare sinergie operative e di controllo del territorio; il censimento e monitoraggio di tutte le cave presenti sul territorio; il periodico rilevamento aereo fotografico, anche con termo-rilevazione, come già è avvenuto in Salento; il monitoraggio ed analisi periodica delle falde acquifere del nostro territorio; che il comune si costituisca parte civile in tutte le azioni a tutela del territorio e della salute pubblica (come già è stato dichiarato dal Comune stesso)». «Siamo stati tacciati, per aver organizzato tutto ciò, di fare inutile allarmismo, marchiando Cerignola come la “nuova terra dei fuochi” per fini poco nobili – fanno sapere dal Comitato- inoltre siamo stati accusati di indurre grave danno alla nostra economia che si impernia sull’agricoltura. Chi ha fatto queste affermazioni non ha compreso, o non ha voluto, il contenuto e lo spirito di questa manifestazione. Rifiutiamo con energia e sdegno questa etichetta che è il risultato di chi trova in un facile comunicato l’alibi per non aver finora realizzato adeguati comportamenti e fornito informazioni giuste e puntuali. Non è citando il male che lo si alimenta, è piuttosto tacendolo o ignorandolo che se ne amplifica il potenziale e la pericolosità. Noi non abbiamo nessun altro interesse se non quello di tutelare il nostro territorio, la nostra salute ed il nostro futuro». Intanto, polemiche a parte, gli interventi sul palco si susseguono: imprenditori, membri di comitati spontanei, semplici cittadini, mamme. Tutti a raccontare le proprie storie e a manifestare la propria rabbia e preoccupazione. C’è anche un video-messaggio con la testimonianza di Tina De Raffele di Crotone, malata di cancro, fondatrice della pagina facebook “Crotone ci mette la faccia”, qualche tempo fa protagonista di un servizio delle “Iene”. Anche Tina è accanto alla lotta dei Cerignolani.

    In rappresentanza degli imprenditori agricoli di Cerignola, a parlare è Maria Teresa Riccio Alicino. «La mia famiglia vive del lavoro della terra. La capitanata è terra fertile e di radicata cultura agricola, con produzioni e lavorazioni di grandissima qualità e tradizione. Tutelare questa qualità e tradizione significa circoscrivere in maniera chiara quanto sta accadendo su queste terre. Significa vigilare affinché quanto accaduto non abbia a ripetersi e considerare la popolazione residente non come un peso a cui fornire informazioni quando inevitabili, ma un importante alleato. La nostra terra va difesa e valorizzata. Questa terra ha sete di verità. Noi non vogliamo altro». La creazione di un OSSERVATORIO AMBIENTALE PERMANENTE che veda la partecipazione di rappresentanti delle cittadinanza e delle associazioni locali e la creazione di un BOLLETTINO AMBIENTALE PERIODICO a cura dell’Assessorato Ambiente. Queste, in sintesi, le richieste del Comitato, sostenute dalle centinaia di partecipanti. Ma mission più importante della manifestazione è informare e sensibilizzare un territorio in cui l’ignoranza e l’indifferenza sono il male peggiore. Toccante è la testimonianza di una mamma, Lucrezia Cirsone, che 11 anni fa ha perso suo figlio a causa di un tumore. «Carlo -racconta- era un bambino solare, allegro, vivace. Amante della vita, con tanti sogni, viene bruscamente catapultato in una realtà che un bambino di 12 anni a stento comprende ma di cui si fa carico coraggiosamente: la malattia. Quella malattia tremenda, che spesso non lascia scampo, diagnosticata come tumore. Una cosa che spesso mi viene in mente è una domanda che il primario che aveva in cura mio figlio mi fece: ”Ma cosa avete nella vostra città che non va? Arrivano troppi ricoveri”. Restai muta perché non sapevo. Ora, a distanza di anni, emergono cave di rifiuti e mi chiedo: “Allora aveva ragione, aveva intuito bene il Primario?”. Ora vogliamo ancora stare zitti? Vogliamo non fare nulla? Svegliamoci. Troppe vittime ci sono». Le lacrime sgorgano veloci. C’è rabbia, c’è commozione. C’è voglia di sapere.

    Intanto, le candele vengono accese. E’ ora di mettersi in marcia. Il corteo parte da Piazza Duomo, gira intorno la Villa Comunale, percorre via Puglie, sbuca in via Borsellino e si immette su corso Aldo Moro per poi terminare davanti al Palazzo di Città. Più di 600 i partecipanti. Tanti altri, intere famigliole, dai marciapiedi, scendono per strada, unendosi alla sfilata. C’è chi giura di aver visto il Sindaco Giannatempo e il suo Vice, Reddavide, assistere defilati al corteo dall’interno della Villa Comunale. E molti si chiedono: “Ma perchè, se il Comune ha deciso di costituirsi parte civile nel processo contro gli autori dei reati ambientali perpetrati nelle nostre terre, il Sindaco, o chi per lui, non è sceso per strada, al fianco dei cittadini?”. Una domanda, l’ennesima, che si aggiunge al mucchio di interrogativi che si susseguono in questi giorni, senza risposta. Intanto, dinanzi al Municipio termina il corteo. La gente comincia a poggiare le candele ai piedi di un albero. Decine di candele cominciano a brillare. E la speranza arde nel cuore di chi c’era e di chi non c’è più. 

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    7 COMMENTS

    1. Chi causa e sta causando tutto il male per arricchire il proprio conto in banca, non partecipa…SI NASCONDE.
      MA CI DOMANDIAMO…..MA QUESTI A CASA HANNO UNO SPECCHIO???
      HANNO I FIGLI?
      SANNO CHE PRIMA O POI DEVONO RENDERE L’ANIMACCIA LORO AL SIGNORE?
      Riflettete e smettetela, siete ancora in tempo.
      Un altra cosa…non abbiamo visto un politico ( si fa per dire) a partecipare vivamente e con forza alla sfilata…dove siete??????
      Qui non si scherza…….qui non si gioca a nascondino…..capito????

    2. chi ha provocato questo disastro deve morire di cancro fulminante insieme alla sua famiglia

    3. una correzione:il presidente dell’Associazione di Volontariato “Capitanata Rifiuti Zero” non è Mauro Lombardi , come riportato nell’articolo , bensì Francesco Caravella.

    4. Seguendo l’articolo sopra scritto ho capito che qualcuno ha criticato la manifestazione tacciando i sostenitori della manifstazione di essere allarmisti create panico nei cittadini inutilmente,be per me quelle sone le prime persone da indagare per occultamento di notizie ,certo la mia vuole essere una provocazione ma chiedo a quelle persone se vivono in italia, nel paese che per anni ci ha nascosto per il bene di poch,i stragi complotti papelli tra mafia e stato, ed altro che si sta scoprendo poco per volta, be allora voi pensate che verranno fatte analisi dei pozzi, analisi dei terreni dove sono stati coperti cumoli di immondizia credetemi concittadini di Cerignola ci dobbiamo preoccupare ,ma questa volta bisogna puntare al governo di roma che deve sostenere le nostre ragioni le nostre paure ,in poche parole Renzi deve venire a rendersi conto della nostra situazione,questop bisogna chiedere ai nostri politici Comune, Provincia e Regione.

    5. APPELLO A TUTTI I MEDIA LOCALI. Avete scritto che il NOE ha bloccati gli scavi per paura di sostanze radioattive. Poi ho letto che avrebbero effettuato delle analisi scientifiche per verificare se i rifiuti da carotaggio sono radioattivi o meno. POI????????? Poi non ho letto più niente, non so più niente in merito alla cava sequestrata. Le analisi?????? Ci trattate come esseri senza intelligenza. Ma purtroppo per voi lo siamo. VOGLIAMO LA VERITA!!!!!!!! In questa terra ci vivono i miei ed i vostri figli. Allora vogliamo fare il giornalismo serio?

    6. IL MAGGIOR SE NON PROPRIO IL PRINCIPALE RESPONSABILE DELL’INSABBIAMENTO DEI RIFIUTI TOSSICI O INQUINANTI CHE SIANO, E’ PROPRIO IL NOSTRO CARO ED ONESTO SINDACO DOTTOR GIANNATEMPO. LUI SAPEVA, SA’ ED HA SEMPRE SAPUTO E TACIUTO PER INTERESSI POLITICI OLTRECHE’ ECONOMICI.
      VERGOGNATI E SAPPI CHE “CHI SPUT’ N’CIL’…M’BACC’ LLL’EE’ “!!!!!

    7. IO NON HO POTUTO PARTECIPARE PERSONALMENTE MA HO MESSO LA MIA ASSOCIAZIONE CROCE BLU (AMBULANZA) E’HO NOTATO ANCH IO CHE NON C’ERA UN POLITICO SIA DI MAGGIORANZA CHE DI OPPOSIZIONE ALLORA DI CHE COSA STIAMO PARLANDO O PROTESTANDO?ALLE CAMPAGNE ELETTORALI SI AVVICINANO E TI DICONO MICA SEI GIA’ IMPEGNATO,LA MIA RISPOSTA SARA’SI SONO IMPEGNATO A NON VOTARTI IL MIGLIOR VOTO DOVRA’ ESSERE STARE A CASA I GIORNI DELLE ELEZIONI,

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