L’incremento del numero di famiglie disposte a prendere in affido minori in condizioni di disagio, la realizzazione di percorsi formativi per il sostegno alla genitorialità offerto a chi si assume un impegno del genere e alle famiglie di origine del bambino, l’istituzione di un’anagrafe cittadina delle famiglie affidatarie o disponibili all’affidamento. Sono gli obiettivi di “Affidiamoci-Percorsi integrati per il potenziamento dell’Affido familiare”, il progetto presentato nei giorni scorsi dall’assessore ai Servizi Sociali, Michele Romano, in un incontro a cui hanno preso parte gli istituti scolastici, le parrocchie, la Caritas e la Chiesa Valdese. Un progetto che usufruisce del cofinanziamento del Piano Sociale di Zona e di quello della Regione Puglia nell’ambito di un piano per la promozione ed il potenziamento dei percorsi di affidamento familiare: ad attuarlo, saranno i Comuni dell’Ambito Territoriale di Cerignola e l’Asl Fg- Distretto Socio-sanitario 55- insieme all’Associazione Genitori di Cerignola, Emmanuel e Family Care, organizzazioni in possesso di competenze specifiche in tema di minori e affido. E’ predominante, nel nostro territorio, il ricorso all’affidamento dei minori in difficoltà a strutture esterne specializzate: a dirlo, sono i dati statistici raccolti dall’Ambito Territoriale. E’ dunque sul fronte della diffusione della cultura dell’affido familiare che va profuso il massimo sforzo da parte degli operatori e delle istituzioni locali, chiamati, in particolare, a potenziare servizi educativi e domiciliari, pensando anche a nuove forme di sostegno economico a chi è direttamente interessato dal problema.
Tra i minori inseriti in strutture educative vi sono alcuni prossimi alla maggiore età e per i quali diventa necessario costruire risposte più adatte al percorso evolutivo e personale realizzato, alla maturità raggiunta, in termini di vita autonoma, di inclusione sociale e di inserimento lavorativo. Ci sono poi, per fortuna, anche minori la cui situazione familiare di origine, nel frattempo, è cambiata in meglio e che necessitano dunque di adeguati percorsi di accompagnamento e sostegno per il rientro in famiglia. Troppo spesso, in sostanza, mancando famiglie disponibili all’affidamento, il Tribunale dei Minori non può che decretare l’inserimento dei minori in strutture esterne. Con “Affidiamoci”, l’Ambito Territoriale cercherà poi anche di incentivare l’affido familiare part-time e facilitare l’inserimento lavorativo dei ragazzi aventi almeno 16 anni. In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il 20 novembre, partirà una campagna di informazione e sensibilizzazione sull’importanza dell’affido familiare: nelle scuole elementari e medie verranno proiettati film incentrati su questo tema e si terranno incontri con le famiglie degli alunni.
Un plauso all’iniziativa,bisogna pubblicizzare di più iniziative socialmente edificanti per contrastare la valanga di brutte notizie
io voglio essere affidato a sabrina ferilli e’ possibile