Con un colpo di spugna, dall’alto della sua esperienza amministrativa e politica, Antonio Giannatempo mette a tacere, almeno apparentemente, le voci che si sono susseguite nei giorni scorsi circa la volontà, attraverso un accordo con la Fondazione Tatarella, di assegnare i locali dell’ex Tribunale a nuova Biblioteca comunale. Ne avevano parlato, con relativi possibili dettagli, lanotiziaweb.it e La Gazzetta del Mezzogiorno, tanto da indurre ieri la discussione sul tema sicurezza in Consiglio comunale proprio sulla questione sollevata dai media locali. Dopo una estenuante discussione che ha alternato momenti interessanti, come le lettere della Dirigente Colucci e del Sindacalista Carota, a situazioni solitamente demagogiche e inconsistenti, finalmente si è giunti a quello che tutti si aspettavano, o quanto meno avevano richiesto: la dichiarazione del Primo cittadino che sgombrasse i dubbi del caso assegnando anche gratuitamente il plesso alla Polizia.
«Da parte nostra non c’è nessun ripensamento, nessun dietrofront – ha esordito Giannatempo nel suo intervento conclusivo -. La Polizia, così come le altre forze dell’ordine, va messa in condizione di operare nel miglior modo possibile in un territorio difficilissimo come il nostro sul fronte dell’ordine pubblico. Nella lettera al Ministero, inviata pochi giorni fa, ci siamo detti pronti a sottoscrivere immediatamente un protocollo d’intesa per concretizzare in tempi molto brevi l’operazione. L’unica condizione che abbiamo posto è che il Comune sia esonerato dalle spese di gestione della struttura». La perentoria risposta del Primo cittadino arriva, però, dopo le dichiarazioni di alcuni Consiglieri, anche di maggioranza, circa l’inopportunità dell’accordo con la Fondazione e della necessità dell’assegnazione di quei locali alla Polizia. Lo ha ribadito l’opposizione piddina, gli ha fatto eco e ha dato sostanza alla discussione la stessa maggioranza per bocca tra gli altri di Conte, Allamprese e Casarella, mentre ha glissato sull’argomento la Cicogna che, intervenuta col capogruppo Ratclif, ha ricordato l’importanza degli aspetti educativi da inculcare fin dalle generazioni più piccole, dalle istituzioni scolastiche supportate dal governo cittadino in termini di servizi, senza però annoverare la evidentemente spigolosa vicenda ex Tribunale, che vede probabilmente impegnati i Tatarella sul doppio tavolo politico-amministrativo: appoggio elettorale quasi certo per Metta (ieri presente in aula dopo le ultime assenze, ndr) e la sua coalizione e, di contro, possibili accordi di fine mandato con l’uscente Giannatempo.
L’intervento del Sindaco ha concluso, quindi, il dibattito sulla situazione della sicurezza a Cerignola, richiesto con le migliori intenzioni dal Partito Democratico ma che si è stancamente protratto per tre ore per approdare al nulla, e con la constatazione deludente che il tema ha mosso ben 19 cittadini presenti in aula e neanche i Consiglieri al completo (assenti cinque di maggioranza e due di opposizione, ndr). Il dato che emerge è che forse finalmente, dopo più di quattro anni di amministrazione, ci si è resi conto della necessità di cultura, intesa come servizi al cittadino utili ad accrescere il senso comune di conoscenza e esplorazione del dato storico. In quest’ottica si può leggere la volontà di ampliare la Biblioteca, che in verità non conta un ordine nuovo di libri da oltre nove anni, e di aprirsi alle associazioni di settore – leggasi Fondazione Tatarella – anche se si lamenta, da più parti, la chiusura delle procedure; anche se i tempi sono ormai tardivi sarebbe ipotizzabile un processo di unificazione della Biblioteca comunale con quella di Exopera, donata al comune, oggi chiusa per carenza di personale, attraverso un bando pubblico per l’assegnazione a una o più associazioni di settore.