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    Sciopero generale e cortei: «Fermiamo l’Italia per farla ripartire»

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    È partito il corteo organizzato a Roma per lo sciopero generale proclamato da Cigl e Uil, in testa il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, insieme al segretario generale della Cgil Roma e Lazio, Claudio Di Berardino. Ad aprire il corteo lo striscione con lo slogan scelto dai due sindacati che recita «Così non va, sul Jobs act, sulla legge di stabilità, sulle politiche economiche, sulla P.a. Abbiamo proposte concrete per cambiare l’Italia». Il corteo partito da piazza dell’Esquilino è diretto a piazza Santi Apostoli, dove alle 11.30 circa si terrà il comizio conclusivo. Per le strade anche le bandiere ed i palloncini rossi e azzurri di Cgil e Uil, ma anche i palloncini con il volto di Renzi-Pinocchio, che già si erano visti in occasione della manifestazione unitaria del Pubblico impiego per chiedere il rinnovo del contratto. In piazza per lo sciopero generale c’è anche l’Ugl.

    Il corteo degli studenti

    «Il futuro è nostro, riprendiamocelo», e sotto gli hashtag #Nobuonascuola, #NoJobsAct e #redditopertutti. Firmato studenti romani. La protesta studentesca parte da Piramide, dove le parole, scritte in vernice bianca su striscione a sfondo nero dai ragazzi (studenti medi e qualche universitario) aprono il corteo che li porterà attraverso il centro fino al Ministero dell’Istruzione, a Trastevere. «Non permetteremo che il nostro futuro sia reso oscuro, se la scuola è `buona´ lo decidiamo noi», recita un altro striscione, e ancora, «quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere».

    «Milioni di lavoratori, pensionati e studenti»

    «Oggi fermiamo l’Italia per farla ripartire nella direzione giusta» spiega Barbagallo, in testa al corteo. «Oggi – aggiunge – milioni di lavoratori si astengono dal lavoro, milioni di pensionati partecipano alle nostre iniziative, insieme agli studenti». «Tutti i dati dicono che il Paese sta andando giù. Vogliamo fermare la caduta e farlo ripartire dal punto di vista economico e del lavoro», aggiunge Barbagallo. A proposito del Jobs Act, «mi aspetto che questo governo quando parla di riforme del lavoro ne parli con i corpi intermedi, con i sindacati», torna a sottolineare il segretario generale della Uil, sostenendo che margini di intervento ci sono ancora, visto che i decreti attuativi del Jobs Act sono da definire e la legge di stabilità deve concludere l’iter parlamentare. Anche le risorse si possono trovare «mettendo mano alla riforma fiscale, alla lotta all’evasione e alla corruzione».

    Metro chiuse, lunghe attese per i bus

    Metropolitane chiuse per sciopero. Le metro A, B e C sono chiuse e sono fermi anche i treni sulla tratta Termini Giardinetti e Roma Lido mentre sulla Roma Viterbo sono segnalate sul sito Atac possibili cancellazioni di corse. Anche per i mezzi di superficie le corse non sono garantite e sono previste lunghe attese alle fermate. Lo sciopero iniziato alle 9 si concluderà alle 17. Fino alle 17 si fermano gli autisti di Roma Tpl (che gestisce i bus di periferia) e i pullman della Cotral. Per agevolare la circolazione, i varchi delle Ztl diurne del Centro e di Trastevere non saranno attivi consentendo il transito anche ai veicoli non autorizzati. Sarà invece regolarmente in vigore la Ztl A1 del Tridente.

    Treni

    Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha revocato la precettazione dei lavoratori del settore ferroviario: scioperano, dunque, anche i ferrovieri. Lo stop è partito alle e 9 e durerà fino alle 16 per il personale viaggiante e addetto alla circolazione; il personale addetto alle attività di ristorazione e pulizia, nonché quello delle imprese ferroviarie merci private sciopera 8 ore, fino alle 17.

    Rifiuti

    Allo sciopero generale nazionale ha aderito anche il comparto Igiene ambientale Fp Cgil, Uiltrasporti, Fiadel e Ugl. L’astensione, prevista per l’intera giornata di venerdì, interessa anche i dipendenti di Ama. L’azienda «ha predisposto le procedure tese ad assicurare durante lo sciopero servizi minimi essenziali e prestazioni indispensabili: pronto intervento a ciclo continuo; incenerimento rifiuti ospedalieri; pulizia mercati; raccolta rifiuti prodotti da case di cura, ospedali, caserme, comunità recupero tossicodipendenti, ecc.; pulizia – compreso lo svuotamento dei cestini – di alcune aree di particolare interesse turistico artistico del Centro storico. Per interventi di emergenza, è attiva 24 ore su 24 la centrale operativa: telefono 06.51693339/3340/3341». Saranno interessati dallo sciopero, con le stesse modalità, anche gli operatori Ama del comparto settore funerario. Anche in questo caso, saranno comunque attivati i servizi minimi essenziali. Il servizio riprenderà regolarmente dal primo turno di sabato.

    Aerei

    Nel trasporto aereo lo stop sarà dalle 10 alle 18, per il personale navigante delle compagnie e gli addetti alle attività operative degli aeroporti, compresi i controllori di volo.

    Pubblica amministrazione

    Nei settori del pubblico impiego sciopera l’intera giornata chi offre servizi 24 ore su 24, come la sanità, organizzata su tre turni; mentre scioperano per turno di lavoro chi fa front office o orari d’ufficio.

    Scuola

    Sia per il personale docente/educativo, che per dirigenti scolastici e presidi incaricati lo sciopero riguarderà l’intera giornata lavorativa.

    La crisi a Roma

    A Roma la protesta, spiega il segretario della Cgil Roma e Lazio, Claudio Di Berardino «si baserà su tematiche nazionali per poi convergere in quelle più locali» Perché tutti i provvedimenti governativi e i problemi dei governi locali «hanno contribuito ad aggravare la crisi a Roma e nel Lazio, con gravi ripercussioni in tutti i settori, dall’urbanistica alla sanità, dall’istruzione alla pubblica amministrazione». Una manifestazione, quella di domani, che sarà diversa dalla altre, più colorita. «Verranno rappresentanti di tutte le categorie da tutto il territorio regionale- ha sottolineato il segretario della Uil Roma e Lazio, Pierpaolo Bombardieri- sono previsti 70 pullman dalle varie province, più tutti i partecipanti romani. Ci saranno autobetoniere, trattori, ambulanze e taxi. Un veicolo in rappresentanza di ogni categoria. In piazza ci saranno tutte quelle persone che non possono spendere mille euro per una cena ma che con quella stessa cifra ci mantengono una famiglia, sarà una delle manifestazioni più grandi che abbiamo fatto a livello locale, una mobilitazione che non vuole creare disordini ma solo ridare fiducia e speranza a lavoratori e cittadini».

    Tratto da corriere.it – di Carlotta De Leo – 12/12/2014

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