Pronti…via, si parte con la settimana di ferragosto, il periodo che in molti attendono per un anno intero. Un’occasione, per i più, utile per staccare la spina dalla routine quotidiana e dal lavoro di tutti i giorni. In un periodo di crisi come quello che la società italiana sta attraversando nessuno vuol rinunciare a quella che potrebbe essere, evidentemente, l’unica settimana disponibile per cambiare aria. Mete preferite, chiaramente, le località di mare. Cerignola, dal canto suo, in questo periodo al di la di crisi economiche più o meno veritiere (non per tutti s’intende) si svuota di colpo, lasciando il passo all’esodo verso località vicine e lontane. Dal Gargano al sempre verde Salento, per restare in Regione, o le classiche città della Calabria. Per chi può permettersi vacanze più costose tra le più gettonate ci sono sempre la Sicilia, la Liguria, l’Emilia Romagna, la Sardegna. Questo il quadro riassuntivo per chi aspetta la settimana del ferragosto per regalarsi una sana settimana di vacanza.
La medaglia, però, ha anche un rovescio rappresentato da quelle persone, il cui numero aumenta all’incedere della crisi economica delle famiglie, che non potendo permettersi una vacanza in senso stretto, preferisce regalarsi qualche giorno di mare, in famiglia, presso le località più vicine a noi, come Margherita di Savoia, che quest’anno è anche Bandiera Blu d’Europa, o anche Zapponeta e Mattinata. In queste zone, però, non sempre vi è un vero risparmio: infatti, secondo i dati rilevati nel mese di luglio, in media i costi di un ombrellone con due lettini più parcheggio per auto, può variare da un minimo di 10 euro, cifra decisamente abbordabile di questi tempi, fino a un massimo di 20-22 euro, non proprio accessibile a tutti. C’è, infine, chi sceglie la vacanza all-inclusive, come ad esempio la settimana in villaggio turistico, solitamente scaglionata di sabato in sabato, che regala un pacchetto comprensivo di tutto, sia il necessario che il superfluo, a prezzi che spesso variano da cifre piuttosto accessibili, intorno ai 200 euro a testa per una settimana, fino ai 500-600 euro in strutture di altissimo livello.
I tour operator, tracciando un primo bilancio della stagione estiva 2014, parlano di un forte calo nelle prenotazioni, specie per le località più costose, con preferenze verso periodi meno costosi, cioè luglio e la settimana successiva al ferragosto. A questo dato, che gli addetti ai lavori sperano di poter smentire nel resoconto finale di settembre 2014, si aggiunge un forte incremento, vissuto nella stessa città di Cerignola, dei cittadini emigrati al nord che decidono di trascorrere le proprie ferie qui in famiglia, avendo magari un appoggio fisico in casa di parenti e amici, potendo usufruire di qualche giornata di mare nelle zone vicine. Una pratica sempre viva a Cerignola ma che quest’anno più che in passato, complice anche il periodo poco felice a livello economico per le famiglie italiane, sembra aver raggiunto picchi mai visti.