Le polemiche per le Primarie cittadine del Partito Democratico, che hanno incoronato Tommaso Sgarro quale prossimo candidato a Sindaco del centrosinistra a Cerignola, non sembrano placarsi. Ieri mattina è stato proprio Michele Longo ad inoltrare una lettera agli organi di stampa circa le presunte irregolarità.
«Cari concittadini – esordisce il Consigliere Pd -, il Segretario cittadino Sgarro ed il suo entourage mi hanno pubblicamente invitato, per il bene di Cerignola, a tornare a parlare dei problemi della città, evidenziandomi che le polemiche sulle primarie non sono funzionali alla campagna elettorale del 2015. Ho decisamente rifiutato il loro invito perché ritengo che il bene di Cerignola possa essere perseguito anzitutto da un Partito Democratico che parli alla città in maniera chiara». In rapida successione il secondo più suffragato alle Primarie passa ad elencare alcuni punti, a detta sua, anomali dell’intera elezione. «Mi sento pertanto in dovere nei confronti di tutti i cittadini di Cerignola che hanno partecipato alle primarie del Pd nella giornata di domenica 23 novembre 2014, di comunicare quanto di anomalo è emerso dopo alcune parziali verifiche:
1) oltre 2000 cittadini elettori, pur regolarmente registrati, non erano inseriti nei registri cartacei presenti nei seggi. Si è votato quindi con un albo di elettori difforme da quello reale;
2) però a tutt’oggi, non ci è stata data la possibilità di verificare in che misura questi elettori dispersi erano distribuiti tra i tre candidati;
3) tutti i tecnici informatici, locali, interpellati hanno riferito che il mancato inserimento nei registri di oltre 2000 regolari elettori potrebbe essere dovuto ad un problema tecnico;
4) nessuna conferma di problema tecnico, però è stata certificata dal gestore nazionale Aruba;
5) la mail di conferma della vostra avvenuta preregistrazione partiva dalla casella di posta elettronica del Circolo Cittadino del Pd;
6) Oltre 700 schede sono state consegnate, per poter votare, nelle mani di elettori non presenti nel registro cartaceo in dotazione dei seggi;
7) per quanto consentitoci dalle parziali verifiche effettuate, solo un centinaio di queste 700 schede sono state consegnate a miei sostenitori, mentre il candidato Roselli ci ha confermato che solo una cinquantina di suoi elettori sono riusciti a votare previa presentazione della ricevuta di preregistrazione;
8) i dispersi nel registro cartaceo in possesso ai seggi che sono riusciti a votare con le ricevute pongono grossi interrogativi sull’effettiva identificazione degli stessi in fase di svolgimento delle operazioni di voto, anche per l’elevata affluenza alle urne;
9) il numero elevato di questi elettori che, accompagnati dai referenti dei tre candidati, bypassavano la fila, già inutilmente fatta, ha allungato i tempi di attesa oltre un limite ragionevole, ed ha indotto molti a desistere dall’impresa di arrivare all’urna per esercitare il sacrosanto diritto di voto;
10) il regolamento di queste primarie cittadine che, caso unico in Italia, come inutilmente contestato dallo scrivente, prevedeva l’obbligo di preregistrazione all’albo si è dimostrato, come temeva anche Roselli, un fallimento di cui il segretario Sgarro ed il circolo cittadino di via Mameli avrebbero il dovere di assumersene la responsabilità politica.
Di seguito alcune domande che sono ancora senza risposta:
1) perchè la password di protezione dei dati sensibili del sito, che ha raccolto le vostre registrazioni, è stata consegnata nelle mani di Sgarro, candidato alle primarie? Se, come e quando è avvenuto il cambio password da parte del Responsabile della privacy Raffaele Piemontese?
2) perchè la mail di avvenuta registrazione partiva dalla posta elettronica del PD di Via Mameli gestita dal Segretario e candidato Sgarro? Quindi il segretario e candidato Sgarro aveva modo di controllare in tempo reale chi e quanti elettori si registravano?
3) perchè dal file che raccoglieva tutte le registrazioni degli elettori mancano oltre 2000 nominativi regolarmente registrati?
4) perchè il presidente del comitato elettorale, dott. Gianni Ruocco, non ha verificato la corrispondenza tra i nominativi registrati e le mail di conferma?
5) perchè il dott. Gianni Ruocco e Sgarro si sono rifiutati, il giorno prima delle primarie, su richiesta di Roselli, di effettuare delle verifiche sull’albo degli elettori?
6) perchè nessuno dei quattro presidenti di seggio (Ladogana, Ruocco, Valentino e Grieco) ha impedito a soggetti non autorizzati di stazionare in modo permanente all’interno dei seggi nonostante il duplice intervento della Digos?
7) perchè dallo scrutinio sono emerse circa 500 schede in più rispetto alle firme e rispetto agli euro incassati?
8) per quale ragione statistica, con i seggi suddivisi per lettera, in due su quattro c’è stata sostanziale parità tra me e Sgarro?
9) perchè a tutt’oggi non è stato consentito, a me e Roselli, di effettuare le verifiche sui registri cartacei depositati presso il circolo di Via Mameli le cui chiavi sono nelle mani di Sgarro e che dovevano essere consegnate nelle mani del segretario provinciale?
A seguito di quanto accaduto e denunciato nelle sedi di partito competenti – prosegue il bancario -, ho richiesto l’annullamento delle primarie. In attesa che il segretario cittadino e quello provinciale diano risposta alla mia richiesta, tengo a sottolineare, per l’ennesima volta, che la mia permanenza nel Pd è fuori discussione. Continua la mia lotta politica per cambiare questa visione chiusa ed autoreferenziale della politica e per dare una speranza ai 4238 elettori/sostenitori che hanno condiviso l’idea di andare