CERIGNOLA – “Delle due l’una, o Franco Metta è in malafede o accusa una scarsa conoscenza delle cose di cui parla”. Il coordinatore cittadino di Forza Italia, Gianvito Casarella, replica così alle interpretazioni del consigliere cicognino, riguardo ai due grandi bandi degli ultimi mesi: quello sull’ampliamento del cimitero e quello sulla pubblica illuminazione. “Si tratta di 2 grandi opere commissionate da questa amministrazione – spiega Casarella –, una di 15milioni di euro, l’altra di 26milioni. Se Metta crede davvero, come blatera da palchi e radio, senza ammettere contraddittorio, che quegli appalti si potessero spacchettare, allora o si avventura in improbabili accuse o ignora del tutto gli argomenti nello specifico. La verità è che come sempre gli rode che si faccia qualcosa di importante”.
IL CIMITERO… | L’ampliamento del cimitero, bandito nei mesi scorsi con gara europea, non avrebbe potuto essere “spacchettato” in diversi blocchi, al fine di favorire le ditte locali. “Metta probabilmente non sa cosa sia una gara europea – commenta il capogruppo di Fi, Paolo Vitullo – e dimentica che tanto si allargherà il cimitero, dopo decenni di attesa, perché noi abbiamo individuato lo strumento del progetto di finanza. Perché l’investimento privato di cui il Comune beneficerà fosse allettante, non era possibile spacchettare niente. Anzi, se avessimo fatto così, l’ampliamento non lo avremmo avuto mai: il Comune non avrebbe avuto la copertura finanziaria necessaria a 7-8 bandi di importi minori. Non essendo proprietario dei suoli, non avrebbe neppure potuto affrontare le spese di esproprio delle aree. Insomma, Metta non sa cosa dice. O mente. E mente anche se dice che quei soldi non ricadranno sulla nostra economia: se vincesse una ditta scandinava, ad esempio, come la normativa consente, chiaramente i lavori saranno eseguiti, per un fatto di costi, da aziende locali”.
…E LA PUBBLICA ILLUMINAZIONE | Simile, la storia della pubblica illuminazione, con un appalto ventennale che assicurerà, da subito, la sostituzione di tutti gli impianti, secondo le nuove tecnologie e normative in materia di rispetto dell’ambiente. “Anche qui – replica Casarella – nessun pacchetto sarebbe stato possibile. Se la nostra spesa consolidata annuale è di 1 milione di euro per consumi e manutenzione, come si può chiedere a qualsivoglia privato di occuparsene senza la ragionevole possibilità di rientrare nell’investimento? È un’altra farneticazione di Metta, che, ogni volta che scende nel dettaglio delle cose, dimostra tutta la sua insipienza amministrativa. La gara bandita sarà un’occasione per Cerignola: da subito avremo illuminazione efficientata e nuova, senza spendere un euro in più, con la garanzia della manutenzione e dell’eventuale ulteriore sostituzione se necessario”. Metta dal palco ha anche insinuato che il vincitore sarà il figlio del senatore forzista Lucio Tarquinio, l’imprenditore foggiano Antonio. “Se Metta ha certezze di ciò – conclude Casarella – vada direttamente a dirlo in Procura della Repubblica, non sui palchi. Altrimenti, se ne stesse dicendo solo un’altra delle sue, in Procura potrebbe davvero finirci, ma non spontaneamente. Dopo anni, ha francamente stancato la sua continua caccia alle streghe, fatta di vacue insinuazioni e veleni che fin qui mai hanno prodotto alcun risultato”.