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    Castellano Udas, ancora un passo per tagliare uno storico traguardo

    Pubblicato il

    Partita godibilissima al Pala DiLeo per la quart’ultima della stagione regolare. Una partita particolare, molto attesa dal popolo udassino per due motivi su tutti gli altri. Innanzitutto perchè l’eventuale vittoria contro i brindisini dell’Invicta avrebbe spianato le porte per la conquista del primo posto in graduatoria, al cui conseguimento matematico manca un solo successo nelle prossime tre gare. Ma anche perchè Hugo Sierra, l’uomo simbolo del club biancazzurro, avrebbe l’opportunità di mettere a segno un record assoluto, portandosi a quota 2900 punti con la casacca udassina. Obiettivi entrambi centrati con grande soddisfazione di tutto del team, della dirigenza e dei tifosi biancazzurri. Ai nastri di partenza coach Totaro manda i consueti cinque con Serazzi, Sierra, Liguori, Jonikas e Francesco D’Arrissi, schierati a zona come non succedeva da tempo. Coach Cozzoli risponde con S. Leo, Minghetti, Rizzo, Castellitto e Botrugno, a uomo. Lo sfasamento dovuto all’ora legale si fa sentire subito per entrambe le squadre, autrici di un avvio di gara connotato dall’imprecisione. Ma i brindisini sono i primi ad uscire dal torpore generale, andando a conquistarsi a metà periodo un meritato massimo vantaggio di sette punti, prima che Hugo Sierra e Jonikas rimettano le lancette sulla partita in corso. Poi è solo Udas fino a fine quarto, quando il dominio dei padroni di casa è spezzato solo in extremis da Castellitto. Si riparte da più quattro per la Castellano Udas, ma soprattutto da Vincenzo D’Arrissi, mandato in campo per far riprendere fiato al ‘turko’ Liguori. Mossa dagli effetti devastanti in quanto la talentuosa guardia lucerina si rende protagonista di un 100% dal campo (4/4 da tre e 1/1 da due) che in quattro minuti stravolge l’andamento della partita. Nel frattempo la tigre uruguaiana ha tempo di mandare a segno il tredicesimo punto della sua gara, che lo fa entrare a pieno diritto nella storia del club biancazzurro a quota 2900 punti. Ma l’aria di festeggiamenti ed i 17 punti di vantaggio non giovano ai padroni di casa, considerato che gli ospiti hanno nelle loro fila atleti di grande spessore. I brindisini, infatti, non rinunciano al proprio schema preferito, fatto di irruzioni per le vie centrali e scarico per le ali, e con Botrugno e Leo si rifanno sotto fino al meno nove della sirena lunga. Totaro, che dei brindisini non si fida, esce dal campo con la faccia scura, pronto a far sentire il suo squillante vocione nello spogliatoio.

    Si riprende con gli udassini che vogliono ridare vigore al proprio gioco, ma sono i brindisini, nei primi minuti, a far sentire il proprio peso atletico in difesa. Totaro sente odore di bruciato e chiama time-out per discuterci sopra. I biancazzurri escono rinfrancati dalla pausa e si mettono a macinare ancora i propri micidiali schemi. Jonikas insiste sotto canestro, mentre Sierra non risparmia le sue bordate insieme a Serazzi dalla distanza, ed alla terza sirena la Castellano Udas ha riconquistato un tranquillizzante più 17. Ma è ancora l’aria di festeggiamenti a nuocere ai locali che, ormai certi di avere in pugno gli esiti della gara, sembrano entrare in uno stato di torpore assolutamente ingiustificato. Punto dopo punto i salentini, che non hanno smesso mai di crederci, mettono in atto i propri efficaci schemi contro una difesa improvvisamente diventata di burro, e Totaro deve ricorrere ad un sonoro cazziatone prima di rimandare in campo i suoi, considerato che il vantaggio si è assottigliato a soli tre punti e mancano ancora due minuti e mezzo alla fine. L’effetto è decisamente salutare. Seppure con qualche sbavatura, l’esperienza di Sierra e Jonikas svetta su ogni altro fattore emotivo in campo, e quando due campioni di quella caratura decidono di chiudere la gara non ce n’è per nessuno. Sierra sfida in palleggio gli ospiti costringendoli al fallo ripetuto, mentre il lituano dagli occhi di ghiaccio esce dai blocchi con i suoi movimenti felini per mettere a segno pesantissimi punti dall’arco. E la partita è chiusa in cassaforte. Prestazione mentalmente indecifrabile per i biancazzurri che hanno alternato momenti di supremazia devastante a lunghe ed ingiustificate pause. Ma è il differenziale tecnico a fare costantemente la differenza con gli avversari, chiunque essi siano.

    TABELLINI

    Parziali

    1° quarto 21-17, 2° quarto 27-22, 3° quarto 26-18, 4° quarto 18-28.

    Realizzatori

    Castellano Udas: Liguori 5, Jonikas 21, F. D’Arrissi 4, Sierra 27, Amoruso 3, V. D’Arrissi 17.

    Invicta Brindisi: Leo S. 23, Minghetti, Rizzo e Castellitto 9, Botrugno 20, Bagordo 12.

    Out per falli Minghetti al 39°.

    Arbitri: Sigg. Valerio Solimeno di Foggia e Andrea Patruno di Bari.

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