Positivo riscontro per il primo appuntamento di “Un Cittadino Come Me”, organizzato dalla Gioventù Francescana, che ha preso il via lo scorso 10 gennaio presso la Sala Teatro del Convento dei Frati Cappuccini. L’argomento del primo dibattito relativo alle politiche sociali al servizio del cittadino è stato particolarmente apprezzato dal numeroso pubblico presente; i giovani della Gi.fra. hanno creduto fortemente nella realizzazione di questo progetto, che ha come obiettivo centrale coinvolgere la città su temi di grande impatto sociale e instaurare un confronto con le istituzioni, nel tentativo di riscoprire il senso civico di ognuno di noi. L’incontro, moderato dal collega Stefano Campese, ha visto la partecipazione dell’Assessore Regionale al Welfare Elena Gentile insieme al Dottor Dario D’Argento coordinatore del Gaps Puglia e Giuseppe Russo Direttore del Centro Sociale “Don Antonio Palladino”. La Gentile, in esclusiva per Lanotiziaweb.it, sottolinea il grosso impegno che la Regione sta fornendo per le persone in difficoltà: “Il nostro impegno è quello di lavorare sull’esigibilità dei diritti, sulla restituzione della dignità alle persone più fragili; c’è un elemento di straordinaria novità che va evidenziato, le politiche sociali sono un elemento fondamentale della nostra economia, abbiamo investito circa 500 milioni di euro per infrastrutture su tutto il territorio regionale, abbiamo realizzato nuovi servizi e contestualmente abbiamo promosso nuove politiche attive per il lavoro, in un momento di crisi due settori registrano un trend di crescita: l’agroalimentare e i servizi alla persona”.
Proprio su questo aspetto la testimonianza di Giuseppe Russo direttore del Centro Sociale “Don Antonio Palladino”, rilasciata al nostro giornale, è fondamentale per capire quanto sia importante operare e aiutare chi si trova in condizioni di disagio: “Il nostro centro esiste da quasi 20 anni ed è una delle più alte espressioni di questa città; è importante la sinergia con altri enti sociali. Il centro è sotto la direzione della Caritas Diocesana e nel privato-sociale c’è la Cooperativa “Nuova Alba” che si occupa delle attività volte soprattutto al recupero dei giovani del quartiere; dopo quasi 15 anni siamo soddisfatti per ciò che abbiamo fatto e chi ci torna spesso nota che c’è stato un cambiamento generazionale, esperienza che deve continuare nei diversi contesti della vita sociale”.
una bella iniziativa, voglio dire