Una cerimonia toccante, una pagina doverosa per la città di Cerignola. Stamane, organizzata dall’Associazione Nazionale Polizia di Stato, Gruppo di Cerignola “Poliziotti per sempre” (che ha anche sostenuto le spese di realizzazione, ndr), si è tenuta la cerimonia per l’affissione di una lapide in memoria degli agenti Fumarulo e Gentile che, nel 1956, persero la vita nello svolgimento del proprio lavoro. Presenti le massime autorità, dalla Dirigente del Commissariato di P. S. Loreta Colasuonno, alla presidente dell’ANPS provinciale, Dott.ssa Rita Montrone, i delegati della Questura di Foggia, Il Sindaco Giannatempo e il Vescovo S. E. Mons. Felice Di Molfetta. A fare gli onori di casa il Consigliere Franco Conte che ha presentato i vari interventi di giornata. «Sono molto emozionato oggi nel ricordare un evento che non ho vissuto personalmente, ero appena bambino, ma che ora più che mai ci serve d’insegnamento – afferma Antonio Giannatempo -. Stiamo vivendo un periodo molto particolare per quanto riguarda lo scenario criminale cittadino, per questo credo che sia fondamentale porre attenzione a certi esempi, come quello degli agenti Fumarulo e Gentile, che col loro coraggio e la loro dedizione hanno dimostrato cosa significa essere cittadini leali». Sentimento di riconoscenza che traspare vivo dalle parole di Rita Montrone, che con voce rotta dall’emozione, dopo aver letto il verbale dell’epoca che sottolineava l’enorme coraggio dei due agenti, afferma: «E’ per me un onore, quindi, esser qui oggi a ricordare due eroi, due esempi per tutti, due colleghi che hanno dimostrato cosa significa essere poliziotti. Sprezzanti del pericolo e mettendo la propria vita da parte per il bene comune, Fumarulo e Gentile, sono un esempio per tutti noi colleghi e per tutti i cittadini».

Arriva il momento di scoprire la lapide commemorativa, con il Vescovo Di Molfetta che, accompagnato dalle autorità, da il via al lungo applauso che accoglie la frase in ricordo dei due agenti scolpita nel marmo. Le preghiere di rito, partecipate dall’intera comunità riunita nei pressi di Piazza Castello, sono state il preludio al discorso del responsabile della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, il quale ha rimarcato l’importanza del ricordo e dell’esempio dei due agenti: «Siamo qui a ricordare due figli di Dio, due servitori dello Stato che con grandissimo senso di responsabilità e con encomiabile dedizione al prossimo hanno perso la vita nell’esercizio del proprio lavoro – afferma il Vescovo -. Anche il cielo sembra commemorare il ricordo, con questo vento incessante e con questi colori grigi. Oggi, la vostra presenza, dimostra quanto importante sia stato il gesto di questi due nostri fratelli. Per questo li ringraziamo e li ricordiamo, pregando per loro e per le loro famiglie».