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    CittadinanzAttiva incontra il Sindaco di Cerignola

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    E’ appena trascorsa un’intensa settimana per i componenti di Cittadinanzattiva, costituitosi il 15 dicembre anche a Cerignola, impegnati con l’apertura del TDM (Tribunale dei Diritti del Malato) che ha la sua sede presso il P.O. G.Tatarella, ma anche con l’attivazione di altre reti come quella Consumatori/Ambiente. Mercoledì 22 gennaio, alcuni nostri rappresentanti hanno incontrato il sindaco A. Giannatempo. Cittadinanzattiva infatti si propone, tra le altre cose, di fare da portavoce, presso le istituzioni, dei tanti problemi con i quali si scontrano ogni giorno i cittadini di Cerignola, per questo incontrando il sindaco, per la prima volta dall’attivazione, abbiamo posto sul tavolo alcuni annosi problemi, che hanno tenuto impegnati in passato, molti cittadini ed associazioni, ma che ancora oggi, malgrado le tante energie spese, non hanno trovato soluzione. Le domande, che abbiamo posto al sindaco in questa occasione, sono state quelle inerenti la questione della gestione dei rifiuti nel nostro territorio, partendo dall’incresciosa e pericolosa vicenda dell’inceneritore nei pressi di Borgo Tressanti. Si è fatto notare al sindaco che l’impianto, finiti i test, sembra stia affrontando la fase di collaudo ed ottenuto il parere favorevole dell’Arpa, potrà entrare a pieno regime. I comuni limitrofi, compreso quello di Cerignola, non ne sono stati informati. Permangono, tra l‘altro, forti dubbi sul materiale combustibile usato finora. Non ci è apparso preoccupato di tutto ciò il primo cittadino, che si è limitato ad aggiungere che nulla è possibile fare ormai per fermare l’accensione, specie dopo il triste epilogo del Ricorso al Consiglio di Stato, ma lui personalmente non rinuncerà ad ottenne ciò che gli fu promesso al tavolo delle trattative già anni fa: la creazione di una commissione di vigilanza con i vari rappresentanti di Cerignola, Manfredonia e dell’E.T.A. (gruppo Marcegaglia) che gestisce l’impianto. Si impegna A. Giannatempo a ”far saltare tutto”, se le parti venissero meno a questo accordo preso, e precisa che comunque la frazione secca dei rifiuti della nostra città, dopo essere stata adeguatamente trattata, verrà inviata all’impianto appena entrerà in funzione, perché queste, precisa il primo cittadino, sono le disposizioni che arrivano “dall’alto” cioè della regione e dalla provincia.

    Sì, cari concittadini, la nostra amministrazione, si prepara a conferire, dopo averlo accuratamente preparato, il combustibile da rifiuti all’impianto tanto avversato. Le perplessità a quanto sembra permangono solo nei cittadini, che hanno anche visto sfumare la possibilità di dimostrare l’inadeguatezza e la pericolosità di quell’inceneritore, perdendo un ricorso che era l’ultima spiaggia per il Comune di Cerignola, e tutto per un errore di forma, che ha inficiato il percorso legale. Di poca consolazione poter leggere il disperato tentativo dell’avvocato Esposito, responsabile della cosa, di giustificarsi, tramite una lettera, messa a disposizione di noi cittadini presenti all’incontro. A questo punto, come non chiedersi se davvero è stato fatto tutto il possibile? Chi all’interno dell’amministrazione avrebbe dovuto seguire l’operato dell’avvocato vigilando ed incalzando perché il ricorso arrivasse a buon fine? Certamente l’assessore all’ambiente, ma anche il sindaco, maggior responsabile della tutela della salute e della cosa pubblica. Spostando l’attenzione poi sulle questioni relative al contratto SIA-Comune e su quello che sembra un servizio di raccolta rifiuti decisamente imperfetto e deludente, abbiamo appreso dalla voce del primo cittadino che gli impianti di Forcone-Cafiero, in cui confluiscono i rifiuti dei 9 comuni (e non solo) facenti parte del Consorzio, ha ottenuto le autorizzazioni VIA e AIA, nonché dell’Arpa e si appresta a ricevere finanziamenti per 3 milioni di euro a fronte dei 16 milioni che servirebbero per mettere a norma gli impianti già esistenti ma obsoleti, per ottenere al più presto la realizzazione di un ciclo di gestione rifiuti invidiabile, con un impianto di digestione anaerobica e un altro in grado di gestire l’indifferenziato residuo, tutto con l’intento di raggiungere alte  percentuali di raccolta differenziata. Il nostro sindaco Giannatempo, parlando di voler raggiungere la soglia del 65% di RD entro fine agosto 2014, ci lascia stupefatti ed increduli per questa promessa per noi difficilmente irraggiungibile (volesse il cielo fosse possibile), siamo venuti via, ma non prima d’avere appreso che son pronti dei finanziamenti anche per il depuratore, per aumentarne la portata, e per effettuare la canalizzazione chiusa del canale scorrimento delle acque reflue “Fosso Pila”. Inoltre esistono altri canali di scorrimento delle acque reflue, che negli ultimi tempi sono additati responsabili del cattivo odore che appesta la città in alcune ore del giorno, ma questo sarà competenza del Consorzio di Bonifica. Quindi cari cittadini di Cerignola “no problem” è tutto sotto controllo (come sempre), certo i cittadini saranno più attenti che mai nel vigilare, affinché le sovvenzioni in arrivo vengano utilizzate nel miglior modo possibile e nell’interesse del Bene Comune e perché vengano rispettati i tempi di realizzazione promessi.

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