Come tradizione l’assessorato alla Cultura ha inviato stamattina una lettera alle scuole elementari e medie, per sensibilizzare alla celebrazione del Giorno del Ricordo. La lettera ai dirigenti degli istituti cerignolani è a firma del sindaco, Antonio Giannatempo, e del presidente della commissione consiliare Cultura, Gianvito Casarella. La legge 92 del 30 marzo 2004 istituì il “Giorno del ricordo” il 10 febbraio, per commemorare la tragedia dimenticata delle foibe del Nord-Est d’Italia. “Siamo certi che nelle aule non sfuggirà, oggi e nei giorni a seguire – scrivono Giannatempo e Casarella alle scuole –, la trattazione della vicenda dello sterminio di 350mila Italiani in Istria, Fiume e Dalmazia, fra il 1943 ed il 1945”. Recenti studi hanno portato alla luce poi una nota tutta locale in questa triste storia. Fra gli infoibati per mano del maresciallo comunista jugoslavo Tito c’erano anche tre cerignolani: Francesco Alfieri, Sante Panebianco e Armando Bocchini. Sono loro, graduati rispettivamente dell’Esercito e della Polizia, i nostri concittadini finiti nelle voragini carsiche della zona di Trieste, a causa della pulizia etnica ordinata dal maresciallo slavo. L’amministrazione propone alle scuole anche materiale multimediale, da ritirare presso l’Ufficio scuola del Comune, su richiesta. “In passato questa data passava inosservata – ricorda Casarella – ma negli ultimi anni stiamo assistendo ad una progressiva presa di coscienza di una storia tristemente riguardante il popolo italiano. Una pulizia etnica di spietata fattura che non può essere ascritta tra i crimini di guerra ma che ha lasciato dietro di sé fiumi di sangue e oblio. Le scuole, anche a Cerignola, hanno dato prova di grande sensibilità, trattando l’argomento in classe, con la serenità che si deve alla storia, nell’ottica di una vera pacificazione nazionale. Appare fondamentale che la verità sia insegnata nelle scuole”.