«Cambiare la nostra Città», «una nuova classe dirigente politica onesta, competente, efficiente», «un rinnovamento completo dei quadri dirigenziali comunali». Questo l’auspicio, consegnato ai social network, del leader del Movimento Politico La Cicogna Franco Metta, che indica anche il metodo d’operare nel caso in cui a governare Cerignola nel 2015 dovesse essere proprio il comparto civico.
«Sarà il Sindaco a dare conto, mensilmente, quindi, dodici volte in un anno, del proprio operato con il periodico rapporto alla città. Il Sindaco riferirà ai cittadini su quanto è stato fatto, su quanto non è stato fatto e sul perché non è stato fatto; su quel che si farà e in quali tempi, con quali obbiettivi. Se il Sindaco farà questo, significa che altri, i collaboratori tecnici e politici che si sarà scelto, dovranno fare a Lui, prima, il rapporto al primo cittadino. Vorrei costruire questa catena di responsabilità, questa continua verifica dello stato delle cose collettive, in maniera che ciascuno risponda al Sindaco del proprio operato, perché il Sindaco risponda del Suo alla città. L’altra novità sarà che ogni incarico, ogni responsabilità, ogni potestà amministrativa sarà temporanea. Soggetta a verifica». Metta traccia una linea di ferro improntata al rigore amministrativo, metodo utile – a detta del cicognino – per innescare quella che chiama «catena di responsabilità». E se la catena si rompe via con il cambiamento, «senza rimpasto, senza galleggiamenti gattopardeschi, senza equilibrismi circensi. Se fai bene resti, diversamente vai. Come sarà per il Sindaco. Se riuscirà a cambiare la Città, bene. Se no, vuol dire che il mestiere di Sindaco non faceva per Lui. E cambierà mestiere».
E vai! Ce la metteremo tutta per questo cambiamento; farò arrivare appositamente i miei figli, che studiano fuori, per votare. Meglio, lancio un appello a tutti gli studenti fuori sede: venite a votare, Cerignola ha bisogno di voi!