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    Giannatempo replica duro a Nicastro: «quei rifiuti sono per Foggia!»

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    «E’ un dispiacere sapere di aver urtato con alcune affermazioni la sensibilità dell’assessore regionale all’Ambiente Nicastro, ma rimane gravissima la scelta deliberata della Regione Puglia di non informare del progetto presentato venerdì scorso i soci proprietari dell’Interporto ed i Sindaci dei nove comuni del Consorzio di Igiene Ambientale Bacino Fg/4. Non è stato fuori luogo convocare una conferenza stampa per manifestare la nostra contrarietà ad un piano che possa sopra le nostre teste; semmai è stato fuori luogo, se non proprio sconcertante, il comportamento della Regione, che, senza interpellarci, ha annunciato “urbi et orbi” l’illuminata iniziativa ai giornali, dai quali abbiamo saputo dello scherzetto di mezza estate». Il Sindaco di Cerignola, Antonio Giannatempo, che notoriamente non è un amante delle barricate, ribadisce la sua posizione di contrarietà all’”avveniristico” progetto redatto da 16 comuni dell’area garganica e denominato “Trasporto intermodale rifiuti solidi urbani dei Comuni del Gargano”, che ha convinto la Regione Puglia a siglare un accordo con Ferrovie del Gargano che prevede, a partire dall’inizio del 2015, il trasferimento dei rifiuti indifferenziati prodotti negli stessi comuni, attraverso la rete ferroviaria, all’Interporto di Cerignola per il successivo conferimento nell’impianto di Forcone Cafiero, sempre a Cerignola.

    Nicastro, commentando il “no” ai rifiuti nell’Interporto di Giannatempo e di Michele Lamacchia, Sindaco di San Ferdinando di Puglia, ha rilasciato alcune dichiarazioni molto dure pubblicate sul numero odierno de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, arrivando a definire «non accettabile che amministratori pubblici si abbandonino a talune affermazioni senza avvertire l’imbarazzo e, soprattutto, senza tenere minimamente conto della storia recente del proprio territorio». Frasi che, unitamente alla totale mancanza di autocritica sul mancato coinvolgimento di chi dovrebbe concedere permessi ed autorizzazioni, suonano oggettivamente come una beffa che il pur solitamente moderato sindaco cerignolano non accetta di subire. «La storia recente del nostro territorio – dice Giannatempo – racconta dell’aiuto incondizionato offerto con grandissimo senso di responsabilità dai Sindaci dei nove Comuni del Consorzio Bacino Fg/4 a tanti altri Comuni che non sapevano dove conferire i propri rifiuti e che hanno evitato situazioni drammatiche grazie all’impianto di Forcone Cafiero, dove poi quegli stessi rifiuti sono stati smaltiti». Tra questi, cioè tra quelli “extrabacino”, ci sono anche attualmente diversi comuni garganici – il che sta peraltro determinando un riempimento degli spazi del quinto lotto della discarica – ma il primo cittadino ricorda a Nicastro «che si tratta di una soluzione temporanea: l’Ato provinciale di Foggia ha previsto infatti che i rifiuti di tutti i comuni garganici vengano conferiti nell’impianto di Foggia, fatta eccezione per quelli di Manfredonia e Mattinata, che confluiranno nella discarica di Forcone Cafiero: questa, così come l’Interporto, non è nella disponibilità della Regione Puglia. Ricordo anche che gli impianti di smaltimento previsti in Capitanata sono tre: Foggia e Cerignola, appunto, e Deliceto, e che in ognuno di questi tre dovrebbe essere smaltito un terzo dei rifiuti prodotti nella provincia di Foggia».

    Giannatempo, dunque, chiede a Nicastro «perché la Regione abbia deciso di cambiare improvvisamente le carte in tavola, quando lo stesso Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani dice che ogni territorio deve dotarsi di strutture idonee per lo smaltimento dei propri rifiuti e quando l’Ato provinciale di Foggia ha stabilito che la destinazione dei rifiuti garganici sarà l’impianto di Foggia. Se invece si desse malauguratamente seguito agli intendimenti manifestati il 25 luglio in Regione, a Cerignola arriverebbero due terzi dei rifiuti della Capitanata». E’ incredibile constatare come il “Trasporto intermodale rifiuti solidi urbani dei Comuni del Gargano” finisca addirittura con il premiare, anziché escludere da qualsiasi tipo di concessione, Comuni dell’Aro Fg 5, «contro i quali non abbiamo niente», che nel recentissimo passato si sono rifiutati sdegnosamente di ospitare sul proprio territorio impianti di biostabilizzazione dei rifiuti solidi urbani. «Non può che incontrare il nostro favore ogni azione messa in campo per stroncare sul nascere i tentativi della criminalità locale di entrare nel business della gestione dei rifiuti – tiene a precisare Giannatempo -. Al tempo stesso, però, non posso che definire incommentabile la dichiarazione dell’assessore Nicastro, secondo il quale preferiremmo tenere chiuso l’Interporto permettendo di fatto ai vandali di disporne liberamente. Trasformare l’Interporto in un luogo delle operazioni di trasbordo dei container di rifiuti non significa trovare il bandolo della matassa per riqualificare la struttura. E perché far viaggiare i treni dei rifiuti garganici fino a Cerignola, spendendo inutilmente soldi pubblici, quando questi rifiuti dovranno essere smaltiti nell’impianto di Foggia?».

    4 COMMENTS

    1. Vista la considerazione che hanno di noi, e la gratitudine dimostrata per avergli
      risolto per diversi anni il problema rifiuti sulla pelle dei cerignolani, perché non
      chiudergli la porta in faccia, pretendendo quanto economicamente ci spetta e
      rifiutando da subito altra monnezza nel nostro impianto.

    2. Provate a recarvi all’interporto..è già una discarica incontrollata..almeno dopo sarà controllata e frutterà qualcosa,visto che tutti i piani di rilancio per l’INTERPORTO,ventilati da questa amministrazione in Campagna elettorale sono stati solo CHIACCHIERE.come altre cose..guardate il programma stampato e giudicate..belle parole,ma i fatti??

    3. Dopo la valutazione positiva sul bilancio economico della sua amministrazione ora ci fa pure quello della monnezza! Ma di chi è amica la Marcegaglia che si ritrova un inceneritore e tanta, ma tanta monnezza da bruciare? Gli inceneritori si costruiscono per bruciare di tutto, è questa la spiegazione per cui la raccolta differenziata non s’ha da fare! Tra un po’ ci dirà pure che Cerignola è entrata nella graduatoria delle città italiane più vivibili per il maggior numero di librerie, eventi culturali, per trasparenza e legalità. Vi prego, non svegliatelo, almeno ci sarà uno che crede nelle favole.

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