Sono passati esattamente otto mesi dall’ultima partita ufficiale dell’Audace Cerignola: mentre i campionati hanno già effettuato il giro di boa, pesa in città l’oblio nel quale è stata destinata la prima squadra calcistica. Una situazione alla quale non vogliono rassegnarsi gli ultras gialloblu, i quali sono tornati a manifestare tutta la loro rabbia ed indignazione, come si può notare dalle foto allegate: sulla facciata della scuola “Marconi” martedì sera sono comparse delle scritte che non lasciano spazio ad interpretazioni, rivolte al sindaco Giannatempo, all’assessore De Cosmo ed all’ex presidente Dinisi. Il tutto segue di qualche giorno la notizia che l’imprenditore ofantino abbia acquisito il 10% delle quote del Foggia, distaccandosi ancora più nettamente dalla società che ha guidato per sei stagioni, ottenendo una promozione in Eccellenza, la conquista della coppa Italia di categoria, ma non riuscendo ad agguantare (sfiorandola ripetutamente) la tanto desiderata serie D, svanita nello spareggio di Bitonto col Martina del 2011 e nella finale nazionale di coppa Italia con la Fermana, lo scorso aprile. Secondo le sue stesse dichiarazioni, De Cosmo non seguirà Dinisi nell’avventura rossonera, il che rappresenta per certi versi una rivelazione, perché proprio l’ultimo massimo dirigente dell’Audace aveva portato nell’organigramma il commercialista, nel corso degli anni poi divenuto assessore all’Urbanistica e successivamente al Bilancio. La rabbia manifestata dai tifosi segue un filo logico e, almeno a seguire gli ultimi accadimenti, hanno anche trovato fondamento: se in estate non è stato possibile effettuare l’iscrizione in Eccellenza spiegando che non c’erano fondi, desta quantomeno sorpresa che l’ex numero uno delle “cicogne” arrivi ad entrare nel pacchetto azionario del Foggia, compagine che milita nella Seconda divisione della Lega Pro.

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E dire che -almeno formalmente, anche se mancano indicazioni sulle prospettive future- l’assetto societario del Cerignola ha voltato pagina a fine settembre, quando fu annunciato il tandem Caiaffa-Castellano per raccogliere l’eredità del duo Dinisi-De Cosmo. Gli entusiasmi sono però presto scemati, perché proprio i gruppi organizzati della tifoseria allestirono un sit-in in Consiglio comunale il 5 dicembre, stanchi di non vedere alcunché di concreto. In un volantino fatto circolare in quella occasione, i supporters affermavano che ciò era dovuto «alla mai celata intenzione di Caiaffa di lasciare a giugno, dopo aver iscritto l’Audace in una qualsiasi categoria. Coerentemente riteniamo che Caiaffa, di cui apprezziamo serietà e moderazione, oggi rappresenti la foglia di fico del potere che non sa trovare soluzioni […]. Pertanto, se queste sono le premesse, invitiamo Caiaffa a farsi da parte, perché siamo stufi di assistere a queste pantomime […]. Altrimenti la fine è scontata: l’ennesima estate da vivere pericolosamente tra illusioni e bugie». I maligni potrebbero pensare che De Cosmo, “svincolatosi” da Dinisi, non abbia intenzione di abbandonare del tutto il calcio, sebbene egli stesso abbia affermato di essere oramai fuori da ogni discorso. Le questioni fondamentali però sono altre: se si confermasse l’ipotesi ventilata dagli ultras, a chi toccherebbero le sorti di una società comunque attiva e non fallita (le giovanili stanno disputando i loro tornei di competenza), che si gioverebbe dell’acquisizione di un titolo sportivo per rilanciarsi? Se non Caiaffa o Castellano, chi si assumerà l’onere di rilanciare nel miglior modo possibile una realtà dalla centenaria storia? Interrogativi ai quali urgono risposte, attese soprattutto dai sostenitori che non mancano di ribadire l’amore per la propria squadra e per i propri colori.