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    L’AUSER senza più sede: «ci abita una famiglia!»

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    Dopo l’occupazione dell’immobile concesso all’Orchestra di Fiati “V. Di Savino”, anche l’associazione AUSER resta senza sede. L’immobile, sito in corso Roma 9, è stato «occupato poco prima di Natale da una famiglia», come ha dichiarato Gianni Marinaro presidente AUSER. Lo stesso ha più volte chiesto lo sgombero o comunque la concessione di un nuovo locale per l’associazione. Durante lo scorso consiglio comunale è anche stata formulata una interrogazione dal consigliere Franco Conte. «Le ordinanze di sgombero sono pronte – ha risposto Antonio Giannatempo -, ma non sono state rese esecutive, poiché avremmo danneggiato questi cittadini in lista per ottenere case popolari».

    «Una risposta ai limiti dell’assurdo quella che Giannatempo ha dato durante il Consiglio Comunale – ha dichiarato il presidente dell’AUSER -. Se Conte si è dichiarato parzialmente soddisfatto io non lo sono assolutamente. Anzi ritengo quella frase una conferma della omissione di atti d’ufficio». L’emergenza abitativa assume sempre più i tratti di una guerra tra poveri, in cui a rimetterci sono i pochi presidi di cultura (Orchestra di Fiati), di socialità (AUSER) e di memoria (ANPI).

    8 COMMENTS

    1. Signor Gianni Marinaro, perché nn li ospita a casa sua? Così le lasciano libero il locale???????? Mah..

    2. Fanno bene occupate cittadini! Siamo stanchi qui c’e’ gente che non puo’ comprare un pezzo di pane ,il comune non fa nulla ,non ci sono agevolazioni …..mio marito non lavoro da un anno e non potete capire la disperazione diqueste famiglie, perche’ bisogna viverla una situazione del genere.andiamo a lavare le scaleviviamo con 300 euro al mese ….con 2 figli vi lascio immaginare…purtroppo u saz non cred o disciun……sottolineo che eravamo titolari di un attivita’,purtroppo lo stato ci sta mangiando il fegato

    3. ….ordinanza di sgombero!? Ma questi non stanno bene….. poi se uno che “ha fame” vi mette le mani addosso non vi lamentate!

    4. Quello che ho letto nell’articolo mi rende triste, mi umilia molto sia come cittadino che come uomo e padre di famiglia. Non scrivo per giudicare il politico di turno, il pifferaio e l’abusivo, ma per esprimere la vergogna di un sistema ingrippato, l’egoismo cieco e la disperazione di una famiglia.
      Saluti e in bocca al lupo

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