Michele Romano, Assessore alle Politiche Sociali, affida a una lettera aperta la propria versione sull’accaduto che lo ha visto coinvolto insieme a Don Carmine Ladogana, Vicario della Diocesi cerignolana. «La diversità di vedute tra il sottoscritto ed i sostenitori della realizzazione della tomba all’interno della nostra Cattedrale ha purtroppo generato episodi d’intolleranza individuali, sicuramente deprecabili – afferma Romano -. Un contraddittorio sull’argomento nelle sedi istituzionali prima dell’inizio dei lavori avrebbe scongiurato qualsiasi provocazione e strumentalizzazione. Attribuire una valenza politica-istituzionale, sarebbe un errore ed una forzatura, in quanto l’episodio, deprecabile sotto qualsiasi punto di vista, è avvenuto fuori da luoghi istituzionali e quindi fra due persone che in quel momento rappresentavano solo se stessi. Sicuramente la matrice è la costruzione della tomba sotto il Duomo. Non vi sono altri punti d’interesse in comune fra il sottoscritto e don Carmine Ladogana. Spero che ci possa essere un momento privato, lontano dai riflettori della politica, per poterci chiarire, ed un altro momento pubblico, che pur nel rispetto dei ruoli e delle proprie convinzioni, ci si possa civilmente confrontare. Confermo la mia disponibilità – conclude il responsabile alle attività sociali – ad incontrare personalmente il Vescovo anche sotto l’aspetto strettamente personale e confessionale. In attesa di un riscontro porge, distinti saluti».
Anche il Sindaco Giannatempo, a mezzo nota stampa, ha voluto esprimere il proprio parere sulla vicenda. «Con questa nota il Sindaco di Cerignola, Antonio Giannatempo, esprime la propria posizione in merito all’acceso diverbio avvenuto nei giorni scorsi tra l’assessore ai Servizi Sociali, Michele Romano, e il Vicario Episcopale della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, Monsignor Carmine Ladogana. “Considerato ciò che sto provando in questi momenti, è poco dire che sono amareggiato. Pensavo e speravo che si potesse riuscire a ridimensionare questo gravissimo episodio con un confronto chiarificatore tra i due protagonisti. Prendo però atto che mentre don Carmine, di cui comprendo la sofferenza, non rilascia dichiarazioni sull’accaduto, l’assessore Romano, che aveva annunciato un comunicato distensivo non solo sui fatti avvenuti ma anche sull’intera vicenda dei lavori al Duomo, si perde invece in dichiarazioni offensive nei confronti del massimo rappresentante della Chiesa diocesana e del suo vicario: Pure la tolleranza di Tobia ha un limite, per cui nelle prossime ore convocherò i capigruppo delle forze di maggioranza per esaminare la questione in modo democratico e trasparente ed assumere le conseguenti decisioni”».