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    Ludopatia, “Gli Amici di Beppe Grillo Cerignola” incontrano Romano

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    Riceviamo e pubblichiamo di seguito un comunicato de Gli Amici di Beppe Grillo Cerignola nel quale si rende noto l’incontro tra questi e l’Assessore alle Politiche Sociali Michele Romano per discutere del problema “Ludopatia”. Ecco la nota completa.

    Alla attenzione del sindaco di Cerignola

    Dr. Antonio Giannatempo

    e per conoscenza al

    Presidente del Consiglio Comunale

    Dr. Natale Curiello

    e per conoscenza al

    Assessore servizi sociali

    Dr. Michele Romano

    Cerignola, la vita non è un gioco

    “Amici di Beppe Grillo Cerignola: vogliamo un “Comune slot free”!”

    Con milioni di giocatori, la metà giovani e giovanissimi, l’Italia vanta il non invidiabile primato mondiale di risorse destinate al gioco. Un trend in continua crescita con uno Stato che, finora, invece di contrastare il fenomeno l’ha favorito e ne ha beneficiato. Adesso il governo vuole arginare il fenomeno, ponendo delle limitazioni e riconoscendo la ludopatia come malattia. Sembrano lontanissimi i tempi in cui bisognava attendere la domenica sera per controllare la schedina sperando di aver centrato un “tredici” al Totocalcio o attendere una o due occasioni l’anno per acquistare un biglietto della Lotteria d’Italia. Anche in questo, il mondo è cambiato. Da una parte uno Stato avido e irresponsabile, alla caccia perenne di nuove risorse, e dall’altra fasce sempre più ampie della popolazione che cercano nel gioco la soluzione alle varie crisi sociali e finanziarie. In 8 anni si è registrato un aumento del 450%! Con un volume d’affari che vale 70 miliardi che corrisponde a oltre il 4% del Pil. Si chiama “LUDOPATIA” e stante ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) questa patologia coinvolge il 3% della popolazione adulta. In Italia già oggi sono 700 mila coloro che soffrono di “ludopatia” ed un altro mezzo milione può ammalarsi fra i giocatori abituali. Guarire dalla ludopatia richiede tempi abbastanza lunghi. Sono necessari programmi di recupero lunghi e personalizzati, che richiedono la competenza di più specialisti quali psichiatri, psicologi, esperti di finanza e di economia. Ecco il paradosso: con l’Erario lo Stato raccoglie cifre superiori a 10 miliardi di euro/anno, incurante del danno sociale conseguente, molto preoccupante, ma nello stesso tempo non prevede una voce di spesa per intervenire e curare chi si ammala di ludopatia.

    BISOGNA INTERVENIRE…!!! LA VITA NON E’ UN GIOCO
    La nostra proposta protocollata al Comune di Cerignola in data 05/02/2014, Gli AMICI di BEPPE GRILLO di CERIGNOLA, in qualità di cittadini, non intendono e non possono restare a guardare, pertanto, ritengono che gli amministratori debbano porre rimedio

    • In considerazione che la grave crisi economica ha portato numerosi CITTADINI di questa Comunità a sperperare risorse anche notevoli del proprio patrimonio, grande o piccolo che sia, per l’uso sconsiderato del gioco d’azzardo per mezzo delle slot-machine;

    • considerato che troppo spesso il vizio per il gioco d’azzardo sfocia in una vera e propria patologia chiamata “LUDOPATIA” che impegna ulteriori risorse pubbliche per la cura da parte dei Servizi di cura delle dipendenze dell’ASL;

    • considerato che questa patologia conduce persone soprattutto meno abbienti a perdere somme di danaro, talora anche non ingenti ma spesso determinati, per la sussistenza del soggetto e dei nuclei familiari;

    • considerato che gli sperperi di risorse, aumentando il tenore di crisi in cui versano le famiglie italiane e, segnatamente, del nostro territorio, con possibili aumenti di gesti delittuosi;

    • considerato che il Sindaco è l’Autorità Sanitaria Locale;

    • considerata la legge regionale n.43 del 13 dicembre 2013;

    SI RICHIEDE

    l’inserimento all’Ordine del giorno nel prossimo Consiglio Comunale dei seguenti punti:

    1) Avviare il procedimento di recepimento della legge n.43 del 13 dicembre 2013 dalla giunta comunale, al fine di ottemperare a tutti gli obblighi cui il comune è soggetto. A titolo esemplificativo, art.7 comma 5, prevede che siano i comuni a predisporre, insieme con le Associazioni di categoria, corsi di formazione volti a tutti i titolari e i dipendenti delle sale gioco sui rischi del gioco patologico;

    2) Di impegnare il Sindaco, nella sua qualità di Autorità Sanitaria Locale, nell’istituzione di un Osservatorio Comunale sul GAP (gioco azzardo patologico);

    3) L’introduzione di uno “sconto” pari al 30% sulla tassa dei rifiuti, come compensazione per i mancati incassi, per tutte quelle attività commerciali, ai gestori dei circoli privati, e di altri luoghi deputati all’intrattenimento, che scelgono di non installare nel proprio esercizio le apparecchiature per il gioco d’azzardo, dotandoli inoltre, dei loghi, rilasciati dalla Regione Puglia “Libero da slot-Regione Puglia”, da apporre all’ingresso del locale stesso.

    4) Il controllo di tutti i locali adibiti al gioco per verificare il pieno rispetto della legge regionale n.42 del 13 dicembre 2013, in particolare del rispetto dell’articolo 6. Il recepimento di questo articolo prevedeva sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge in questione.

    5) Il procedimento di adesione, da parte del Sindaco, alla sottoscrizione al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo.

    6) Intraprendere o rafforzare l’azione della Polizia Locale al fine di far rispettare la normativa vigente, anche attraverso il supporto della SIAE in ottemperanza alle convenzioni AAMS-SIAE vigenti, in particolare sul rispetto de:

    a) Il divieto di utilizzo da parte dei minori di 18 anni;

    b) Il corretto posizionamento, la gestione ed il numero degli apparecchi installati;

    Auspicando, quindi, che la nostra proposta possa essere accolta, rimaniamo in attesa di un vostro cortese riscontro e porgiamo distinti saluti.

    Data 20 Marzo 2014

    Gli attivisti

    Antonio Fucci

    Andrea Ladogana

    Carmine Grumo

    Gerardo Cotugno

    Ivana Palieri

    Angelo Fucci