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    Napolitano, ascolti tv in crescita. Fallisce il boicottaggio delle opposizioni

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    Ascolti in crescita per il messaggio di fine anno del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il discorso del capo dello Stato è stato seguito sui canali Rai da 7.149.000 spettatori, con un aumento del 12,2%. Nel 2012 gli ascolti si erano fermati a 6.373.000, vale a dire 776.000 in meno rispetto a ieri. È fallito, dunque, l’appello al boicottaggio lanciato alla vigilia da Forza Italia, Lega Nord e Movimento 5 Stelle. Proprio Beppe Grillo, leader del M5S, ha organizzato il “contro-discorso”.

    Nel dettaglio il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, trasmesso ieri, 31 dicembre a reti unificate su Rai1, Rai2, Rai3 e Rainews, dalle 20.30 alle 20.51 è stato seguito, come sempre, con grande partecipazione. Il messaggio al Paese, l’ottavo, ha interessato complessivamente 7 milioni 149mila spettatori e, in particolare, su Rai1, 4 milioni 935mila pari a uno share del 26.23 per cento. Non solo share. Continuano ad arrivare i commenti al discorso di ieri sera. Secondo Raffaele Bonanni è stato un appello forte a cui la classe dirigente deve rispondere. Per Luigi Zanda Napolitano «ci ha detto che l’Italia è in grave pericolo». «Un uomo solo. Si vedeva dal tono, dai contenuti. Incapace di autocritica», ribadisce Renato Brunetta di Forza Italia. Intanto, Napolitano accompagnato dalla signora Clio, è giunto oggi a Napoli dove trascorrerà un periodo di riposo nella residenza di Villa Rosebery. Il Capo dello Stato dovrebbe trattenersi fino al giorno dell’Epifania. È una tradizione, quella di un breve soggiorno a Napoli a inizio d’anno, che Napolitano ha sempre rispettato con l’eccezione del 2008 quando si trasferì a Capri. (tratto da lastampa.it)

    1 COMMENT

    1. Quanto guadagna il nostro Presidente all’anno?
      Nel momento più critico del nostro paese, di quanto si è aumentato lo stipendio?
      Nel momento più critico del nostro paese, quanti Senatori ha nominato?
      Ma di cosa dobbiamo parlare?
      Ma ci rendiamo conto di chi e di di che cosa dovremmo perdere tempo a scrivere?
      A voi le conclusioni, anzi a tutti gli Italiani le conclusioni.
      W l’Italia.

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