Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del Partito Democratico cittadino, firmata dal Segretario Tommaso Sgarro, nella quale si fa esplicita richiesta di convocazione di un consiglio comunale per trattare due temi ritenuti fondamentali: il Piano Commercio e la situazione Interporto. Ecco il documento completo.
Siamo finalmente al rush finale per questa amministrazione. La città vivrà questo ultimo anno con una sorta di ansia da liberazione verso quella che è stata la peggior esperienza di governo di sempre a Cerignola. Il consiglio comunale svoltosi lo scorso 4 Febbraio, giudicato a furor di popolo “il peggiore di tutti i tempi”, ne è l’ulteriore prova. In attesa che questo stato soporifero finisca, e la città si desti, in questo momento come opposizione dobbiamo pressare giunta e consiglio su quelli che sono i problemi reali della città e che non possono aspettare i tempi della politica. Il consiglio comunale diventi il luogo, in questi mesi, dove poter chiarire gli oscuri passaggi della politica giannatempiana. A cominciare dal Piano Commercio. Esiste chiuso in qualche cassetto del Comune e dimenticato da questa Amministrazione Comunale il “Piano Comunale del Commercio su aree pubbliche” ed il relativo “Regolamento comunale Fiere e Mercati”. Una bozza quasi definitiva che risale al febbraio del 2013, pronta per il passaggio in Commissione Consiliare e quindi in Consiglio Comunale per la definitiva approvazione. Questo piano altro non è altro che quello elaborato dalla precedente giunta di centrosinistra, aggiornato per quel che riguarda la parte normativa. Un Piano importante per la città perché va a organizzare e sanare le diverse situazioni d’illegalità diffusa che si registrano per la vendita su aree pubbliche. La seconda convocazione riguarda l’Interporto, la grande “cattedrale nel deserto” di Cerignola. Allarmati dalle notizie riguardanti la vendita della struttura e dall’incredibile silenzio rispetto a eventuali trattative e loro modalità, chiediamo che si apra una discussione chiarificatrice sull’argomento, coinvolgendo sindacati e associazioni di categoria. Ci sono risposte alla città che vanno date ora, e non possono attendere i classici tempi della “melina” politica giannatempiana.
Condivido ed apprezzo la decisione presa dal Partito
Democratico. Interporto e Piano
Commercio , sono sicuramente argomenti seri ed importanti che hanno bisogno di
essere dibattuti nella sede giusta.
Ora mi aspetto che lo stesso Partito o una qualsiasi altra
forza politica di opposizione si adoperi per portare in Aula Consiliare la
discussione sull’odiato e sfuggente CASO GEMA.
La cittadinanza ha il diritto si sapere come mai non sia
stato possibile accorgersi per tempo della “fregatura” per evitarla. Ed ora che mancano all’appello circa 20 miliardi
del vecchio conio, la cittadinanza
medesima, che ha sborsato detta cifra
dietro notevoli sacrifici, desidera sapere quali risvolti negativi
immediati le sono riservate.
Giova ribadire che il Comune di Cerignola, tra quelli
gestiti dalla ex Gema, è il maggiore ad aver subito una truffa miliardaria. E
questo, a maggior ragione, merita una spiegazione da parte di chi di competenza.
Spero che la Opposizione Consiliare che tanto, giustamente, si sta affezionando a chiedere
auto-convocazioni di sedute consiliari,
non si disaffezioni come d’incanto!
7-2-2014
Tommaso sei un bravo ragazzo ma sai che la politica non serve i cittadini ma si fa x uso professionale ,come la povera Elena diventata ricchissima potrebbe anche ritirarsi dalla scena politica e vivere di rendita visto come hanno ridotto Cerignola apri gli occhi la politica e peggio della delinguenza e chi la pratica e senza ideali solo per fini propri sono incazzatissimo.