Riceviamo e pubblichiamo una nota di Tommaso Sgarro, Segretario del Pd Cerignola, nella quale si analizza criticamente quanto apparso sulle pagine del Corriere del Mezzogiorno. Ecco il documento completo.
L’articolo uscito ieri (12/02/2014) sul “Corriere del Mezzogiorno” a firma di Michelangelo Borrillo, dal titolo “L’università del crimine chiamata Cerignola” mi ha decisamente irritato. Cerignola come l’Università del personaggio disneyano Prof.Nefarius, dipinta come base operativa del crimine organizzato, anzi organizzatissimo; un posto dove si studia come diventare criminali. Le parole di Onofrio Giuliano nostro concittadino e presidente di Confagricoltura Foggia che cerca di declinare il paradosso dell’attivissimo ingegno cerignolano mal speso, sono l’evidente tentativo, da parte di chi ama la propria città, di correggere il tiro sull’immagine brutta, sporca e cattiva che ne emerge. Ma quel titolo rimane lì, ed è un bel cazzotto per chi lo legge. Il problema è proprio questo: la fama precede Cerignola e in tutta sincerità, come cerignolani, non facciamo nulla per smentirla. Al contrario, senza molto amor proprio, non perdiamo occasione per farci pessima pubblicità. Quello della promozione del territorio è un tema importante, soprattutto nel momento in cui si ha la necessità di capire come rilanciare una collassata economia locale e come attrarre investimenti per creare lavoro. Perché un imprenditore dovrebbe investire in una terra dipinta come l’Università del Crimine, dove il tasso di sicurezza è zero e le regole di civiltà sono saltate? Quelli della sicurezza e della legalità rimangono i problemi principali, in una città dove tutti si scoprono epidemiologi ma quando si tratta di parlare di illegalità e criminalità pochi hanno il coraggio di puntare l’indice contro questa. Usciamo dalla più desolante esperienza amministrativa di sempre, ma è il livello generale della discussione che è preoccupante. Siamo sempre, troppo interessati a guardarci l’ombelico e ci accorgiamo molto poco di quello che nel resto del Paese o della Regione accade, e di quel che si dice e si pensa di noi. Quell’articolo mi ha irritato, ma ha anche consolidato l’idea che sia necessario puntare forte su alcuni temi, magari complicati, magari non sufficientemente utili ai fini del consenso, ma indispensabili per immaginare un altro futuro per Cerignola. Legalità, Lavoro, Welfare. Questa è una città che ha anzitutto bisogno di trovare un po’ di normalità, un po’ di tranquillità, perché è troppo tempo che vive in uno stato d’eccezione. È una città che ha bisogno di ritrovare l’amor proprio, il proprio orgoglio, o meglio, la propria dignità. Come me, credo siano in molti che non abbiano più voglia di leggere certi articoli sui giornali.
ma dai per favore smettila. Non devi scrivere per forza un comunicato al giorno come se fosse il tuo diario personale.
Ahahah stavo pensando la stessa cosa prima di leggere il tuo commento…ogni puzza un comunicato non è mica Facebook qui 🙂
e senno’ sto sito che sta a fare? vedrete in campagna elettorale.
Sgarro hai sciorinato un’apoteosi di concetti demagogici e scontati, omettendo di precisare la cosa più importante, ossia che la nomea di “Texas delle Puglie” o “Università del Crimine” a Cerignola, hanno un retroterra ancorato ad una gestione Amministrativa Comunale di cinquanta anni di sinistra della quale ci sarebbe da vergognarsi ancora oggi.
uh che peccato, ti ha irritato? E mo che fai? Spacchi tutto o vai a ricorrere?
Peccato che non si può aggiungere una sontuosa pernacchia al titolo!
sgarro ma ci faccia il piacere!
lei sta sempre a filosofeggiare , ma la smetta e provi a scendere un tantino in campo, ogni giorno a fare teoremi, ma lo ha capito o no che la vita non e’ solo stare li a cazzeggiare
Infatti Sgarro se i tuoi compagni hanno governato da sempre ora cosa pretendi? ve t tagghie la varv.
ve t tagghie la varv. e’ la cosa piu’ divertente e piu’ comica che abbia mai sentito Juck’l
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Signor Sgarro ha il coraggio di rispondere seriamente all’osservatore?
Per la verità accusare di demagogia Sgarro, che ha si e no un’età intorno ai 30 anni, colpevole di avere ereditato una “storica” gestione politica (certamente appartenente ai suoi colori), dimenticando che, tranne una parentesi non significativa, 20 (venti) degli ultimi 50 anni, gli ultimi, quindi i più importanti, sono di gestione oppposta alla “eredità” di Sgarro.. bè, mi sembra “cum s’dec a c’rgnol -il bue che dice cornuto all’asino-“…
Chi fa più demagogia?
Chi lo ha costretto di schierarsi con un partito così? Se accetti di indossare la pelle del toro te ne assumi le responsabilità e le cornaaaa p.s. bellissimo il fatt la varv
Vedo che ha capito..
Sgarro leggendo questi commenti che si concludono sempre con ” fatt la varv”, mi chiedo quanti di questi si lavano tutti i giorni e poi sono sempre più’ convinta che la mamma degli imbecilli e’ sempre incinta. Popolino che Sa solo criticare tacete che è meglio.
Quanto è divertente leggere certi commenti, ora so che da questo schifo non se ne esce. Ma siamo sicuru che sia solo colpa di Sgarro, Giannatempo, Metta o chi per loro, che a dir di qualcuno guidano Cerignola? O forse dimentichiamo che il cerignolano medio si vanta, è’nzist, e si gode la notorietà devastante che va al suo paese. I ragazzini cono convinti che se non fai il cafone e non ti atteggi a delinquente la gente non ti rispetta. Ma qualcuno ci parla con la generazione futura di uomini e donne, ora hanno solo 12 o 13 anni. Provateci, quello che sentirete vi farà rabbrividire.