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    Pd Cerignola su PdL e Cicogna: “Quella trasparenza (e quelle lodi) a uso e consumo personale”

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    Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del Pd Cerignola, nella quale si analizzano gli aspetti relativi al parcheggio di via Pirandello. Un’analisi critica da un punto di vista politico, contro PdL e Cicogna, e un problema amministrativo di gestione tra documentazione esistente e realizzazione dei lavori. Ecco il documento completo.

    Siamo alle solite. Si avvicina la campagna elettorale e cominciamo ad assistere a sviolinate e accuse a vario titolo ad imprenditori più o meno amati/odiati, vicini e lontani. Come PD ci preme far chiarezza su alcuni aspetti. Il Partito Democratico è contro chiunque faccia di un abuso, d’ufficio e politico, la sua strada maestra. Il PD è e sarà sempre a favore di quelle imprese che sappiano dare con i loro interventi esempi di buona prassi e sappiano rispettare la legge a tutti i livelli. Ed allora andiamo ai fatti. In questi anni abbiamo assistito a guerre senza tregua ai soliti costruttori da parte del “MP La cicogna” e abbiamo assistito ad incarichi costruiti ad hoc per talune imprese da parte della maggioranza Giannatempo. Un copione ben collaudato. Oggi invece le due destre sembrano andare a braccetto. Ci chiediamo: che senso ha prendere di mira sempre i soliti imprenditori, criticare le loro prassi, se poi si lascia fare agli altri (o tutti gli altri) le stesse cose? È questione di rispetto generale delle regole, oppure è una questione puramente personale? Prendiamo ad esempio il Parcheggio di Via Pirandello, diventato nelle ultime settimane il “bell’esempio nostrano”. Eppure nelle ultime settimane le due destre, PDL e Metta, hanno fatto la corsa per fare il miglior sponsor all’impresa costruttrice, Di Donato Antonio, e per riconoscergli il merito di un “intervento lungimirante”. A essere sinceri, però, a noi sembra di ricordare che il progetto presentato ed approvato dalla Giunta Comunale è diverso da quanto poi realizzato. Del resto alla richiesta di visione della variante, ci è stato risposto che essa è in fase di approvazione. Come in fase di approvazione? Prima si fa l’opera e poi la variante? Cosa accade in una città come la nostra, se si procede senza approvazione a completare lavori variati nel progetto? Di quali variazioni stiamo parlando?

    Intanto parliamo dei posti auto pubblici da cedere al Comune, in quanto zona F1/P di PRG, cioè parcheggio pubblico. Parliamo poi del superamento delle barriere architettoniche, evase all’altezza del passaggio pavimentato, dalla corsia di accesso ai garage sotterranei privati, alla pavimentazione realizzata. Infine, (e questa la poniamo a titolo di quesito al solito Vitullo, sempre Direttore dei Lavori in subentro, anche di progetti non suoi…), il locale commerciale realizzato sarà destinato a ciò che la convenzione stabilì, oppure è in programma un’ennesima variazione, ovviamente non ufficiale? A noi risulta, letta la relazione e la convenzione stipulata con il Comune per la realizzazione dell’opera, che il parcheggio pubblico a raso avrebbe dovuto avere disponibilità di 18 stalli, la sistemazione a verde attrezzato dell’area circostante e lo stallo per il posizionamento dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti, oltre la copertura del locale commerciale da attrezzarsi con giardino pensile di tipo estensivo. La struttura a piano terra dovrebbe essere destinata ad attività connessa all’autorimessa, quale officina meccanica, per elettrauto, per gommista, per revisioni autoveicoli e motocicli, rivendita autoricambi, con annesso un angolo bar. Cari Metta e Vitullo, prima di osannare un intervento, chiedetevi ed assicuratevi, che per la collettività il guadagno sia chiaro, evidente e trasparente, altrimenti il rischio è che facciate anche cattiva pubblicità alla stimata ditta Di Donato, come stimati sono tanti altri imprenditori edili locali, spesso sotto la lente d’osservazione, quando operano bene e negli interessi non solo loro ma della collettività.