Pubblichiamo di seguito una nota stampa del Partito Democratico Cerignola sulla situazione del Tribunale cittadino e sui possibili sviluppi futuri. Ecco il documento completo.
Sembra essere stata archiviata nella memoria collettiva la vicenda della chiusura del Tribunale di Cerignola, vissuta con un po’ di distacco dai cittadini, percepita come una questione strettamente riguardante l’ordine degli avvocati più che il bene dell’intera comunità. Perdere il tribunale ha significato, invece, perdere un presidio di legalità in un territorio sempre a forte rischio criminalità, e conseguenze immediate per i cittadini, che aspirano legittimamente a una giustizia efficiente, tempestiva, giusta ed economicamente alla portata di tutti. Oggi la questione del tribunale di Cerignola si potrebbe, però, riaprire se la Corte costituzionale, convocata per il 15 Gennaio, dovesse pronunciarsi in maniera favorevole (così come già ha fatto la Cassazione) sull’ammissibilità del referendum abrogativo promosso da nove Regioni, prime fra tutte la Puglia, della riforma della geografia giudiziaria. Per il tribunale di Cerignola, a quel punto, ci potrebbe essere una nuova speranza perché la parola passerebbe ai cittadini, chiamati pronunciarsi con un SI o con un NO sulla cancellazione delle norme che hanno soppresso i tribunali minori. Sarà allora che si dovranno mettere in campo tutte le energie possibili per coinvolgere nel modo più ampio la nostra comunità in una battaglia, anzitutto di civiltà, come quella per la difesa del tribunale. Non ci resta, quindi, che attendere con interesse e fiduciosa attenzione il 15 Gennaio, nella speranza che il nuovo anno possa cominciare con una buona notizia per tutti.
Mi ripetete dove avete visto un asino volare?
Ma perchè sei così sfiduciato, perchè non credi ai politici…se lo dicono loro che gli asini volano perchè non crederci?
Cari politici, anzi giovanò…giovanò..lassatcià pèrd..ca la paciènz tòn nù lèmt..oramai non vi crediamo più..siamo stanchi solo a sentirvi nominare.
Naturalmente Tatuccio concordo in pieno con te..sò chèss cà noù capescn cà i chiacchiòr s n vànn ò vìnt.
rosario
per rispondere alla nota del PD: Un presidio di legalità non è un tribunale, a mio avviso il tribunale è la sede dove si giudica, il presidio sono gli uffici di polizia in generale, quindi preferisco più presidi di polizia in questa città anzichè un tribunale che fa comodo solo a “loro” e ai loro famigliari per non fare i pendolari a Foggia.
Il Partito Democratico dovrebbe, a mio avviso, guardare in faccia la realtà. Ciò che ipotizza è vera e propria utopia. In realtà, c’è il pronunciamento della Corte Costituzionale sull’ammissibilità
del referendum abrogativo. Poi c’è tutto
l’iter da seguire da parte della Regione Puglia sull’indizione
del referendum. Poi c’è chi deve votare per l’abrogazione della Legge.
Poi c’è il raggiungimento del quorum per essere valido il referendum.
Il PD, ha mai ipotizzato quanti cittadini-elettori
andrebbero a votare per favorire una “CASTA”, detto con un eufemismo?
Ergo: ma di quale
speranza si parla? La mia speranza e che
il PD svolga bene il suo ruolo di
OPPOSIZIONE CONSILIARE, piuttosto che fantasticare E questa non è utopia.
6-1-2014