Un’interessante confronto, a ridosso delle Primarie del Partito Democratico di Cerignola, si è svolto ieri sera nella Sala Consiliare a Palazzo di Città dove i tre candidati democratici, Michele Longo, Carmine Roselli e Tommaso Sgarro, intervistati dai giornalisti locali Roberta Fiorenti, Vito Balzano, Michele Cirulli e il rappresentante di Radio Trc Luigi Sorbo (assente giustificato Antonio Tufariello, ndr), e moderati da Gianni Ruocco, hanno illustrato alcuni punti essenziali del programma futuro senza tralasciare, su imbeccata di alcuni intervistatori, le polemiche sulla gestione e lo svolgimento di questa sfida elettorale per decretare il candidato del centro sinistra alle prossime comunali nella primavera del 2015. Temi molto sentiti dai candidati, quali la gestione del ciclo rifiuti e di Sia, l’emergenza abitativa e la crisi economica delle famiglie, l’interporto, la questione sicurezza e la possibilità di un patto con i cittadini cerignolani, costituito da dieci punti, dove ognuno promette, pena dimissioni, di realizzarne almeno il quaranta per cento delle proposte nei primi tre anni di amministrazione (accolto favorevolmente dai tre candidati, ndr).
GESTIONE RIFIUTI
Roselli – «Già cinque anni fa volevo che si facessero le primarie nel nostro partito ma non fui ascoltato; spero che, com’è mia intenzione, questa sia solo un passaggio naturale verso una sfida assai più importante, cioè quella delle cosiddette secondarie. La questione che riguarda la gestione dei rifiuti è un tema molto importante che spero venga trattato al meglio da tutti; credo che la differenziata porta a porta sia una soluzione positiva e possibile, per una gestione più oculata e meno dispendiosa dell’intera organizzazione. In più, ci aggiungerei una più attenta valutazione delle aliquote Tari che gravano in modo troppo pressante, e lo vedo anche nella mia attività di commercialista, sui cittadini».
Sgarro – «Mi piace sottolineare come le Primarie siano un momento di unione e non di divisione, oltre ad essere un grande momento di democrazia; oggi questa sala lo dimostra e il nostro compito deve essere quello di aprirsi coscientemente ai cittadini, con responsabilità, e al loro senso di partecipazione. Sul ciclo rifiuti ritengo che, ad esempio, si possa cambiare la governance, cioè i dirigenti, anche in Sia se questa non gira a dovere; in più, capire che questa, se condotta bene, può essere una risorsa economica e lavorativa importantissima. Potremmo pensare una differenziata, sulla scorta di altri esempi italiani, con strutture interrate nel centro cittadino utili per aprire, poi, a progetti anche porta a porta o isole ecologiche nelle periferie, senza il confusionario tentativo fatto dall’amministrazione di oggi alle Fornaci».
Longo – «Credo molto nelle Primarie, soprattutto aperte, ma dobbiamo adattarci al volere di questo circolo di Cerignola, che non mi rappresenta come Pd, mentre mi sento vicino al Pd nazionale, aperto a tutti i cittadini. Sul ciclo dei rifiuti il problema sta a monte, e cioè sul fallimento Asia che è confluito in Sia; ci trasciniamo questioni che sembrano zavorre senza trovare rimedio, ed è evidente che qualcosa non funziona e bisognerà ripensare il tutto appena possibile. Certo le aliquote Tari che abbiamo approvato non hanno giovato».
QUESTIONE SOCIALE, CRISI DELLE FAMIGLIE, EMERGENZA ABITATIVA
Roselli – «Sul piano sociale, ricordando i problemi che nella mia breve parentesi da assessore ho visto, ritengo che l’edilizia convenzionata e le case popolari inserite nel nuovo Pug possano essere una valida manovra futura su un tema che va necessariamente affrontato».
Sgarro – «L’emergenza abitativa è un tema che mi sta particolarmente a cuore, poiché ritengo che ci siano gli strumenti e le risorse per farvi fronte; il Pd è ancora la casa di tutti i cittadini in difficoltà e molto spesso, anche in questi ultimi anni, le famiglie in difficoltà si sono rivolte prima a noi e poi al comune. Stilare delle liste d’attesa per le case popolari, non come quelle confusionarie e inesistenti di oggi, ad esempio; valutare, nelle graduatorie, la fascia d’età e in base a questo capire come agevolare i giovani, precari o disoccupati, che vogliono metter su famiglia, o accendere un mutuo per acquistare una casa; abbiamo fondi, ovviamente non utilizzati dall’attuale amministrazione, per mettere in piedi piani d’azione di questo tipo. Il grande assente, che va assolutamente recuperato perché ritengo sia essenziale nella gestione del welfare cittadino, è il Piano Sociale di Zona i cui fondi non devono più servire solo come garanzia per prestiti come accade oggi in comune, ma per agevolare le famiglie bisognose».
Longo – «Non credo in edilizie nuove quale soluzione di una emergenza abitativa, di qualsiasi specie, e ritengo che l’emergenza abitativa si possa fronteggiare col recupero dei molti immobili di proprietà comunale; Cerignola è piena di case, si è costruito tanto e troppo, e non bisogna continuare così. Questa amministrazione in questo senso ci ha dato prova negativa».
INTERPORTO
Roselli – «Sull’interporto vedo un futuro più complicato; ritengo, infatti, che sia utile un piano di recupero e non certo lo stoccaggio dei rifiuti. Sono assolutamente contrario alla manovra regionale, anche se a trecento metri dalla zona industriale la sostanza non cambia; voglio precisare un no secco e definitivo a questa idea».
Sgarro – «Sui rifiuti all’interporto, in verità, c’è stata confusione; si trattava di un luogo dove dovessero stazionare temporaneamente prima di essere trasferiti in discarica, ma il problema è un altro: quale giovamento economico, quale ristoro rinviene a Cerignola? Evidentemente il gioco non vale la candela e alle condizioni attuali dico no. Ritengo che l’interporto debba essere ripensato, e recuperato, in chiave agroalimentare».
Longo – «L’interporto, poi, fa storia a sé, va recuperato ma con quali risorse finanziarie? Sono certo, inoltre, che nessuno lo vuole e quindi nulla sarà sensato per quella ingente costruzione. E’ un grande problema che andava affrontato a monte, quando lo si è costruito».
SICUREZZA
Roselli – «Riattivare e ampliare la gestione della centrale operativa potrebbe essere un importante cambiamento a favore della sicurezza cittadina, come forma di controllo per verificare le infrazioni. Una manovra semplice ed efficace».
Sgarro – «Questa città ha paura, e questo incentiva il problema sicurezza; io punto molto sull’educazione, a partire da chi governa e da chi vigila. Non ho mai ritenuto la repressione lo strumento più adatto ma con questo non trascuro la possibilità di incentivare le risorse umane presenti sul territorio».
Longo – «Il tema sicurezza, invece, lo affronterei recuperando le risorse umane migliori della città, a partire dai dirigenti scolastici, con un piano di educazione che parta dalle istituzioni; successivamente penso alla repressione, che non ritengo fattore negativo, e che potrebbe essere aiutato da un Commissariato di primo livello, cosa che certamente vorrei fare».
PATTO CON I CITTADINI
Roselli – «Chiaro è che su un possibile patto coi cittadini sono favorevole e ci aggiungerei un bilancio trasparente, che credo sia essenziale nella gestione economica della macchina amministrativa, la differenziata, la gestione e riqualificazione dell’interporto, la legalità e molto altro ancora».
Sgarro – «I famosi dieci punti io potrei elencarli già ora, e