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    Approvata dal Consiglio regionale la nuova legge elettorale: niente parità di genere

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    Con 48 voti a favore e 10 contro il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la proposta di legge sulle “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 28 gennaio 2005, n. 2 (Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale)”. In precedenza erano stati approvati i tre articoli (5, 6 e 8) che avevano attinenza con gli emendamenti in materia di parità di genere, accantonati a seguito della pregiudiziale posta al riguardo dal capogruppo di Forza Italia che ha visto l’assemblea pronunciarsi con voto elettronico con 37 voti favorevoli e 22 contrari. A seguito dell’esito del voto segreto, i tre articoli in questione (5, 6 e 8) sono stati approvati a maggioranza con il voto contrario di Sel, La Puglia per Vendola e degli assessori all’Ambiente Lorenzo Nicastro (che ha espresso la sua posizione come Italia dei valori) e al Lavoro Leo Caroli. Stessa situazione nell’approvazione finale della legge che ha registrato il voto favorevole del centrodestra e del PD, il cui capogruppo Pino Romano ha espresso disagio per come si sono sviluppati i lavori sulla parità di genere. “Non credo che lo scarto stia tutto da questa parte, perché mancano i numeri per dimostrare questo”. “Non siamo i responsabili. Ci sentiamo la responsabilità, che è cosa diversa di quello che è successo. Però al punto in cui siamo giunti io non me la sento di dire al mio Gruppo di abbandonare l’Aula e di far cadere il lavoro faticoso che abbiamo fatto fino a questo punto”. “Meglio una legge brutta che può essere emendata – ha aggiunto – che una vacatio”, perché diversamente sarebbe stato il caos. In chiusura il Presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna ha ringraziato per il lavoro svolto i funzionari dell’Ufficio legislativo e della Prefettura e ha espresso tutto il rammarico che un voto segreto abbia tolto al Consiglio regionale la forza di affrontare un argomento così serio, come quello della parità di genere, con trasparenza. “Mi auguro che nel prosieguo dell’attività – ha concluso -, soprattutto nella prossima legislatura, su questo argomento i colleghi consiglieri abbiano più coraggio di rappresentare le proprie idee”.

    IL PRESIDENTE VENDOLA ABBANDONA L’AULA DISAPPROVANDO LA RISOLUZIONE

    Dopo la pausa successiva all’approvazione della pregiudiziale sulla inammissibilità al voto di tutto il pacchetto di emendamenti relativi alla parità di genere, sono ripresi i lavori del Consiglio regionale. Il Presidente Onofrio Introna ha dichiarato decadute tutte le proposte riguardanti la doppia preferenza e le liste al 50%. Il presidente della Giunta regionale Nichi Vendola ha abbandonato i lavori dell’Aula. In una breve conferenza stampa ha dichiarato: “Questa legge elettorale è un mostro giuridico. Oggi il Consiglio regionale ha scritto una pagina molto brutta. Immaginare soglie di sbarramento differenziata con il 4% per i partiti che sono all’interno di una coalizione e l’8% all’esterno significa che i voti degli elettori non hanno tutti lo stesso peso. Un partito con il 4% può eleggere in Consiglio regionale, uno con quasi il doppio dei voti no. E’ una scelta per me incomprensibile”.

    LA SODDISFAZIONE DEL CAPOGRUPPO DI FI, ZULLO

    “Abbiamo vinto. La forza delle idee ha superato la forza dei numeri e siamo diventati noi maggioranza nel mettere in evidenza che proseguire nella votazione sulla doppia preferenza era innanzitutto fazioso, perché il Consiglio regionale si era già espresso a riguardo; ma era anche pericoloso, perché poteva consegnare la politica in mano ai poteri forti di tipo economico e criminale”. Lo dichiara il presidente del Gruppo di Forza Italia, Ignazio Zullo. “Una vittoria su Vendola, su Emiliano e su quelli che sono ancorati al consenso elettorale esercitato con l’appoggio dei poteri forti”, prosegue. “Vogliamo una politica che parli alle persone, seria e trasparente dove si conquisti il voto semplicemente con il rapporto con l’elettorato. Anche nelle urne – conclude Zullo – vinceremo così su Vendola ed Emiliano”.

    2 COMMENTS

    1. Il pifferaio Vendola, non deve rammaricarsi di come sono
      andate le cose. Deve piuttosto fare un
      esame di coscienza per come ha governato la Puglia in questi 5 anni.
      Il centrodestra ritornerà a vincere a maggio prossimo alla Regione ,
      come sua tradizione, e Vendola si dedicherà
      a ricomporre la “sinistra” quale suo
      recondito desiderio. Proprio lui che di
      sinistra non è mai stato , se non ipocritamente e demagogicamente.

      E’ proprio il caso di citare l’adagio cerignolano che dice:
      chi spout in cil, inkeip li vein.
      Tradotto alla lettera: chi sputa in cielo, in testa (lo sputo) li viene
      (gli cade).

      Comunque, sportivamente scrivendo, gli auguro buona fortuna.

      27.2.2015

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