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    Revoca gestione scuolabus, sit-in della “San Francesco” in comune. La replica di Giannatempo e Casamassima

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    Questa è una storia di mafia e noi non ci piegheremo a questa ingiustizia, l’ennesima di Giannatempo”. Con queste parole ieri mattina, alle 10.30 circa, è iniziata una nuova protesta dei lavoratori della Cooperativa “San Francesco”, capeggiati dal Presidente Michele Lapollo, in merito all’affidamento del servizio di scuolabus che da anni l’amministrazione comunale demanda – e nel tempo deroga l’affidamento – proprio alla “San Francesco”. Dal primo giorno di aprile, però, il mandato decadrà per opera di una determina, firmata dal Dirigente Francesco Casamassima, Atto n. 222/9 del 18 marzo 2015, con la quale l’amministrazione revoca l’ultima proroga, che vedeva il servizio affidato alla Cooperativa di Lapollo fino a fine giugno, proprio per le ultime tre mensilità scolastiche e, contestualmente, emana un bando, con scadenza 01/04/2015, che mira ad individuare un’azienda che, per 85 mila euro di compenso, possa portare a termine il servizio di trasporto scuolabus. “E’ una chiara mossa politica volta a danneggiare chi, come noi, non ha padroni politici e fa gli interessi dei lavoratori. Lo hanno fatto con l’affidamento delle pulizie e lo stanno facendo ora. Poi con la clausola dei mezzi di proprietà ci tagliano le gambe; voglio ricordare che noi forniamo questo servizio per 27 mila euro mensili con mezzi nostri mentre a Manfredonia, per esempio, prendono 40 mila euro e utilizzano mezzi di proprietà comunale”. Il riferimento diretto del responsabile della Cooperativa è indirizzato al punto “e” della sezione del bando che riguarda le condizioni di partecipazione, dove è riportata a chiare lettere la disponibilità di sei mezzi di proprietà più uno di scorta. La protesta, pur pacifica nelle modalità, ha costretto i responsabili dell’amministrazione nella giornata stessa a dare spiegazioni; questi, raggiunti da lanotiziaweb.it, hanno fornito con documenti ufficiali i dettagli del caso, precisando che non vi è nulla di politico e che un simile bando, in questo momento, seppur possa sembrare strumentale (siamo a ridosso delle elezioni, ndr), non ha nessuna implicazione di carattere politico elettorale.

    Il punto di vista politico – «Nessun danneggiamento da un punto di vista politico èIMG_6028 riscontrabile in questa storia e non capisco perché ogni qualvolta un’amministrazione emana un bando ci debba essere qualcosa di strano – ha esordito Antonio Giannatempo dopo aver ascoltato le parole di Lapollo -. Esiste un’agenzia nazionale, la CONSIP, dalla quale dobbiamo attingere tutto il necessario riguardante i dettagli nello svolgimento di servizi come il trasporto scolastico; da qui derivano dei dettami che siamo obbligati a rispettare. Tutti i nostri dirigenti comunali sono al corrente di questi passaggi e i bandi emanati da inizio anno stanno tenendo fede alle indicazioni nazionali, così come per il bando sull’illuminazione pubblica e su tanti altri da noi emanati. Tutto questo vale anche per servizi come manutenzioni, pulizia e trasporto scolastico. In più – prosegue il Primo cittadino -, oggi su bandi di questo genere è necessario che le aziende che si propongono di partecipare abbiano dei mezzi di proprietà e in regola con tutto quanto richiesto per l’espletamento del servizio. Queste non sono regole che abbiamo introdotto noi autonomamente ma sono indicazioni nazionali ben precise e adesso chi fa la gara deve rispettare tutti questi dettagli. Nel merito poi della protesta di Lapollo ci tengo a precisare che quanto da lui dichiarato a mezzo stampa stamane (ieri mattina, ndr), e le numerose segnalazioni a me pervenute da alcune mamme circa l’arbitraria decisione di interrompere da questa mattina il servizio, comunicato telefonicamente ai diretti interessati proprio da Lapollo ieri sera, rappresenta un’interruzione di pubblico servizio a tutti gli effetti, e ne risponderà nelle sedi opportune. Non si può interrompere, o decidere di interrompere, un servizio di questo tipo con una scelta unilaterale, senza informare e magari consultarsi con l’Istituzione comunale che ha affidato il servizio. Non capisco l’attacco politico volto a noi, considerato che innanzitutto il servizio quest’anno, causa elezioni a fine maggio, terminerà pressoché in quella data con giugno praticamente non conteggiabile, e in più il bando in questione scadrà il primo aprile perciò ad oggi non sappiamo neanche chi sarà la commissione giudicatrice, perché non è stata ancora nominata, né tantomeno quante e quali azienda parteciperanno; anche sulla tempistica abbiamo richiesto espressamente nel bando che ci sia immediata disponibilità, per l’azienda che si aggiudicherà il mandato, di iniziare già dopo le festività pasquali il servizio ma ad oggi ancora non sappiamo se ci riusciremo. Quindi non è il bando, che nulla di politico ha in sé, a essere strumentale ma piuttosto è la protesta che con questi presupposti mira a essere più una strumentalizzazione di una parte politica che non è la nostra; lo dico senza peli sulla lingua se uno si fa un padrone politico poi è normale che certe cose escano a due mesi dal voto. Lapollo in passato, era in dicembre se non erro, è venuto qui in comune con il suo avvocato per chiedere di sospendere alcuni servizi perché era in difficoltà con la sua cooperativa, oggi vuole di nuovo una proroga che per legge non possiamo più dare. L’unica nostra colpa – ha concluso il Sindaco -, se così si può dire, sta nel ritardo dei pagamenti o, meglio, nel non rispetto dei sessanta giorni di tempo per l’evasione delle fatture. Di solito, infatti, riusciamo a pagare tuto con molti sforzi causati dal patto di stabilità, al massimo entro cento giorni. Nello specifico, dopo aver saldato una tranche a dicembre e una a fine febbraio, mancano da pagare solo le mensilità di febbraio e marzo che contiamo di portare a compimento nei prossimi mesi, massimo entro cento giorni senza variazioni di bilancio; ecco perché siamo sereni».

    Il punto di vista tecnico – «Si tratta semplicemente di un bando, strutturato secondo i dettami nazionali, che vedrà impegnata la commissione che nomineremo intenta nella ricerca della miglior soluzione per rendere efficiente il servizio di scuolabus – ha affermato Francesco Casamassima, responsabile del bando incriminato da Lapollo e tirato in ballo proprio dal Presidente della Cooperativa -. Il bando è pubblico e potete vederlo e scaricarlo dal sito del comune senza alcun problema. Ad oggi ci sono già alcune aziende e cooperative, come quella di Lapollo, che hanno presentato domanda e che andremo a valutare con la massima serenità e imparzialità. La Stuc, ad esempio, rappresenta un gruppo di società che gestiscono il trasporto pubblico tra le quali ci sono d’Eugenio, Miccolis, Metauro, la Stuc stessa, che hanno presentato domanda così come altre aziende tipo la Scoppio, Manieri, che mi ha contattato già da febbraio con una lettera protocollata, e la Cooperativa “San Francesco”. Il problema se farlo o meno alla fine dell’anno e non ora trova le motivazioni nella bontà del servizio poiché ora mi sono reso conto che c’erano dei problemi reali nell’erogazione del servizio e nella qualità dello stesso; perciò io devo tutelare le famiglie cerignolane nella maniera più assoluta. Infatti, abbiamo pagato tutti gli arretrati col budget di cassa a disposizione e in breve tempo salderemo anche le ultime due mensilità, a riprova del fatto che non c’è nulla contro la “San Francesco” o il signor Lapollo – precisa il Dirigente -. Aggiungo che mai come quest’anno abbiamo un capitolo di spesa disponibile già da inizio anno e questo ci sta permettendo di lanciare bandi utili all’affidamento di servizi fondamentali per la città, come l’illuminazione, il trasporto pubblico, la mensa, e anche il servizio di scuolabus. Da parte mia mi son sentito in coscienza di volerlo fare il bando; se poi non parteciperà nessuno dovrò fare le dovute considerazioni sicuro di aver fatto il possibile per migliorare il servizio. Inoltre, preciso che sapevamo fossero tre i mesi restanti mentre, con le elezioni a fine maggio, dovremo anche rivedere il compenso della mensilità di giugno poiché non ci sarà l’erogazione del servizio visto il termine delle attività per i bambini. Infatti, sugli 85 mila euro stanziati in bando, in base ai giorni di servizio di giugno, andremo a ridefinire i compensi dell’azienda che si aggiudicherà la gara. Lo faccio adesso perché le casse hanno disponibilità e il servizio deve essere migliorato per motivazioni importanti ed emergenze che al momento non possiamo rendere pubbliche – prosegue il responsabile del settore -. Chiedo ufficialmente che la politica in questa storia sia messa da parte perché le motivazioni politiche non c’entrano nulla, anche se mi rendo conto che a poche settimane dal voto questo bando possa suscitare dubbi e interrogativi di questo tipo. Io ho la necessità di salvaguardare il servizio e il trasporto. Concludo dicendo, solo per esempio, che i mezzi, che hanno appena fatto la revisione, non sono tutti di proprietà dell’attuale gestore del servizio, perché alcuni sono stati presi a noleggio e non risultano essere idonei al tipo di servizio».

    1 COMMENT

    1. ma il bando è al massimo ribasso o con l’offerta economicamente più vantaggiosa?

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