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    Cerignola, presunta iscrizione scolastica negata: quando un diritto diventa polemica

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    Quanto sta capitando a soli due giorni dall’inizio dell’anno scolastico, a Cerignola, ha dell’incredibile: la vicenda di un bimbo di otto anni, affetto da dislessia, che a detta del Primo cittadino pare sia stato respinto da un istituto della città. Diversi i lati oscuri della vicenda e gli inciampi, a cominciare dalla deontologia professionale di chi, sotto la spinta ‘viva’ di un portale web cittadino, rende noti i dati sensibili del bimbo, dal nome all’indirizzo di residenza, controvertendo le nozioni basilari di ogni buon giornalista; in più, l’imbarazzante confusione delle istituzioni che provano a risolvere il problema a colpi di post facebook, o attraverso veline propinate astutamente (?) ai ‘vicini’ organi di stampa. Su un network cittadino infatti, tra i cui riferimenti principali figura anche un ex candidato delle liste mettiane, nonché cicognino della prima ora, appare una nota stampa (ricevuta, a quanto pare, in esclusiva, ndr) che racconta il problema affrontato da una famiglia con un bimbo dislessico: «Sono stato interessato da un signore e dal Suo legale di fiducia alla vicenda del piccolo omissis di anni otto, abitante in omissis – dunque, proprio di fianco alla scuola da Lei diretta (il riferimento è alla scuola Di Vittorio, diretta da Lucia Lenoci, ndr) – che si è visto respingere la richiesta di iscrizione alla classe terza elementare. Ufficialmente per assenza di posti disponibili – dichiara Franco Metta nella sua nota stampa -. Il genitore, viceversa, ritiene che la mancata iscrizione sia dovuta alle condizioni personali del piccolo, che è affetto da dislessia. La situazione è molto imbarazzante, anche per la azione legale che la famiglia minaccia di intraprendere e che, comunque, fondata o meno, avrebbe un effetto non certo gradevole. La prego, quindi, di eliminare ogni possibile negativa interpretazione. Ritengo ci siano due soli modi: o ammettere a scuola; oppure dimostrare alla famiglia (e di riflesso a me) in maniera inoppugnabile e documentale che la esclusione non ha ragioni discriminatorie dipendenti dalla malattia del bimbo».

    Tralasciando l’etica e i dettami contenuti nella Carta di Treviso, completamente calpestati da una imbarazzante superficialità, lascia sconcertati la modalità con la quale le istituzioni stanno affrontando un problema così delicato. E’ bene sottolineare, inoltre, che la dislessia non è una disabilità ma un DSA, ovvero un Disturbo Specifico d’Apprendimento, quindi una difficoltà di natura neurologica che, però, non necessità dell’insegnante di sostegno. Stamane, sempre Metta, riferiva ancora attraverso un post facebook che per il piccolo si tratta del secondo giorno di scuola perso. «Oggi omissis perderà il secondo giorno di scuola, grazie alla insensibilità di una nota frequentatrice di questo social. E’ nostra speranza ed intenzione che domani omissis possa andare a scuola, come tutti i suoi coetanei, magati accompagnato dal Sindaco. Lavoriamo per questo». Nel contempo la Dirigente Lucia Lenoci, dopo il primo giorno di scuola, scrive sul social: «L’anno scolastico è iniziato. E’ andato tutto bene. Evitiamo ringraziamenti immeritati. Il merito è solo ed esclusivamente dei dirigenti scolastici, dei docenti, dei collaboratori scolastici e del personale amministrativo. Il resto è aria fritta. Non so nelle altre scuole ma la Di Vittorio non ha visto lo straccio di un vigile urbano».

    La polemica prosegue tra il Primo cittadino e l’illustre esclusa dal giro dell’amministrazione (ricordiamo che la Dirigente è stata una delle prime persone ad abbracciare il progetto civico mettiano, indicata quale possibile delegato alla cultura, salvo poi essere esclusa dopo il turno di ballottaggio, ndr), e a farne le spese, per ora, è un bimbo di otto anni senza alcuna colpa. Sono molteplici gli esempi che la storia ci ha restituito, con persone dislessiche poi divenute geni in diversi settori; Albert Einstein, anch’esso dislessico, diceva del suo disturbo: «Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido».

    5 COMMENTS

    1. Gentile Redazione innanzitutto complimenti per l’articolo (tanto esaustivo quanto rispettoso del minore). Vi chiedo non essendo del mestiere, per tali episodi interviene il vostro Consiglio Ordine? Se si, d’ufficio o su istanza di qualcuno? grazie per la cortese attenzione, cordiali saluti

      • L’Ordine del Giornalisti interviene nel momento in cui si accorge, o gli viene segnalata la cosa, verificando e prendendo contatti con gli interessati. Da quel che sappiamo non dovrebbe esserci alcuna istanza ma una semplice segnalazione.
        Grazie per il suo intervento…
        Redazione

    2. Metta dileggia Lenoci, che quotidianamente attacca Metta.
      Si sono accorti entrambi di che pessime persone frequentavano assiduamente fino a pochi mesi fa.
      Ed entrambi avevano ragione !!
      Adesso se ne accorge anche Cerignola tutta, salvo i soliti delegati, sub delegati, sub sub delegati, sub sub sub delegati ed idioti vari

    3. Spoon River: cosa scriverebbe Edgard Lee Masters sulle lapidi di Lenoci, Specchio, Ratclif, Scardigno e di tutti gli altri “scomparsi” della Cicogna ? Certo che se costoro erano più scarsi degli attuali assessori stanno proprio inguaiati ……….. loro …….. e stiamo peggio noi cerignolani …… purtroppo.

    4. sta cosa è davvero assurda si gioca con la vita di un povero bambino per farsi i dispettucci PENOSI
      questo sarebbe il cambiamento il grande sindaco qua mi sembra che questo gioca a fare il sindaco e gioca pure male

    Comments are closed.

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