La Direzione Centrale dell’Agenzia delle Entrate ha incluso l’Ufficio Territoriale di Cerignola nel piano che prevede la chiusura di 53 Uffici Territoriali in tutta Italia. L’effetto per la Comunità Cittadina sarebbe devastante. Principalmente per le fasce più deboli della popolazione, che dovrebbero sobbarcarsi oneri gravosi per vedersi erogato un servizio, al quale hanno pieno e totale diritto. L’Ufficio Territoriale di Cerignola eroga 7.686 codici fiscali ogni anno solare. Attiva 176 partite IVA. Lavora 1.127 atti giudiziari; 3.543 atti privati; 537 successioni, oltre alla attività ordinaria per dichiarazioni dei redditi predisposte e correttive in assistenza. Per CERIGNOLA non è prevista nemmeno la istituzione di uno sportello. L’articolazione territoriale verrebbe semplicemente e totalmente soppressa.

«Ho ricevuto ieri mattina – ha dichiarato il Sindaco – i lavoratori dell’Ufficio territoriale di Cerignola. Ho loro esternato il disappunto e la contrarietà della Amministrazione comunale per questa annunciata soppressione, che danneggia i cittadini, i lavoratori stessi, i professionisti che con l’Agenzia delle Entrate si rapportano ogni giorno. Sarebbe un ulteriore atto di “spogliazione” della Città. Ed il fatto che anche altri importanti città siano vittime di questo taglio non è affatto motivo di consolazione». Il Primo Cittadino ha chiesto un incontro urgente con il Direttore Generale Regionale della Agenzia. Ha, inoltre, annunciato ai lavoratori e ai loro rappresentanti sindacali la volontà della Amministrazione di sottoporre alla Autorità Regionale anche una possibile soluzione al problema con l’impegno della Amministrazione. Sempre che vi sia la volontà di trovare soluzioni alternative e non ci si trovi, invece, di fronte ad una decisione verticistica, capodica ed irrevocabile. Ha partecipato all’incontro per la Amministrazione anche l’assessore Annalisa Marino, già dirigente della Agenzia delle Entrate di Cerignola, che ha espresso condivisione per la protesta dei dipendenti ed amarezza per la decisa soppressione.