«Siamo soddisfatti per l’ottima riuscita della Festa e per la partecipazione di pubblico. E’ questa la dimostrazione che il progetto per la città del Partito Democratico e del centrosinistra non si è interrotto il 14 giugno, anzi continua e raccoglie nuovi consensi». Queste la prime parole del segretario del Pd cerignolano, Tommaso Sgarro, a margine della Festa de l’Unità 2015. Un appuntamento fisso con la città, che ogni anno offre 3 giorni di dibattiti e intrattenimento.
Un programma politico che ha visto, oltre i dibattiti dei giovani su immigrazione e diritti civili, i consiglieri comunali del centrosinistra a colloquio con la città venerdì sera. Tanti i temi trattati, dall’ambiente alla sicurezza, dalla cultura al welfare. Dato rilevante è stata la restituzione di un gruppo, quello formato da Pd, Lista Sgarro Sindaco e Lista Emiliano, compatto e coeso, pronto a fare opposizione seguendo linee comuni.
Sabato è stata la volta di Raffaele Piemontese, Assessore regionale al bilancio, politiche giovanili e sport, e del segretario cittadino Tommaso Sgarro. «Continuare sullo stesso terreno dove si è consumata la bella esperienza della Puglia migliore degli ultimi dieci anni». Questo l’auspicio, ma anche l’impegno, che l’ex-segretario provinciale del Pd conferma dal palco di Cerignola. Un passaggio anche sui civismi che Piemontese ritiene «fisiologici» nel contesto politico attuale, ma anche «inefficaci» e poco «risolutivi» per quel che riguarda i problemi per quali la politica deve dare risposte precise. Dello stesso avviso Sgarro che offre una visione critica rispetto all’azione politica dei civismi locali e nello specifico dell’amministrazione in carica a Cerignola. «Non riescono a presentare in tempo un bando perdendo un milione di euro. Perdiamo fondi come all’epoca di Giannatempo. E questo è il cambiamento?» si chiede retoricamente l’ex-candidato Sindaco.
In chiusura, domenica, l’appuntamento con l’europarlamentare On. Elena Gentile e il deputato On. Michele Bordo. Un ping pong tra i due di azioni e misure che Governo ed Europa stanno mettendo in campo per il Mezzogiorno d’Italia. «Stiamo lavorando proprio in questi giorni per dare risposte al comparto agricolo, per stare vicini a tutti quei giovani e quelle imprese che continuano ad investire in un settore, che per la nostra terra è trainante e fondamentale». Gli fa eco Bordo, che annuncia misure importanti anche all’interno della Legge di Stabilità. Elena Gentile non risparmia poi la sua Cerignola, ricordando come è stato difficile in questi anni, nonostante il massimo impegno, far arrivare fondi in una città mal amministrata dal centrodestra. E infine una battuta anche sulle elezioni. «Al primo turno il centrosinistra ha vinto. Poi nel periodo di ballottaggio è successo qualcosa di scandaloso: molti preti, invece di fare i preti, si sono messi a fare politica, a fare campagna elettorale. Una cosa vergognosa, senza precedenti». A completamento la musica, nelle tre serate, con i Caroselli, i Murgensis e la cover Band di Rino Gaetano “Giù le mani dalla Zia”, l’intrattenimento e gli stand gastronomici.
«Un’altra Festa de l’Unità è andata – scrive il segretario Sgarro – un’altra ne verrà. Cominciamo a prepararla da oggi. È stata una festa coraggiosa perché trattare di immigrazione e diritti civili non è facile in una città come Cerignola, una festa con più incontri e più cultura, una festa che segna il punto di ripartenza per chi non vuole rassegnarsi ad una politica fatta di piccoli espedienti, di propaganda e di fuffa. Ringrazio quindi tutte/i coloro i quali si sono impegnati per la buona riuscita di questo evento. Ringrazio il PD. Nonostante tutto noi resistiamo. Non potremmo fare diversamente…».
si si festeggiate, intanto le persone sono costrette ad andarsene da Cerignola per poter lavorare.
Il PD e tutti i suoi seguaci si dovrebbero andare a buttare nel cesso.
Dott,ssa Gentile si guardi allo specchio e si faccia il mea culpa. Vi siete fatti karakiri da soli.
Penso che prima di
scaricare la colpa ai preti, la dott.Gentile e tutto il suo staff debba farsi
un serio esame di coscienza. Si vuol attribuire ai preti la colpa della
sconfitta del PD, eppure i preti oggi non li ascolta più nessuno….sicuramente
il popolo ha cominciato ad aprire gli occhi sulla politica. Se i preti hanno
parlato durante il ballottaggio vuol dire che si sono sentiti in dovere di
farlo. La politica riguarda tutti…anche i preti e il popolo. Un consiglio
alla Gentile e a tutti gli sconfitti: rivedete i vostri errori e impegnatevi di
più la prossima volta…e non solo durante la campagna elettorale. Cominciamo
ad essere tutti un pò più rispettosi della dignità, dell’intelligenza e della
libertà dei cittadini. I tempi belli dei pecoroni sono terminati, i cittadini
si rispettano non si comprano con un misero piatto di lenticchie.
bhe ti assicuro che i neoeletti a tutti i livelli, soprattutto a quelli più alti, ai propri squallidi galoppini qualche posto di lavoro lo hanno già assicurato.