Lo sport ha assunto negli ultimi tre anni un ruolo primario nella città di Cerignola. L’attuale amministrazione si è trovata a gestire l’avvio delle attività sportive per la stagione 2015/2016 e le criticità non sono mancate. Ad un generico malcontento di diverse società sportive e addetti ai lavori, si aggiungono le criticità ravvisate da Marcello Moccia, ex-delegato allo sport dell’amministrazione Giannatempo. «Esistono progetti già approvati, mi riferisco alla Delibera di Giunta 375 del 16.12.2014, riguardante il ripristino della struttura già esistente e in disuso alla Pavoncelli, per i quali si attende, e non ne capisco le ragioni». Così il consigliere Marcello Moccia commenta l’agire in ambito sportivo dell’amministrazione Metta. «Per non parlare del regolamento sulle strutture sportive – continua Moccia -. Già per assegnatario si parla di società o singolo, il che pare assurdo se si considera che l’assegnazione va fatta a soggetti di natura associativa. Oggi tutti gli operatori di strutture pubbliche sono associazioni sportive dilettantistiche».
«Ad una prima lettura – spiega il consigliere centrista – non mi pare né chiaro, né trasparente. Nello specifico l’articolo 7 e l’articolo 8, ovvero il rilascio della concessione, troppo generico, e assegnazione impianti e orari. Qui si espongono i criteri, a mio avviso per niente chiari e oggettivi: vedasi l’opportunità di sospendere l’assegnazione. Ritengo che su questo punto in commissione, il 22 ottobre, ci debba essere una seria discussione per inserire dei criteri che non creino disparità. Sull’articolo 13, dove si chiede una cauzione di 500 euro, non credo sia possibile equiparare tutti con una somma unica. Ritengo si debba andare verso una cauzione proporzionale all’orario assegnato». Ma non solo. «Concessione gratuita delle strutture a comitati di quartiere e non ad altri soggetti del terzo settore, esplicitamente esclusi dal regolamento. All’art.19 si legge: “l’Amministrazione si riserva di concedere l’autorizzazione per eventuali servizi bar e ristoro sia in forma fissa che volante”. Su tale punto ritengo che si debba creare un regolamento specifico, anche di concerto con le attività produttive».
Oltre il regolamento, sono altre le criticità messe in campo dal consigliere della Lista Emiliano. Dalle pulizie, mancate ad agosto e settembre, secondo il consigliere, alle “epurazioni”. «Sono state escluse dal Palazzetto dello Sport alcune associazioni sportive, ad esempio la danza artistica. E senza alcuna motivazione. La podistica Santo Stefano, per esempio, fino ad alcune settimane fa si spogliava in macchina. Solo ora hanno avuto un locale al palazzetto». Proprio con le associazioni, fa sapere il consigliere, si parlerà attorno ad un tavolo sabato 24 ottobre, in occasione degli “Stati generali della Opposizione”, a Palazzo Coccia alle 18. Ma la questione non si esaurisce solo sul regolamento e sulla situazione generale del comparto sportivo cerignolano. C’è anche la questione dei meriti «che non hanno», commenta Moccia. «Anche i defibrillatori arrivati sono frutto di richieste effettuate dal sottoscritto, all’epoca di Giannatempo». E di «figure presenti nel palazzetto, accompagnate da qualche consigliere che hanno “assunto” funzione di factotum. Non si comprende come saranno pagate, con quale criterio siano state inserite e se vi sia previsto un compenso o un’assicurazione». Ad un Sindaco tifoso e attento allo sport si affianca un assessorato/staff allo sport che non pare essere particolarmente pratico in materia sportiva. Di certo saranno numerose le polemiche intorno al regolamento e alla gestione dello sport a Cerignola, soprattutto a sentire le voci di corridoio. Anzi di spogliatoio.