Le elezioni provinciali, slittate all’8 gennaio, vedranno nel periodo natalizio i politici di Capitanata muoversi per intercettare voti, alleanze e accordi. Trattandosi di elezioni in cui ogni consiglio comunale, e ogni voto al suo interno, assume un diverso peso specifico, l’assunto di base è “nessuno vince da solo”. Non essendovi, se non per Foggia e qualche altro grande centro, autosufficienza elettiva, le alleanze tra comuni, all’interno di liste, partiti e aree diventano fondamentali. Dopo l’ultima esperienza terminata prematuramente del solo Gianvito Casarella eletto, maggioranza e opposizione, anche a Cerignola giocano le proprie carte senza non pochi strascichi polemici. Infatti già il lavoro per la composizione delle liste, da presentare entro il 19 dicembre, sta tenendo caldi i telefoni.

MAGGIORANZA Tra le fila della maggioranza, dove esiste una possibilità più reale di eleggere un rappresentante a Palazzo Dogana, è circolato il nome di Loredana Lepore, capogruppo di maggioranza e fedelissima del Sindaco Metta. Un nome, intorno al quale però non vi è il completo accordo di tutti. Infatti, oltre a non attrarre a sè i voti di Lapiccirella e Cioffi, la Lepore potrebbe anche non essere il nome giusto per Pezzano e i suoi, pronti ad affidarsi ad alleanze provinciali più larghe. Con la ghiotta possibilità di eleggere qualcuno (se il nome fosse unico e votato in blocco), la linea potrebbe essere proprio quest’ultima, ossia scegliere un uomo che voterebbero tutti in blocco, cioè Franco Metta.

CENTROSINISTRA Chiunque abbai ben acquisito le tecniche di addizione dei numeri è conscio che le minoranze, anche nei comuni più importanti come Cerignola, non possono vincere da sole. Al bivio se appoggiare un esterno o proporre un proprio nome, alcuni consiglieri del centrosinistra hanno fortemente perorato la linea di un nome “cerignolano”. E’ diventata così più che un’ipotesi il nome circolato di Teresa Cicolella. Per tentare la vittoria serviranno però anche appoggi esterni, sia a Cerignola che in altri comuni. A conti fatti l’operazione non sarà facile.

FORZA ITALIA I due rappresentanti del partito di Berlusconi dovrebbero allinearsi alle direttive provinciali di partito, anche se non sono mancate proposte. Il filo che lega i due alla maggioranza potrebbe, in caso di candidatura del Primo Cittadino, tirarli nella logica del “voto utile”. La partita tutta cerignolana delle provinciali potrebbe quindi vedere due candidati ofantini, a netto vantaggio (numerico) di quello proposto dalla maggioranza. Si attende ora che si compiano gli step necessari, fino a giungere al 19 dicembre, giorno in cui verranno rese note candidature e liste.