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    Cerignola e Trani fra le capitali pugliesi dell’importazione di droga dall’Albania

    Cinquecento carabinieri impegnati fin dalle prime luci dell'alba per un blitz a valenza internazionale

    Pubblicato il

    Cinquecento Carabinieri, con l’ausilio di unità cinofile e del 6° Elinucleo di Bari, sono ancora impegnati nelle numerosissime perquisizioni che hanno fatto seguito ad un grande blitz, che ha interessato gran parte del territorio nazionale, con particolare attenzione alle province di Bari, della BAT e di Foggia. Per tutta la notte, in Bari, Milano e nelle province di Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia e Lecce, personale del Comando Provinciale del capoluogo pugliese, collaborato da quello dei vari reparti competenti per territorio, ha eseguito 22 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal GIP del Tribunale barese, su richiesta della competente Procura Repubblica-DDA, Sost. Proc. sotto la guida del coordinatore DDA, nei confronti di altrettanti pregiudicati (5 dei quali di nazionalità albanese), ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione armata finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Altre 5 persone, non attinte da misura cautelare, ma comunque indagate a piede libero, sono state raggiunte da decreto di perquisizione e sequestro.

    I provvedimenti scaturiscono da un’articolata e complessa indagine svolta dal NOR-Aliquota operativa della dipendente Compagnia di Barletta (BT), conclusa nel 2015 e sviluppata attraverso numerose e articolate attività tecniche e dinamiche, eseguite in tutto il territorio nazionale. In particolare, l’attività investigativa ha svelato l’esistenza di 2 distinti sodalizi radicati in Trani (BT) e Cerignola (FG), i quali sono risultati, in stretta collaborazione fra loro, dediti all’importazione di ingenti quantitativi, di marijuana, dal Paese delle Aquile (imputati alcuni albanesi), di cocaina, dalla Capitale, dal capoluogo lombardo e da Palermo. In quest’ultimo caso tramite alcune paritetiche organizzazioni strutturate di matrice albanese e pugliese, ivi stanziate, nonché siciliana. In particolare, l’attività investigativa ha documentato come le bande alimentassero costantemente le più remunerative piazze di smercio della droga della Puglia, rifornendo i gruppi locali, che procedevano a curarne la successiva distribuzione al minuto. L’acquisto delle diverse partite di stupefacente veniva, in realtà, imposto dagli indagati, i quali ricorrevano, sistematicamente e a tale scopo, a minacciare gli acquirenti per detenere il monopolio del settore, in virtù della loro sia concreta e riconosciuta capacità di intimidazione, sia per la diffusa disponibilità di armi.

    L’inchiesta ha altresì individuato gli elementi di vertice di ciascuna frangia. Imputato per spaccio un narcotrafficante internazionale albanese, vittima di un tentato omicidio avvenuto in Barletta lo scorso 13 giugno. E’ stato delineato esattamente anche il ruolo rivestito da ciascun affiliato, in seno al proprio gruppo criminale (corrieri e depositari della droga e delle armi, nonché gestori delle cassa). In tale ambito, è stato possibile individuare un complice dell’organizzazione in grado di trasformare chimicamente, dalla forma liquida a quella solida, la cocaina trafficata. Tra l’altro e nel settembre 2014, è stato altresì liberato un pusher del gruppo tranese, sequestrato e trattenuto nella masseria del capo cosca, per essersi impossessato del corrispettivo in denaro, a lui affidato, per l’acquisto di un importante carico di cocaina. Il sodale sarebbe stato dato in pasto ai maiali dai correi, che da lui pretendevano la restituzione della predetta somma, se non fossero intervenuti i Carabinieri. L’indagine, nel suo sviluppo, ha già consentito l’arresto di altri 15 malviventi, sorpresi con sostanze stupefacenti ed armi, nonché il sequestro di quasi 30 chilogrammi di cocaina e di oltre 1 tonnellata di marijuana. L’attività investigativa, inoltre, culminò il 16 ottobre 2014 con l’irruzione in un attico della centralissima via Di Vagno, nel quartiere Madonnella di Bari, dove fu rinvenuto uno tra i più grandi arsenali di armi mai sequestrati in Italia, in cui, oltre a 10 kg di cocaina, sono state rinvenute 70 armi nuove e perfettamente funzionanti, annoveranti tra esse fucili kalashnikov, mitragliatrici, fucili, pistole, silenziatori e oltre 3500 munizioni.

    L’inchiesta è il risultato di quattro indagini dei pm antimafia di Bari Carmelo Rizzo, Giuseppe Maralfa, Lidia Giorgio e Giuseppe Gatti, coordinate dal procuratore aggiunto Pasquale Drago. Il lavoro di squadra ha consentito di sgominare tre organizzazioni di narcotrafficanti, due pugliesi con base a Cerignola (Foggia) e a Trani, e una albanese. “È la prima volta che emerge una trasversalità così evidente – ha commentato il procuratore di Bari, Giuseppe Volpe – tra gruppi criminali di diverse aree geografiche, frutto anche questo della globalizzazione. Le mafie sanno fare rete in nome del profitto”. Quello che le indagini degli ultimi due anni hanno documentato è un collegamento fra i due gruppi criminali di Cerignola e Trani con i narcotrafficanti albanesi facenti capo al pregiudicato Lame Roland per l’acquisto della marijuana, e con trafficanti della camorra campana e delle frange di ‘ndrangheta radicate a Milano per il rifornimento di cocaina. Contatti sono stati accertati anche con organizzazioni salentine e baresi le cui piazze di smercio della droga sarebbero state alimentate proprio dai tre gruppi criminali sgominati oggi. Gli incontri per perfezionare tempi e modalità di consegna dello stupefacente avvenivano soprattutto a Roma e Palermo. I nomi degli arrestati:

    – AMATO ALESSANDRO, CERIGNOLA (FG) 34ENNE, CENSURATO;

    – AMERICO MATTEO, NATO CERIGNOLA (FG), RESIDENTE A MILANO, 57ENNE, CENSURATO;

    – ARUANNO ANGELO, ANDRIA (BT) 48ENNE, CENSURATO;

    – COLELLA VITO, CORATO (BA) 26ENNE, CENSURATO;

    – COMPIERCHIO GIUSEPPE, CERIGNOLA (FG) 35ENNE, CENSURATO;

    – COMPIERCHIO MATTEO, CERIGNOLA (FG) 54ENNE, CENSURATO;

    – CUTOLO GIOVANNI, CERIGNOLA(FG), 57ENNE, CENSURATO;

    – DI VENOSA PIERLUIGI, ORTA NOVA (FG), 39ENNE, CENSURATO;

    – FUCCI DOMENICO, CERIGNOLA (FG), 60ENNE, CENSURATO;

    – FUCCI GERARDO, CERIGNOLA (FG), 64ENNE, CENSURATO;

    • LAME ROLAND, ALBANESE, 48ENNE, RESIDENTE BARLETTA, IN ATTO DETENUTO, CENSURATO;

    – LESTINGI VINCENZO, TRANI (BT), 42ENNE, CENSURATO;

    – MORETTI NICOLA, BARI, 40ENNE, CENSURATO;

    – NIKOLLI GJOVALIN, ALBANESE 35ENNE, RESIDENTE OSTUNI, INCENSURATO;

    – PESCHECHERA ANTONIO, BARLETTA (BT) 37ENNE, CENSURATO;

    – RELLA IGNAZIO ANDRIA (BT) 40ENNE, CENSURATO;

    – RUGGIERI SEBASTIANO, BARI 32ENNE, CENSURATO;

    – VITTOZZI GIANLUCA, FOGGIA 39ENNE, CENSURATO;

    – DE FEUDIS DOMENICO, CANOSA DI PUGLIA (BT) 46ENNE, CENSURATO (ARRESTI DOMICILIARI);

    DELLO RUSSO MASSIMO, CANOSA DI PUGLIA 37ENNE, CENSURATO (ARRESTI DOMICILIARI);

    DI PASQUALE CARMINE, CERIGNOLA (FG) 64ENNE, CENSURATO (ARRESTI DOMICILIARI);

    – TODISCO FRANCESCO, CERIGNOLA (FG) 37ENNE, CENSURATO (ARRESTI DOMICILIARI).

    11 COMMENTS

    1. Presumo che il Di Pasquale Carmine sia lo stretto parente del tanto osannato(pure lui pregiudicato) idolo calcistico della folla cerignolana .
      Ebbene si è proprio lui .
      Onore alla polizia che ogni giorno combatte contro questa feccia umana .
      Bravi .
      Orgoglioso di essere da sempre un tifoso della divisa blu .
      POLIZIA FOREVERRRRRRRRR

      • Macchissenefrega chi sono i tizi , diciamo GRAZIE infinite alle forze dell’ordine che cercano in tutti i modi di proteggerci da questi sciacalli .
        E poi mirella certa gente si sapeva gia com’era quindi evitiamo di fare la scoperta dell’acqua calda .

      • Credi che il capitano dell’Audace Cerignola non centri niente x questa cosa che stai dicendo perciò saresti anche un invidioso della nostra città calcistica se sei in oppressione mentale puoi farti l’abbonamento non costa molto ti sentirai meglio e non dirai piú queste queste cose bugiarde …

        • Sei solo una merdaccia umana , per colpa di questi e di quelli come te che li difendono o li osannano questo paese e’ alla deriva totale .
          Torna a vivere nella illegalita’ topastro di fogna .

    2. Nulla da eccepire nel sempre fruttifero operato delle forze dell’ordine.
      Mi spiace per qualcuno ma la legge va rispettata senza se e senza ma .
      Chapeau ai nostri ragazzi in divisa.
      La divisa è orgoglio.

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