Sono stati avviati giovedì 6 ottobre i lavori per il potenziamento dell’impianto di depurazione delle acque reflue del comune di Cerignola. Ad annunciarlo, a mezzo nota stampa, l’assessore all’Ambiente Antonio Lionetti, il quale precisa come si sia giunti a questo punto, che costerà circa 5 milioni di euro, «grazie alle costanti sollecitazioni da parte di questo Assessorato all’indirizzo dell’Acquedotto Pugliese, in riferimento ai cattivi odori che in passato si sono diffusi in Città». Potenzialmente, a detta del cicognino, ci si pone quale obiettivo finale quello di «raddoppiare le capacità di trattamento delle acque reflue». In realtà, e lo conferma lo stesso assessore nelle righe seguenti del comunicato stampa, l’impegno è tutto, o quasi, attribuibile ad Acquedotto Pugliese che, infatti, precisa anche un’ulteriore step utile ad accelerare le operazioni di costruzione. «Nonostante la durata dei lavori prevista è di due anni, l’Acquedotto Pugliese si è detto disponibile ad accelerare i tempi per tentare di giungere al completamento dell’opera prima -precisa Lionetti -. Ulteriore promessa fatta dall’Aqp è stata quella di far diventare l’impianto di depurazione Cerignola il fiore all’occhiello della loro azienda ma anche dell’intero territorio provinciale».
Basterà tutto questo per risolvere l’atavica problematica che attanaglia la città di Cerignola in tema di cattivi odori? A detta del delegato della giunta Metta no, poiché sarà comunque avviata «un’attività di controllo e vigilanza dei reflui illegittimi che giungono all’impianto, in sinergia con l’Aqp, il Comando dei Vigili Urbani e altri organi di Polizia».