L’Ospedale di Cerignola sempre più territorio di nessuno, con evidente rischio per gli operatori stessi e per gli ospiti. Nella giornata di ieri infatti intorno alle ore 19 si è verificato l’ennesimo episodio di violenza e aggressione ai danni di due operatori del nosocomio. Tre persone si sono recate in chirurgia aggredendo il personale in servizio in quel momento, il dottor Reddavide e l’infermiere Defazio, a quanto pare colpevoli di aver dimesso prematuramente un loro parente operato nei giorni scorsi e vittima di una presunta reazione allergica. Dalle parole si è passati alle offese e successivamente alle mani. Ha avuto la peggio l’infermiere, pestato al suolo dai 3 cerignolani. Ematomi diffusi e prognosi di 15 gg per Defazio; 10gg invece per il dottore. Attualmente, dopo queste ulteriori defezioni la copertura dei turni diventa davvero complessa, con evidente situazione di disservizio e pericolo per l’intero reparto. Nemmeno la guardia giurata è riuscita ad arginare il pestaggio, ferito dall’arrivo tempestivo della Polizia.
A tale episodio se ne aggiunge un altro avvenuto nella tarda mattinata di oggi. E’ stato aggredito infatti il primario del reparto di otorino e si è reso necessario anche in questo caso l’intervento della Polizia. Pare che ad aggredire il dottore sia stato il papà di una bimba di 5 anni che soffre di pericolose apnee notturne (situazione di estrema gravità, ndr) in lista operatoria da circa due mesi ma non ancora operata a causa della carenza di anestesisti. Le politiche di indebolimento del presidio (caso anestesisti) e la situazione di insicurezza in cui versa la città rischiano di diventare il terreno fertile su cui far sviluppare un certo modus operandi. Il rischio è che uno di questi giorni ci si potrebbe trovare a raccontare fatti ben più gravi.
Altro che Polizia o guardie, ci vuole la GESTAPO a Cerignola, un battaglione mobile delle SS!!!!!
I cerignolani, la chiusura dell’ospedale, SE LA MERITANO.