Nel primo pomeriggio di ieri 6 marzo, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cerignola, agli ordini del Vice Questore Aggiunto Loreta COLASUONNO, eseguiva due fermi di indiziati di delitto per il reato di riciclaggio e ricettazione di veicoli provento di furto, nei confronti di MATERA Vincenzo cl.1976 e di ROSSIGNUOLO Luigi cl. 1980, entrambi noti agli uffici di Polizia in quanto annoverano a loro carico diversi precedenti specifici di polizia. Nello specifico, gli agenti, visto il dilagante fenomeno di riciclaggio e ricettazione di autovetture di media e grossa cilindrata, effettuavano un’attività info-investigativa, riuscendo ad individuare una delle zone in cui un’organizzazione criminale, dedita all’attività di riciclaggio, celava le autovetture rubate e, successivamente, le smontava al fine di catalogarle e rimettere in commercio i pezzi di ricambio, sotto la copertura di autodemolizioni. Dopo avere localizzato i terreni ove le autovetture venivano materialmente “cannibalizzate”, i poliziotti decidevano di iniziare un lungo servizio di osservazione, col fine di porre fine all’illecita attività. Trascorse alcune ore dall’inizio dell’attività investigativa, giungevano, nel luogo individuato, quattro individui, a bordo di tre autovetture, di cui due di recente immatricolazione, risultate rubate in data di ieri, nel barese. Una volta parcheggiate le autovetture, i quattro giovani cominciavano a smontare e sezionare le due autovetture provento di furto, catalogando i pezzi man mano che venivano asportati.
A questo punto, gli agenti, al fine di salvaguardare i beni, decidevano d’intervenire, uscendo allo scoperto e intimando l’alt Polizia. I quattro cominciavano a fuggire per le campagne adiacenti; MATERA Vincenzo e ROSSIGNUOLO Luigi venivano raggiunti dopo un inseguimento per le campagne e dichiarati in stato di fermo, mentre gli altri due complici riuscivano a far perdere le loro tracce, per le campagne adiacenti. Indagini sono in corso per risalire all’autodemolizione a cui i due fermati facevano capo e dove i pezzi di ricambio sarebbero stati immessi nel mercato parallelo. Il valore del materiale rinvenuto e sottoposto a sequestro ammonta a circa 100 mila euro. I fermati, dopo le formalità di rito, venivano messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente ed accompagnati presso la Casa Circondariale di Foggia.
butatte le chiavi cortesemente !!!!
Scioglieteli nell acido….
e dove volevano scappare…con quelle pance!!
cpa sto che a cumbnt
Pane acqua e lavori forzati…solo a guardarli mi viene il ribrezzo
immondizia , letame della societa’.FOSSA COMUNE PER QUESTA GENTE DI M…..