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    Otto punti per ripartire, la proposta del comitato “Insieme per la legalità”: «Insieme si può»

    Il resoconto del tavolo tecnico tenutosi venerdì pomeriggio alle Officine Fornari

    Pubblicato il

    Venerdì pomeriggio a partire dalle ore 17, presso le Officine Fornari, si è tenuto un tavolo tecnico – che ha fatto da seguito al corteo organizzato dal comitato “Insieme per la legalità” – durante il quale si è discusso in merito al documento redatto dal comitato al termine di un intenso lavoro di confronto con la società civile. Nel contempo, si è cercato di comprendere quali siano i veri problemi del territorio e quali le cause alla base di questi episodi di criminalità così efferata che hanno interessato Cerignola, e non solo, negli ultimi tempi. Il programma si articola in otto punti e prevede, come riporta il documento redatto dal comitato:

    • istituzione di un organo di coordinamento cittadino per il monitoraggio delle problematiche legate ai singoli quartieri e la sollecitazione di misure di prevenzione e contrasto ai fenomeni criminosi;
    • aumento del numero di agenti e mezzi a disposizione del locale commissariato di Polizia;
    • nuova sede per il commissariato di Polizia, stante l’oggettiva inadeguatezza dei locali ad esso attualmente destinati;
    • promozione di un protocollo di intesa tra Polizia Municipale, Polizia di Stato e la Guardia di Finanza;
    • maggiore incisività e frequenza degli interventi della Polizia Municipale nelle operazioni di contrasto all’abusivismo commerciale ed al gioco di azzardo patologico;
    • emissioni di ordinanze sindacali che sanzionino le violazioni del decoro urbano e l’occupazione abusiva di suolo pubblico;
    • istituzione di una banca dati comunale per il monitoraggio ed il contrasto del fenomeno di dispersione scolastica;
    • promuovere la cultura e risvegliare il legame dei giovani con la storia del territorio cerignolano.

    La seduta è stata aperta con le indispensabili testimonianze e gli appelli di Annarita e Giuseppe, gestori rispettivamente di una tabaccheria e di un ristorante, vittime negli ultimi tempi di violente rapine che non solo hanno danneggiato le loro attività, ma hanno anche gravemente leso le loro dignità di lavoratori. A dare inizio al dibattito, la dott.ssa Rosa Barone – consigliere regionale M5S e neo presidente della Commissione Regionale Antimafia -, la quale ha illustrato le finalità della commissione recentemente istituita e lo stato dei lavori riguardanti l’istituzione della DIA e lo SCO – servizio centrale operativo – nel Foggiano ed il “Testo unico sulla legalità”. Di significativa importanza è stato l’intervento dell’avv. Francesco Miglio – sindaco di San Severo e presidente della Provincia di Foggia, balzato agli onori delle cronache per la sua posizione in prima linea contro l’emergenza criminalità nel suo paese -, che ha dipinto un quadro preoccupante della sicurezza nei principali centri della Capitanata e rinnovato la richiesta alle Istituzioni di aumentare i propri sforzi – facendo rifermento in particolar modo al conferimento di poteri straordinari ai sindaci – in modo tale da restituire la fiducia ai cittadini.

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    Sono successivamente intervenuti il dott. Matteo Valentino di “Cittadinanza Attiva”, il vicario vescovile Don Giacomo Cirulli ed il Direttore dell’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro Don Pasquale Cotugno (essi hanno unanimemente sottolineato la necessità di compiere un’intensa opera educativa presso i giovani che vivono in situazioni di degrado, portando l’esempio dall’attività svolta dalle parrocchie), la dott.ssa Maria Aida Tatiana Episcopo del Provveditorato agli studi – che ha parlato dell’istituzione di una banca dati comunale per il monitoraggio della dispersione scolastica – e Loredana Olivieri (membro della segreteria provinciale della CGIL), che ha affrontato i temi del caporalato e delle “agro mafie” che soffocano la nostra economia. Secondo Francesco Miglio, intervenuto in esclusiva ai microfoni de lanotiziaweb.it «i fattori che determinano questa recente esplosione della criminalità sono molteplici e vanno dal disagio economico e sociale delle nostre città, al degrado delle periferie e alla sfiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni, le quali, dal canto loro, devono riconquistare non lasciando sola la cittadinanza». «E’ necessario – prosegue – rivendicare un’attenzione straordinaria per il nostro territorio da parte del governo. Le Forze dell’Ordine stanno facendo uno sforzo grandissimo ma con questi mezzi scarsi non possono fronteggiare l’emergenza». Miglio ha invitato gli abitanti del Foggiano a non arrendersi e reagire: «Il cittadino deve riacquistare fiducia e nel momento in cui percepisce segnali di delinquenza e soprusi li deve denunciare, mettendosi sotto la tutela dello Stato. La collaborazione dei cittadini in questo ambito è cruciale».

    Cerignola è già scesa in piazza contro la criminalità tre volte negli ultimi cinque mesi e sempre in occasione episodi gravi, e di sicuro questa è stata la mobilitazione più grande mai registrata negli ultimi tempi. Tuttavia l’auspicio rimane che non si cada in un loop “violenza-manifestazione-silenzio” – che non porterà mai ad alcun risultato – e che da un lato la società civile abbia preso coscienza del fenomeno e dall’altro le Istituzioni nazionali si decidano ad avviare anche nel nostro territorio una durissima lotta contro quello che è il suo vero unico nemico.

    8 COMMENTS

    1. La finite c sti scucchiamind????? lo volete capire che a Cerignola la legalità non la vogliono. Basta, perdete solo tempo.

      • Non lo vogliono capire..! I cerignolani amano vivere tra illegalità delinquenti traffichini, si lamentano su tutto ma non vogliono che cambi niente! Parcheggiare alla cxxx di cane, guidare senza assicurazione, comprare macchine con targa straniera tedesca, rumena bulgara non pagare le tasse, criticare, ridere delle disgrazie altrui, inviadiare chi è riuscito a farsi una posizione, ecc ecc ecc ! Sono la razza peggiore che possa esistere.

        • Ehhh addirittura!!!!! Ci sono pure cerignolani bravi, sono pochi, cerignolani lavoratri e persone buone. Molti piace di non lavorare e rubare.

        • Per il 60/70% ha perfettamente ragione e sono certo che non si riferiva alla totalità della popolazione.

    2. Caproni non capite mai nulla, non abbiamo partecipato al tavolo tecnico per il bene della nostra Citta’. se ci saremmo presentati a quella tavolata piena di gente poco credibile, avremmo dovuto firmare carta canta si dice da noi. Abbiamo ritenuto non andarci per non concedere a nessuno l’ ex tribunale e non intendiamo riportare l’esercito nella nostra città. Vogliamo invece che i cittadini da soli senza questa gentaglia che pensa solo a fare manifestazioni per i propri interessi cito alcuni, dovete sapere che la dirigente Lenoci appartenente al Comitato fu’ Mo Avast sta’ cercando di avvicinare il piu’ possibile la cittadinanza per potersi candidare alle prossime votazioni comunali come Sindaca della città, Il Dott.Romano per riconquistare la fiducia dei cittadini e ripresentarsi con la destra alle prossime votazioni, e tanti altri che non sto’ ora a elencarvi. Chiedo e lo’ diro’ nel prossimo comizio pubblico di rimanere in guardia difronte a certa gente che vuole solo strumentalizzarvi per non aver ottenuto quello che volevano. Noi continueremo a pianificare delle strategie che facciano vivere i nostri cittadini un po’ più dignitosamente sotto la tutela di gente da noi conosciuta. Avanti tutti Capre e Caproni

    3. Va bene questi tavoli tecnici ma il tempo delle chiacchiere e dei buoni propositi è ormai scaduto. Serve agire già da domani, a Cerignola la gente seria e e onesta c’è…. è la parte buona e viva della città, quella che bisogna salvaguardare. Visto l’andazzo non credo più a niente… comunque attenderemo gli sviluppi!

    4. Ma proprio lui va parlando il ristoratore che fa 2 lavori , proprio lui che lede la dignità hai suoi dipendenti pagandoli poco e sfruttandoli, e con contratti a partime e vaucher ,vari .é proprio vero chi la fa l aspetti, la legalità non la si pretende solo dagli altri la si mostra in prima persona , diventa onesto e poi ti potrai permettere di parlare di legalità

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