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    Cerignola al buio, mentre si accende la polemica tra Rendine e la maggioranza

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    «La sospensione di energia elettrica nella nottata di sabato fino alla prima mattinata di Domenica, disposta dall’ENEL Distribuzione e comunicataci dalla Prefettura, sta causando giustificati allarmismi in città. Certamente il problema sicurezza di tutta la cittadinanza, di competenza di Prefettura e Questura, non è stato e non sarà trascurato. La polizia Municipale di Cerignola e la Protezione Civile Comunale faranno la loro dovuta parte con la massima efficienza possibile. Siamo consapevoli dei disguidi agli esercizi commerciali e certamente la responsabilità non è imputabile all’Amministrazione Comunale». Con queste parole Franco Metta offre il punto di vista dell’amministrazione rispetto alle tante voci e polemiche che si rincorrono rispetto all’interruzione di energia elettrica nella notte tra sabato e domenica.

    «È necessario – aveva detto nella giornata di ieri il consigliere d’opposizione Mario Rendine -, per la particolare situazione, garantire l’incolumità dei nostri concittadini (specie nelle zone periferiche e più densamente abitate) e la tutela del loro patrimonio contro furti, atti di vandalismo e quant’altro. Tra le varie azioni possibili bisognerebbe, quantomeno, disporre un impiego massimo e straordinario degli Agenti di Polizia Municipale, nonché concertare con le Forze dell’Ordine misure capillari per presidiare il territorio. Questo si chiede formalmente al Sindaco, anche nella sua qualità di Assessore alla Sicurezza: adottare ogni misura idonea per garantire l’incolumità dei nostri concittadini. La necessità di dovere formulare tale richiesta deriva anche dalla constatazione dell’ennesimo immobilismo e insensibilità del Sindaco verso la categoria dei commercianti» dice Rendine riferendosi alle attività commerciali che operano il sabato sera come pizzerie e ristoranti.

    Per Metta nella parole di Rendine ci sono «falsità e inesattezze», ma quella del Sindaco non è l’unica replica al consigliere d’opposizione. «Rendine non conosce niente – aggiunge il consigliere di maggioranza Sandro Moccia -, parla per lasciar uscire aria dalla bocca, scrive per esercitarsi sulla tastiera. Rendine non sa che si è fatto il possibile per evitare quanto accadrà sabato. Rendine non sa e parla, non conosce e scrive».

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