Ieri, venerdì 12 maggio, ha avuto luogo nel tardo pomeriggio l’assemblea della locale Pro Loco. Un incontro partecipato in cui l’associazione ha voluto rendicontare sulle attività svolte e sui programmi futuri. Il presidente Antonio Galli comunica in assemblea di aver ricevuto dal Sindaco un elenco di “nuove leve” da iscrivere alla Pro Loco affinché si possa uscire da una situazione stantia. Galli compiaciuto di queste nuove “collaborazioni” invita Metta a parlare, ma il Primo Cittadino dice di voler ascoltare rimandando così il proprio intervento. Gli animi si sono surriscaldati quando è intervenuto, poco dopo le 22,00 Marcello Colopi, che ha ingaggiato un botta e risposta acceso con il Presidente Galli sulla poca presenza della Pro Loco sul territorio. L’intervento successivo è di Franco Metta.
Dopo aver sottolineato la poca umiltà di Galli, il Sindaco parte all’attacco: «voglio sapere che cosa volete fare in futuro. Questa Assemblea l’ho voluta io e mi sono stancato delle conferenze con le stesse persone. Noi dobbiamo fare inviti a chi deve darci risalto fuori. La Pro Loco deve essere la casa di tutte le associazioni presenti a Cerignola. Io voglio sentire da chi dirige, un progetto che guardi lontano, non mi interessa di sentire che venite qui a pulire, a preparare le sale, a fare concerti, ad aprire il museo. Vorrei che la Pro Loco mi sottoponesse un progetto di Pro Loco». E ancora parole nei confronti di alcuni presenti. «Qui la luce la paga il comune», rivendica Metta. Seguono altri interventi ma Franco Metta non si trattiene. «Che cosa credete che questa – riferendosi ai locali che ospitano il Polo Museale – è roba vostra? Questa è roba mia», ovvero del Comune. «Quando andrò a casa vedrò come risolvere questa situazione» tuona il cicognino. E non mancano i rimproveri al presidente della Pro Loco reo, secondo Metta, di aver impiegato un anno e mezzo per indire l’assemblea di un’associazione che non ha mai aperto una campagna iscrizioni. «Qui voi della Pro Loco non siete padroni e avevate paura di fare l’assemblea» è una delle ultime frasi prima di abbandonare l’assemblea con al seguito alcuni accoliti.
A margine dell’incontro nessuna replica da parte della Pro Loco, che preferisce buttare acqua sul fuoco, convinti che alcuni interventi, tra cui quello del Sindaco, siano decifrabili come mera provocazione. A far da contorno alcune voci circolate nei mesi scorsi; ovvero la richiesta inoltrata alla Pro Loco regionale da alcuni “cerignolani” per procedere all’apertura di un nuovo circolo cittadino. Richiesta che non ha trovato riscontri positivi a causa di alcuni cavilli statutari. Seppur è vero che l’operato della Pro Loco locale potrebbe migliorare e aprirsi a nuovi contributi, il colpo di mano ben celato dietro un pacchetto di nuove iscrizioni ha tutto il sapore della vecchia politica e dei partiti della prima repubblica. Ciò che il civismo avrebbe dovuto combattere.