Se la criminalità agisce, e lo fa con violenza, la società civile di Cerignola non resta a guardare e risponde con altrettanto vigore per reclamare il proprio diritto a poter vivere, più che nella tranquillità, nella normalità. Con questo spirito centinaia di persone tra autorità civili e religiose, commercianti, associazioni sportive e culturali, studenti e professori di tutte le scuole di Cerignola, si sono radunate venerdì mattina in Piazza Duomo alle ore 9:30 per prendere parte alla marcia organizzata dal comitato “Insieme per la legalità” con il fine di accendere i riflettori sull’emergenza criminalità che sta attraversando l’intera provincia di Foggia e mandare un segnale forte alle Istituzioni a livello nazionale affinché non abbandonino il nostro territorio in mano alla malavita. La manifestazione è stata organizzata all’insegna dell’apartiticità e dell’unità e così tutti partecipanti hanno portato al braccio un fazzoletto bianco perché, come spiegato dal comitato organizzativo: «la legalità non ha colore».
Dopo il saluto del vescovo Mons. Luigi Renna che ha invitato tutti i partecipanti a «costruire il futuro camminando insieme e nel dialogo», il corteo – nel corso del quale, all’altezza della chiesa di Sant’Antonio, ha preso parola una commerciante vittima di 12 rapine in un solo anno e mezzo – ha attraversato le vie principali della cittadina per poi fermarsi in Piazza della Repubblica, dove i ragazzi delle scuole hanno proclamato a modo loro, con letture, aforismi e poesie, il loro appello alla legalità ed è intervenuta Valeria Cianci – sorella di Michele Cianci, ucciso il 2 dicembre 1991 – per manifestare la propria solidarietà ed invitare i ragazzi «a portare a casa un pensiero di riflessione ed impegno – e – a partecipare tutti indistintamente: solo così potremo ottenere la legalità». «La manifestazione che si svolgerà oggi è solo l’inizio di qualcosa – ha dichiarato il portavoce del comitato Antonio Caringella -. Nessuno di noi è un supereroe, il compito di mantenere la sicurezza è affidato alle forze dell’ordine. Quello che noi ci proponiamo di fare è portare alla ribalta il sentimento di insicurezza dei cittadini di Cerignola».
Come si è detto già molte volte purtroppo, il problema di Cerignola è di tipo culturale: «Quella della legalità è una cultura: prima che azione l’uomo è pensiero e dobbiamo lavorare in questo senso; solo con il cambio di mentalità potremo ottenere un risultato concreto. Sicuramente i giovani sono il futuro di questa città ed è soprattutto su di loro che bisogna lavorare. Tuttavia la cultura della criminalità e del distacco dalle istituzioni è radicata in una parte della popolazione che ha scelto di fare dell’illegalità la propria scelta di vita. La gente si sente sola e può apparire omertosa ma in realtà è vicina alle Istituzioni e stima il loro operato». Sono grandi le aspettative per il periodo successivo a questa marcia, tuttavia, come ha dichiarato Mons. Luigi Renna in esclusiva per la nostra testata: «I risultati di una marcia non sono immediati; ma il semplice fatto di partecipare fa in modo che le persone si rendano conto che c’è un problema ma che si può guardare al futuro insieme ed è molto bello che siano qui presenti il mondo della scuola, delle forze dell’ordine e delle Istituzioni, perché l’illegalità la si affronta insieme ed io sono convito che se si cammina insieme con lo spirito di questa marcia si innesca un movimento educativo che porta i suoi frutti. Eliminare la criminalità da Cerignola diventa un impegno immediato delle Forze dell’ordine ma diventa un impegno, che avrà bisogno del suo tempo, di tutta la comunità dal punto di vista educativo».
«Mi farebbe piacere che dopo questa marcia – aggiunge il sindaco Franco Metta in esclusiva ai nostri microfoni – avvenga la rottura dell’indifferenza generale rispetto al fenomeno, perché si chiacchiera molto ma si fa poco e la presenza di questi giovani oggi spero abbia proprio questo effetto». A fare seguito alla marcia, un tavolo tecnico, organizzato presso le Officine Fornari ed aperto al pubblico, finalizzato alla stesura di un documento da presentare alle autorità riguardante la legalità e la sicurezza nel Foggiano.