E’ cominciato questa mattina alle 9,00 lo spoglio per le elezioni provinciali, la consultazione di consiglieri comunali e sindaci di Capitanata che eleggerà il nuovo consiglio provinciale presieduto sempre da Francesco Miglio.
Bottino pieno per il Partito Democratico a cui vanno quattro seggi, con Angelo Riccardi più suffragato, Leonardo Cavalieri, il cerignolano Tommaso Sgarro e Pasquale Russo. Saranno quattro i consiglieri anche per Capitanata Civica che ha eletto Rosario Cusmai (più suffragato in assoluto), Michele Sementino, Giuseppe Pitta e Raimondo Ursitti. Due consiglieri vanno a Forza Italia, ovvero Pasquale Cataneo e Joseph Splendido. Un solo rappresentante per Area Popolare che elegge Gaetano Cusenza e Giuseppe Mangiacotti per l’Udc.
CERIGNOLA E I SUOI Niente da fare per Loredana Lepore che ha messo insieme solo 8 voti (2584 preferenze) e non è riuscita ad entrare a Palazzo Dogana. Partita col vantaggio della “maggioranza” la cicognina non è stata capace di far convergere su di sé i quindici voti disponibili in maggioranza e intercettare gli eventuali due voti di Forza Italia. Se infatti i forzisti pare abbiano seguito l’ordine di scuderia, il gruppo “Federazione Civica” ha portato a Giuseppe Mangiacotti i propri quattro voti (Paparella, Frisani, Limotta e Specchio). Il consigliere Teresa Lapiccirella gira voce che abbia votato un candidato di centrosinistra non cerignolano. Sono quindi due le preferenze a mancare tra i cicognini, secondo alcuni passate, sulla base di un’intesa, a Rosario Cusmai. Un risultato che di certo alimenterà tensioni nel gruppo mettiano, del quale Lepore è espressione.
Tommaso Sgarro invece con 6047 preferenze, racimolate tra Cerignola e il resto della provincia conquista un posto nell’assise provinciale, piazzandosi terzo tra i quattro eletti dei democrats. Un risultato che vale doppio se si considera la partenza del consigliere da una posizione di minoranza nel proprio comune di residenza.