Potrebbe trattarsi di più di una semplice indiscrezione quella che è trapelata nella ultime ore dalle mura di Palazzo di Città: Franco Metta ha minacciato di dimettersi anticipatamente già nei prossimi giorni. Riordinando quanto accaduto il riferimento va subito alla riunione, di pochi giorni fa, con i Dirigenti comunali ai quali senza mezzi termini il cicognino avrebbe esposto i propri dubbi sulla condizione lavorativa abbandonando la stanza tra urla e grida. Certo, non è la prima volta – raccontano i ben informati – che il Sindaco usa toni di questo tipo ma pare che questa volta si sia trattato di un passaggio quasi irreversibile. A tutto ciò, inoltre, si aggiunge il post facebook diretto a un dipendente comunale che a detta del Primo cittadino è pagato dal comune ma fa gli interessi del Pd locale. Può un semplice litigio mettere fine a un’avventura amministrativa tanto desiderata e voluta? Ovvio che no, ci sono dei retroscena ben più difficili da superare. In questi ultimi giorni, infatti, i Consiglieri di Forza Italia, Paolo Vitullo e Natale Curiello, pare abbiano comunicato al Sindaco che non voteranno il Bilancio – dove si risponde in solido, col proprio patrimonio personale, in caso di errori – e vanno quindi ad aggiungersi all’opposizione di centrosinistra compatta e ai due indipendenti della maggioranza, Teresa Lapiccirella e Samuele Cioffi.
I numeri, però, non sorridono al leader cicognino nemmeno nei due gruppi di maggioranza. Superata la sbornia della mancata elezione alle provinciali di Loredana Lepore pare che il gruppo del Cambiamento non riesca più a compattarsi e il rifiuto della delega da parte di Antonio Bonavita è un primo segnale preoccupante. A questo si aggiunge la probabile assenza, per motivi familiari, di Michele Monterisi che non potrà quindi votare il bilancio. Non se la passa bene neanche Federazione Civica, dopo la litigata tra Metta e Pezzano e i malumori di alcuni consiglieri, su tutti Vincenzo Specchio che forse aveva sperato in qualcosa di più della delega (l’assessorato?, ndr), ma anche Antonio Limotta che pare rivendichi una qualche partecipazione attiva nella macchina amministrativa. La sicurezza di Metta, in più, è stata minata nelle ultime ore anche da visite in comune non troppo gradite. Pare, infatti, che nelle scorse settimane, Carabinieri e Poliziotti si siano recati in comune per acquisire documenti riguardanti il bando della mensa scolastica e ogni verbale o atto inerente; pochi giorni fa, poi, sempre i militari avrebbero chiesto ed ottenuto un colloquio col Primo cittadino per la questione riguardante la costruzione del IV lotto in discarica.
Alle porte del consiglio comunale di lunedì, quindi, con i numeri che impietosi potrebbero causare la fine anticipata dell’esperienza mettiana con annessa brutta figura in aula consiliare, Metta infuriato sembra abbia chiesto ai suoi più stretti collaboratori – Amato in primis – di fare la conta dei numeri e capire se ci siano margini ameno per la seconda convocazione di mercoledì, dove potrebbero bastare numeri più risicati per approvare il bilancio e andare avanti, altrimenti rassegnerà anticipatamente le dimissioni. È bene ricordare, infine, che le dimissioni sono revocabili per i successivi venti giorni da quando vengono presentate e questa mossa potrebbe anche solo essere un segnale forte lanciato ad alcuni della maggioranza, magari più inesperti, per ricompattare e rasserenare gli animi.