Su tutti i media nazionali e internazionali è rimbalzata la notizia del più grande furto di credenziali della storia. Un mega data leak di cui è rimasto vittima l’intero pianeta ed anche l’Italia. Anti Public, come lo chiamano nel deep web, è un gigantesco archivio di mail e password riconducibili ad aziende, istituzioni pubbliche, forze armate e di polizia, università e infrastrutture critiche in tutto il mondo: oltre 450 milioni di email violate, tra le quali compare anche Cerignola. L’elenco, accessibile da alcuni indirizzi nel deep web, rivela ben 580 indirizzi personali di caselle di posta elettronica free “made in Cerignola”, con tanto di password in chiaro. Una password che, manco a farlo a posta, nella stragrande maggioranza dei casi è “cerignola” o “cerignola123”. Tra le vittime anche associazioni e aziende, che hanno affidato la propria “sicurezza” a password facilmente decifrabili. Nel mega leak, quindi, ci sono finite di diritto.
«E’ necessario quantomeno procedere alla modifica della password innanzitutto – ci dice l’esperto de LE IENE, dott. Stefano Fratepietro, titolare della TESLA Consulting, azienda bolognese nel settore della Cyber Security -. Nel dubbio cambiate la password -precisa l’informatico – possibilmente con una parola di senso incompiuto non riconducibile al soggetto». Fortunatamente nessuna e-mail istituzionale cerignolana è presente nel cyber archivio, anche se non mancano aziende, anche quotate, per le quali sarebbe auspicabile un cambio repentino delle credenziali.