Dopo il giorno del congresso, il 21 ottobre scorso, non si erano più incontrati gli ex-compagni (ed ex-amici) un tempo uniti in ogni battaglia. Qualche saluto fugace in sezione ma mai faccia a faccia tra i 18 della Ditommaso e i 17 di Sgarro, più i consiglieri (divisi). Ieri 8 novembre la riunione di direttivo in via Mameli diventa, da momento programmatico, occasione per vomitarsi addosso quel che in molti già sui social si sono detti, senza censura alcuna. Sabina Ditommaso, nuovo segretario dem, illustra la sua linea in un clima apparentemente normale. Qualche intervento scomposto tra i tanti pacati, ma normale dialettica. Almeno finché non arriva il turno di parola per Nicola Giordano e delle vecchie ruggini pre congresso (era stato proprio Giordano a trattare con Sgarro la possibile exit strategy che prevedeva in cambio della maggioranza in direttivo al gruppo Ditommaso, la riconferma del segretario Sgarro, soluzione non accettata da quest’ultimo, ndr).
In un botta e risposta tra lo stesso Giordano e Tommaso Sgarro, il primo ricostruisce le fasi della spaccatura e arriva al «raccontiamo tutto ciò che è avvenuto nei dettagli facendo i nomi»; Sgarro accetta la sfida, «da oggi allora facciamo i nomi». Il dialogo a due, domanda e risposta, innervosisce Giordano che si avvicina minacciosamente – secondo quanto riferito dai presenti – a Sgarro. Bagarre e urla, con insulti annessi tra i presenti: gli uomini di Sgarro abbandonano il direttivo «non essendoci più le condizioni per un democratico confronto tra le anime di questo partito» dicono. Un primo incontro che finisce a “pesci in faccia”, in un clima in cui i “nuovi emilianos” plaudono, negli interventi assembleari, da un lato all’odierna gestione sanitaria e dall’altro all’auspicata costruzione di ponti istituzionali: “autorevoli” interventi che non stemperano per nulla gli animi ancora caldi del congresso, che, a dirla tutta, pare esser terminato non sabato 21 ma ieri sera, dopo un turbolento terzo tempo.
E POI LA GENTE DOVREBBE ANDARE ANCORA HA VOTARE …………MA HA CHI!!!!!!!!!???????????
quante “acca” superflue…
quanto siete di parte mamma mia
Bravo miketto non handare più ha vothare…anche io non handro più..
Poco interessante……… solo pettegolezzi!
Qui si abusa. Con le h solo però. Il pd dovrà prima o poi prendere (h)atto che deve liberarsi di questa gentaglia.
Il PD è morto, questi sono gli ultimi scampoli di un partito oramai allo sfascio com’è giusto che sia.
La sinistra è altra cosa.
Le ideologie sono merce avariata, il potere è l’unica moneta bramata.
La politica italiana tutta è merce avariata.
Questo è un vero incubo per chi come me sperava in un futuro migliore per i ns figli!!
E il porco di borrelli che ne pensa
Il PD di Cerignola, secondo quanto appreso, pare attraversare una
situazione di frattura difficilmente
sanabile. E ciò pregiudicherà a tale forza politica di poter
ambire a governare Cerignola nel futuro prossimo. Mentre prima , nonostante fosse coesa raggiungere quell’obiettivo appariva
di difficile attuazione, ora sembra impossibile . Complice, la politica
nazionale, con l’evidente declino dello stesso
PD a trazione renziana. E tal
proposito mi chiedo, se non fosse stato meglio per la Gentile e l’aitante giovane
Sgarro rimanere “civatiani”piuttosto che fare repentina manovra ad “U” e dare
un calcio nel sedere ad uno considerato
di sinistra. Secondo me, essi hanno commesso
l’ errore di correre dietro colui
che io ho sempre considerato persona dal “fuoco di paglia”. Il Diavolo e l’Acqua Santa prima o poi si
sarebbero separati come fatto naturale. E ciò è avvenuto a livello nazionale
sebbene con notevole ritardo: il centro da una parte e la sinistra dall’altra. A livello locale tale separazione o scissione non
si è ancora verificata per mancanza di presa d’atto. Probabilmente per assenza di coraggio o per
la convinzione che sia meglio tirare a campare vivendo alla
giornata. Ma simile scelta, prima o poi dovrà
accadere. E prima avviene , meglio sarà
per ciascuna fazione.
il pd sia a cerignola che in altre parte dell’italia non governera’ , ormai renzi e il suo partito sono stati seppelliti e questo e’ confermato dal fuggi fuggi che quelli del pd sia locale che nazionale stanno facendo.
Democristiani si nasce ed i comunisti non ci sono mai piaciuti.
Il Pd e’una casa costruita insieme e la sentiamo casa nostra.
Se i comunisti non accettano il risultato democratico possono cambiare casa.
il pd continua nella lotta delle poltrone del partito , anche nel locale ci si litiga per gli incarichi , ma nel pd si ha fame di potere . quindi l’astenzionismo e’ una forma sbagliata di protesta , bisogna votare il partito giusto che al momento e nov.5stelle , l’unico partito dove non si prende a pesci in faccia per una poltrona .
[…] dell’episodio, a fare mea culpa e a raccontare la sua versione dei fatti. Lo scorso mercoledì 8 novembre sul finire della prima riunione di coordinamento, in un botta e risposta con S… Di lì l’interruzione della riunione a suon di urla tra le fazioni. Sgarro e i suoi […]